Paratici-Milan, stop sulla chiusura: pesano squalifica e dettagli del contratto

A pesare sulla buona riuscita dell'operazione, che ha subìto un inatteso stop, vi sarebbero motivi legati alla squalifica in corso dell'ex dirigente di Juventus e Tottenham nonché i dettagli da inserire nel contratto che lo legherebbe alla società rossonera.

La rosea spiega come la deadline della squalifica che Paratici sta scontando, che scadrà il 20 luglio, comporterebbe dei rallentamenti inevitabili nell'ottica di una campagna acquisti e cessioni estiva che si preannuncia movimentata.

'Milannews' inoltre entra nei dettagli, raccontando che a ciò si aggiunge l'esito del processo sull'inchiesta Prisma legata al caso plusvalenze: giudizio atteso il 15 aprile che però potrebbe non essere definitivo e dunque, se così fosse, i tempi si dilaterebbero e il Milan si ritroverebbe a dover ritardare il restyling in attesa dell'epilogo delle vicende extra-campo che vedono coinvolto Paratici.

A tal proposito, per cautelarsi, il Diavolo intenderebbe inserire nel contratto del potenziale nuovo ds una clausola d'uscita da poter utilizzare proprio qualora il procedimento a carico del dirigente dovesse allungarsi.

La frenata tra Paratici e il Milan fa tornare di moda due nomi: quelli di Igli Tare e di Tony D'Amico, entrambi profili da tempo graditi al club ma che erano scesi nelle preferenze dopo il blitz londinese di Furlani e Cardinale.

Ora invece le carte rischiano di rimescolarsi, col toto-ds rossonero nuovamente incerto.