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De CeglieGOAL

Paolo De Ceglie a GOAL: “La Juventus per me rappresenta tutto”

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Paolo De Ceglie e la Juventus. Una grandissima storia d’amore, intensa, nata nel mondo delle giovanili e sfociata in un vero e proprio sogno realizzato.

Un esempio di professionalità, capace di trovare in bianconero – tra i grandi – 128 presenze condite da 2 goal. E il palmarès, d’altra parte, non mente: 4 scudetti, 1 Coppa Italia e 3 Supercoppe Italiane.

“La Juventus, per me, rappresenta un po’ tutto - ha spiegato in esclusiva a GOAL - Sono approdato in bianconero all’età di otto anni e, ancora oggi, ho la fortuna di esserci dentro. E’ un club che raffigura un riferimento importante. Mi ha sempre aiutato a crescere e mi ha regalato le emozioni e le soddisfazioni più grandi della mia vita”.

  • L'AVVENTURA A MIAMI

    Attualità. De Ceglie, dopo aver appeso i tacchetti al chiodo a Miami, ha deciso di intraprendere un nuovo percorso. E, a proposito dell’avventura negli States, ecco il pensiero del valdostano.

    “Oggi, ormai, il calcio si è aperto a tutto il mondo. Il concetto di trasferirsi all’estero non è più come quando giocavo, ora rappresenta una scelta molto più comune, e sicuramente andare fuori ti fa crescere sia come persona sia come calciatore. Però spero che ci sia davvero la voglia da parte degli stranieri di venire in Italia, perché è quello che il nostro calcio merita”.

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  • IL RITORNO ALLA JUVENTUS

    De Ceglie, dal 2 settembre 2021, è entrato a far parte dello staff bianconero in qualità di collaboratore delle attività di base del progetto Academy. Un legame fortissimo con l’ambiente.

    “I momenti più belli? Sicuramente i campionati conquistati, i trofei vinti, perché poi sono quelli che rimangono. I periodi più tosti li associo alle stagioni precedenti, le annate della ricostruzione, sono stati momenti in cui abbiamo fatto un po’ di fatica con i risultati”.

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  • LA SVOLTA CON CONTE

    Nella carriera di Paolo, tuttavia, c’è una svolta. Ed è legata all’arrivo di Antonio Conte.

    “Il mister mi ha fatto crescere tanto e mi ha dato la possibilità di arrivare a vincere e, quindi, di raggiungere il livello più alto della mia carriera”.

  • LA NOSTALGIA

    Sul calcio giocato.

    “La nostalgia credo sia normale, è la cosa che ho più amato fare”.

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  • IL MOMENTO QUIZ

    Il portiere a cui hai segnato una doppietta.

    “Avendone segnata una… non potrei mai dimenticare il nome (ride, ndr): Handanovic”.

    La squadra a cui hai realizzato la prima rete in Serie A.

    “Il Catania”.

    Punizione decisiva, chi la calcia?

    “Del Piero”.

    I giganti della difesa: Nesta, Cannavaro o Maldini?

    “Maldini, perché per me è sempre stato un riferimento”.

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