Getty ImagesPagellone Champions - Inter e Atalanta, sognare è d'obbligo; Milan e Juventus in chiaroscuro, il Bologna non esce dal tunnel
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GOALKoopmeiners e una Juve da bicchiere mezzo vuoto: voto 5,5
Un punto in trasferta a Birmingham non è certo da da buttar via ma visto il momento che stanno attraversando i bianconeri sembra uno di quei risultati da leggere come un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: se da una parte la grande emergenza è stata fronteggiata in maniera solida nonostante l’assenza di numerosi elementi cardine della squadra, riuscendo a tenere testa a un avversario di ottimo profilo come la Aston Villa; dall’altra è lecito attendersi qualcosa in più soprattutto dai calciatori chiamati ad alzare il livello tecnico di questa Juventus e in particolar modo da Teun Koopmeiners, ancora una volta protagonista di una prestazione incolore, esattamente come a San Siro contro il Milan. L’olandese è lontano dai livelli dell'Atalanta e stavolta neanche la febbre può attenuare il giudizio sulla sua prova: serve una scossa dal punto di vista personale ma anche qualche accorgimento da parte di Thiago Motta per mettere in condizione Koop di tornare al top.
Getty ImagesLa sostanza dell'Inter d'Inzaghi: voto 8
In questo momento della stagione conta la sostanza più che la forma e l’Inter si ritrova al secondo posto della classifica generale della Champions League dopo aver superato anche l’ostacolo Lipsia, seppur senza brillare. È bastato un episodio fortuito, un autogoal di Lukeba, per indirizzare il match e permettere ai nerazzurri di guardare con grande serenità al prosieguo della competizione.
Ancora una volta grande dimostrazione di solidità e di concretezza della squadra di Inzaghi che a questo punto entra di diritto nel novero delle favorite alla vittoria finale. Manchester City e Real Madrid sono attualmente irriconoscibili, Liverpool e Barcellona hanno probabilmente il campionato come priorità: mai come quest’anno crederci è un obbligo per i nerazzurri.
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AFPMilan, segnali contrastanti: voto 6
I punti in classifica parlano chiaro: i rossoneri, dopo la vittoriosa trasferta a Bratislava, possono guardare con ottimismo al passaggio del turno e provare a puntare con decisione alle prime 8 posizioni. Ma dalla gara con lo Slovan arrivano segnali contrastanti per quanto riguarda l’aspetto tecnico-tattico. Bene la ritrovata verve di Leão, di nuovo protagonista anche in zona goal, conferme dal solito Christian Pulisic, che era mancato tantissimo nella sfida contro la Juventus; ma Fonseca è chiamato a soffermarsi principalmente sul reparto difensivo, che continua a mostrare una fragilità spaventosa.
Ancora due goal subiti, stavolta da un avversario sicuramente non di primissimo livello come lo Slovan: le riflessioni in casa rossonera sono d’obbligo per quanto riguarda l’assetto tattico e la stabilità del reparto arretrato, ed è per questo che potrebbe essere arrivato il tempo di un cambio d’assetto più deciso e di un passaggio al 4-3-3 per rinforzare il centrocampo e trovare maggiore equilibrio tra i reparti.
Getty ImagesDe Ketelaere e una Dea da sogno: voto 9
Sono in tanti ormai a considerare l'Atalanta una seria candidata quest’anno allo Scudetto ma col passare delle giornate sono sempre più quelli che pensano che la Dea possa essere anche la vera outsider di questa edizione della Champions League. D’altronde, dopo aver vinto l’Europa League, la squadra di Gasperini sta facendo faville anche nella massima competizione europea e a due settimane dalla supersfida contro il Real Madrid si presenta, se non coi favori del pronostico, almeno alla pari dell'attuale versione dei Blancos. Quando è in giornata l'Atalanta ha dimostrato di poter vincere contro chiunque in Italia e in Europa ed è er questo che sognare in grande anche in Champions League non è utopia, soprattutto visto lo straordinario Charles De Ketelaere ammirato a Berna: due goal e tre assist per entrare direttamente nella storia della competizione ed alimentare ulteriormente i rimpianti di chi lo ha lasciato andar via troppo presto.
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Getty ImagesIl gap del Bologna in questa Champions: voto 5
No, non ce l’eravamo immaginata così la prima storia partecipazione in Champions League del Bologna: ancora una volta un passaggio a vuoto per i ragazzi di italiano che anche contro il Lille non sono riusciti a centrare la prima vittoria nella competizione. Si percepisce un gap dal punto di vista tecnico e caratteriale rispetto agli standard richiesti per affrontare quella la massima competizione europea e neanche la spinta del pubblico del Dall'Ara è bastata per colmare questo vuoto. Da sottolineare ancora una volta la prova di Lukasz Skorupski, che con i suoi interventi ha tenuto a galla la squadra: ma anche stavolta non è bastata l’ottima prestazione del portiere polacco per regalare un sorriso alla squadra di Italiano.
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