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Pep Guardiola Man City Bayern Munich GFXGetty

Pep Guardiola non ha fallito e non fallirà anche senza vincere la Champions League

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I revisionisti diranno che Pep Guardiola ha fallito al Bayern Monaco perché non ha vinto la Champions League. Ma è una menzogna. I tifosi rivali diranno lo stesso se non riuscirà a vincerla col Manchester City, ma anche loro stanno mentendo.

Non si può negare che non aver alzato la Coppa dei Campioni dopo i due successi col Barcellona nel 2009 e nel 2011 sia un problema per un allenatore della sua caratura e con le rose che ha avuto a disposizione.

Ma nelle competizioni a eliminazione diretta sono tanti i dettagli che possono fare la differenza.

La classifica di un campionato, invece, non mente. Nel corso di una stagione hai l'opportunità di rimediare a qualche passo falso e sia al Bayern che al City, così come al Barcellona, Guardiola ha sempre spazzato via la concorrenza.

Ecco perché, qualunque cosa accada nei quarti di finale contro il Bayern del vecchio amico Thomas Tuchel, Guardiola merita più rispetto per ciò che ha fatto in entrambi i club. I suoi risultati non possono essere ignorati a causa di una serie di disavventure in Europa.

  • Pep Guardiola Bayern Munich 2013-14Getty Images

    Il titolo più veloce vinto in Bundesliga

    Quando è subentrato al Bayern nel 2013 dopo essersi preso un anno sabbatico a New York al termine di quattro anni intensi con il Barcellona, ha ereditato una squadra che aveva appena vinto il triplete sotto il predecessore Jupp Heynckes e ha subito battuto un record vincendo la Bundesliga prestissimo.

    Sembra la situazione ideale, ma non è esattamente così. Sir Alex Ferguson ha parlato in numerose occasioni della difficoltà nel mantenere motivata una squadra di successo. Vicente del Bosque ha ammesso di aver visto che i giocatori della Spagna non erano motivati dopo aver vinto Mondiali ed Europei.

    Guardiola invece è riuscito a migliorare ulteriormente una squadra capace di vincere il titolo nel marzo 2014 dopo 27 partite, stabilendo il nuovo record per la vittoria più veloce in Bundesliga e chiudendo la stagione con 90 punti, a +19 sul Borussia Dortmund di Jurgen Klopp.

    Non solo. La sua squadra ha anche stabilito il record per aver ottenuto il maggior numero di punti nella prima metà della stagione, 47 su 51 disponibili. Il Bayern ha inoltre completato la doppietta battendo il Dortmund per 2-0 nella finale di DFB-Pokal.

    L'unica nota dolente di una prima stagione altrimenti da sogno è stato il 5-0 complessivo subito contro il Real Madrid in semifinale di Champions League, dopo però aver eliminato Arsenal e Manchester United all'inizio della competizione...

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  • Pep Guardiola Bayern Munich 2014-15Getty Images

    Un altro titolo, un'altra delusione in Europa

    La stagione successiva, Guardiola è diventato il primo allenatore del Bayern a vincere la Bundesliga per due anni di fila dai tempi di Felix Magath nel 2006.

    La sua squadra non è stata spietata come nella prima stagione, raccogliendo solo 79 punti, ma ha comunque chiuso con 10 punti di vantaggio sul Wolfsburg.

    Il Bayern ha vissuto anche delle ottime serate europee, battendo lo Shakhtar Donetsk 7-0 negli ottavi di finale e il Porto per 6-1 nei quarti di finale, uscendo nuovamente in semifinale contro una squadra spagnola.

    In un'emozionante doppia sfida contro il suo amato Barcellona, il Bayern di Pep è stato battuto 3-0 al Camp Nou. Sconfitta che ha reso vano il successo ottenuto al ritorno per 3-2.

    La fortuna non è stata decisamente dalla parte di Guardiola dato che Arjen Robben, David Alaba e Franck Ribery hanno saltato entrambe le gare, mentre Robert Lewandowski ha giocato indossando una maschera dopo essersi rotto la mascella.

    Il Barça, invece, aveva a disposizione la squadra al completo e poteva contare per la prima volta sulla magica linea di attacco "MSN" composta da Lionel Messi, Luis Suarez e Neymar.

    Il Bayern ha perso anche la coppa nazionale, battuto ai rigori in semifinale dal Dortmund. Nel complesso, è stata la peggiore stagione di Guardiola a Monaco, seppure comunque abbastanza buona.

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  • Pep Guardiola Bayern Munich 2015-16Getty Images

    Un'eredità carica di record e trofei

    Il Bayern nella stagione successiva ha nuovamente conquistato il titolo con 88 punti. E ha sfiorato la finale di Champions League, venendo eliminato dall'Atletico Madrid solo per i goal in trasferta dopo che Thomas Muller aveva sbagliato un rigore e la squadra aveva tirato 35 volte, di cui 12 in porta.

    Guardiola, che aveva già accettato di firmare col City, ha comunque concluso il suo mandato vincendo la DFB-Pokal, battendo il Dortmund di Thomas Tuchel ai rigori.

    Ha quindi lasciato il Bayern dopo aver vinto cinque trofei nazionali su sei, oltre alla Supercoppa Europea e al Mondiale per club.

    Il Bayern di Guardiola ha segnato un record di 254 goal in 102 partite di campionato, subendone solo 58. Ha anche mantenuto la porta inviolata 59 volte, un altro record.

    Ha vinto 82 partite su 104, con una percentuale dell'80,4 che ha distrutto il precedente record di Ottmar Hitzfeld (58,4%).

    Il Bayern di Guardiola non ha solo vinto la Bundesliga, ma ha completamente distrutto gli avversari.

  • Jerome Boateng Pep Guardiola Bayern Munich 2014-15Getty Images

    Un periodo sereno a Monaco rispetto ai suoi successori

    Non va dimenticato che prima del suo arrivo, la corsa al titolo tedesco era tutt'altro che una passeggiata come è poi diventata nell'ultimo decennio.

    Il Bayern non è riuscito a vincere il titolo nel 2007, 2009, 2011 e 2012. Nel 2011, solo due anni prima dell'arrivo di Guardiola, sono arrivati terzi.

    Anche il mandato triennale di Guardiola potrebbe non sembrare lungo, ma per gli standard del Bayern è paragonabile a quello di Ferguson.

    I suoi tre anni in carica lo rendono infatti il tecnico più longevo dai tempi di Hitzfeld, che ha trascorso sei anni al timone tra il 1998 e il 2004.

    Da quando il catalano ha lasciato la Baviera per trasferirsi a Manchester, Carlo Ancelotti e Niko Kovac sono durati poco più di un anno.

    Ad Hansi Flick sono stati concessi meno di due anni nonostante la vittoria del triplete, mentre Julian Nagelsmann è stato sostituito da Thomas Tuchel a marzo perché rischiava di perdere il titolo di Bundesliga contro il Dortmund.

    Rispetto ai suoi successori, il periodo di Pep al Bayern è stato stabile e sereno e la corona della Bundesliga, a cui il Bayern tiene così tanto, non è mai stata messa in dubbio.

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  • Pep Guardiola Premier League trophy

    Ha riscritto il libro della Premier League

    Quando Guardiola ha firmato per il Manchester City nel 2016, i suoi critici hanno sottolineato come avesse scelto di nuovo un club molto ricco.

    Il Manchester City è di proprietà della famiglia reale miliardaria di Abu Dhabi e viene gestito dai suoi vecchi amici del Barcellona, Txiki Begiristain e Ferran Soriano, oltre ad aver vinto due degli ultimi cinque titoli di Premier League. Ma non va dimenticato che Guardiola ha ereditato una squadra demotivata dalla gestione di Manuel Pellegrini e che aveva chiuso a 15 punti dal Leicester, conquistando il quarto posto davanti al Manchester United per differenza reti.

    Guardiola ha rinnovato la squadra del City in poco più di un anno, prendendo una decisione coraggiosa su Joe Hart e insistendo per l'acquisto di un nuovo portiere, Ederson, e quattro terzini per un costo di circa 200 milioni di sterline.

    Quando ha concluso la sua prima stagione in Inghilterra senza vincere neppure un trofeo è stato deriso, ma ha messo a tacere i suoi detrattori nella sua seconda stagione quando il City non solo ha vinto il campionato ma è diventata la prima squadra nella storia della Premier League a fare 100 punti.

    E lo ha fatto giocando uno stile di gioco che molti esperti pensavano non avrebbe mai avuto successo in Inghilterra.

  • Pep Guardiola Jurgen KloppGetty

    Il duello col Liverpool, la rincorsa sull'Arsenal

    Proprio come al Bayern, Guardiola è riuscito a fare ciò che molti dei suoi predecessori non erano riusciti a fare: continuare a vincere.

    Il City che ha vinto il primo titolo di Premier League del club nel 2011-12 con Roberto Mancini non è riuscito a confermarsi l'anno successivo, chiudendo a 11 punti dal Manchester United e perdendo la finale di FA Cup contro il Wigan, risultati che hanno portato all'esonero del tecnico italiano.

    La stessa cosa è successa con Pellegrini dopo il titolo vinto nel 2014.

    Sotto Guardiola, però, è successo il contrario. Il City è diventato più determinato, battendo il Liverpool per il titolo 2018-19 con 98 punti, stagione in cui il City ha vinto anche la FA Cup e la League Cup, diventando la prima squadra inglese a conquistare un triplete nazionale.

    Il Liverpool si è preso la sua rivincita nel 2020, ma i citizens hanno conquistato un altro titolo nel 2020-2021, battendo nuovamente la squadra di Klopp.

    In questa stagione invece inseguono l'Arsenal di Mikel Arteta che vincendo le nove partite rimanenti conquisterebbe il titolo.

    Alla vigilia della partita con il Bayern, Ruben Dias ha spiegato perché il City riesca a farsi valere nell'ultimo tratto di ogni stagione.

    "Tutti noi abbiamo una sensazione speciale, un gusto speciale quando si tratta di questa fase", ha detto. "La nostra squadra si nutre di questi momenti".

    Il fatto che il City sia così bravo a primeggiare sui rivali quando è importante dipende da Guardiola, un maestro nel mantenere motivata anche una squadra di vincitori seriali.

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  • Pep Guardiola Champions League trophyGetty

    City in Europa: così vicino e così lontano

    Le eliminazioni del Manchester City in Champions League hanno fatto molto divertire i tifosi rivali. Escludendo il Paris Saint-Germain, nessuna squadra ha subito eliminazioni spettacolari come il City.

    Ma d'altra parte, sono stati anche molto sfortunati.

    Nella prima stagione di Guardiola, il City ha vinto un'epica gara di andata degli ottavi di finale contro il Monaco di Kylian Mbappe e Bernardo Silva per 5-3, ma ha perso la gara di ritorno 3-1, uscendo per i goal in trasferta.

    Nel 2017-18, sono stati battuti complessivamente per 5-1 dal Liverpool, anche a causa di alcune decisioni controverse.

    La loro eliminazione ai quarti di finale contro il Tottenham nel 2018-19 è stata altrettanto sfortunata, in quanto causata di nuovo dai goal in trasferta oltre a subire l'annullamento del goal qualificazione in pieno recupero tramite VAR.

    Guardiola, invece, ha dovuto incolpare solo se stesso per le sue scelte tattiche nella sconfitte subite ai quarti di finale del 2020 contro il Lione e nella sconfitta subita nella finale del 2021 contro il Chelsea, anche se in entrambe le occasioni il City ha fallito chiare occasioni da rete.

    L'anno scorso i citizens hanno giocato in modo superbo contro il Real Madrid fino a quando Rodrygo ha segnato una doppietta nei tempi di recupero alla fine della gara di ritorno spezzando l'equilibrio.

    "In questa competizione non conta la forma, conta come giochi per 95 minuti, non conta quello che hai fatto tre giorni fa, in questa competizione devi essere perfetto in quel momento", ha detto Guardiola alla vigilia della partita contro il Bayern.

    Nessuna squadra ha giocato bene come il City in Europa negli ultimi sei anni e ottenuto così poco. Per stessa ammissione di Guardiola, non sono stati perfetti. Ma a livello nazionale, la sua squadra è stata il più vicino possibile alla perfezione.

    Lo stesso valeva per il suo Bayern. Ecco perché è ridicolo ignorare tutto quello che Guardiola ha ottenuto da quando ha lasciato il Barcellona solo perché dal 2011 non è stato in grado di sollevare il Santo Graal del calcio.