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Victor Osimhen Napoli 2023-2024Getty Images

Osimhen-Napoli, e ora? Dai sorrisi d'addio alla beffa

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Sorrisi a 32 denti, morale alto, serenità e predisposizione al lavoro.

L'estate di Victor Osimhen era iniziata così, all'insegna dei volti distesi e di un ritorno dalle vacanze consapevole che l'avventura al Napoli era ormai prossima a concludersi. Invece il mercato ha capovolto tutto, trasformando gli ultimi mesi dell'attaccante in amari. Amarissimi.

Gli affari saltati con Al Ahli e Chelsea hanno lasciato il nigeriano al palo e con nubi enormi attorno al proprio futuro, condito da un presente che - a meno di soluzioni last minute e accordi interni (difficile) - a Victor riserverà un semestre da fuori rosa. Con tanto di esclusione dalla lista per la Serie A.

  • OSIMHEN RESTA AL NAPOLI

    Uno scenario folle, impensabile, soprattutto perché di tempo per trovare una nuova squadra ce n'è stato e perché le trattative con chi voleva assicurarsi il bomber erano praticamente definite. Invece no, Osimhen resta al Napoli senza andare né all'Al Ahli né al Chelsea, con all'orizzonte la prosecuzione di quel mood da separato in casa che da temporaneo si è trasformato in permanente. Perlomeno fino a gennaio, a meno che - ripetiamo - entro lunedì non riecheggino nuove sirene arabe (lì il mercato chiude il 2 settembre).

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  • L'ESTATE DI OSIMHEN

    E pensare che a inizio luglio Victor si era presentato al raduno di Castel Volturno più in forma che mai, sia fisicamente che mentalmente, sulla scia di un finale della scorsa stagione - nell'epilogo horror del post Scudetto - nel quale è stato tra i pochi a salvarsi.

    L'incrocio felice con Conte, col quale era scattata sintonia; battute e feeling coi compagni, professionalità nell'accettare la linea del club di portarlo a Dimaro e a Castel di Sangro pur facendolo allenare spesso e volentieri a parte ed escludendolo dalle amichevoli estive, con l'obiettivo di preservarlo ai fini della cessione. Insomma, un 'quieto vivere'.

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  • COS'È SUCCESSO CON AL AHLI E CHELSEA

    La cessione però non c'è mai stata, lasciando Osimhen col cerino in mano. Prima la pista PSG, raggelata dai rapporti tesi a causa della telenovela Kvaratskhelia; poi il tira e molla col Chelsea correlato all'affare Lukaku, che ha reso la pista londinese mai concreta fino alle ultime ore dell'ultimo giorno di mercato; infine il ritorno di fiamma saudita, con l'affondo dell'Al Ahli che pareva ormai pronto ad accogliere tra le proprie fila il nigeriano.

    I petroldollari, però, non sono bastati: sul gong il Napoli ha rilanciato chiedendo 5 milioni in più rispetto agli 80 messi sul piatto - e inizialmente accettati - dal club arabo, mossa questa che ha indispettito chi aveva fatto all in su Osimhen e che nel frattempo in attacco aveva già chiuso col Brentford per Ivan Toney.

    La fumata nera tra Al Ahli e partenopei ha fatto da contraltare all'accordo tra società acquirente e calciatore, che aveva detto sì a un ingaggio super da 40 milioni a stagione fino al 2028. Intesa che non è mai riuscita a raggiungere invece il Chelsea, volato sotto al Vesuvio nel tentativo disperato di superare i sauditi: accordo con ADL ma non con Osimhen, al quale erano stati proposto uno stipendio da 'appena' 8 milioni (4 più 4 di bonus) rispetto a quello monstre garantito dagli sceicchi.

    Morale della favola (altro che favola, per Victor un incubo): niente chiusura con l'Al Ahli e trasferimento al Chelsea mai concretizzato, con permanenza al Napoli dopo un'estate in cui tutti erano certi che la cessione - a maggior ragione in seguito al rinnovo invernale con clausola - sarebbe diventata realtà.

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  • OSIMHEN FUORI ROSA: ESCLUSO DALLA LISTA DELLA SERIE A

    Osimhen appare destinato a rimanere al Napoli almeno fino a gennaio, eccezion fatta per qualche nuova ipotetica offerta proveniente in extremis dall'Arabia - che 'salverebbe' l'attaccante e consentirebbe agli azzurri di far cassa - ed emarginato dal progetto Conte: fuori rosa, tagliato (così come Mario Rui) dalla lista per il campionato e con un calendario da sfogliare in fretta, aspettando che riapra il mercato. Un epilogo folle e inatteso.

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