L'omaggio del Cagliari a Gigi Riva: giocatori in campo con la maglia numero 11

Prima del match col Torino, i giocatori del Cagliari si sono riscaldati con la maglia numero 11: un chiaro omaggio a Gigi Riva, ricordato all'11'.

Due giorni fa è andato in scena l'ultimo saluto della città di Cagliari a Gigi Riva, morto a 79 anni lunedì scorso a causa di problemi cardiaci: il giusto omaggio per colui che ha fatto la storia del club, vincendo anche lo storico Scudetto della stagione 1969/70.

Le manifestazioni d'affetto da parte del popolo sardo sono proseguite anche a ridosso del calcio d'inizio di Cagliari-Torino, primo match della ventiduesima giornata di Serie A: particolarmente suggestivo l'omaggio riservato al grande ex attaccante rossoblù dai giocatori di Claudio Ranieri.

Al momento del riscaldamento, infatti, Petagna e compagni sono scesi in campo con una maglia storica, in ricordo proprio di Gigi Riva.

TUTTI CON LA 11
Al momento del riscaldamento, il terreno di gioco dell'Unipol Domus Arena è stato 'invaso' dalle maglie bianche indossate dai calciatori del Cagliari, senza la presenza dello sponsor e con un 'dettaglio' ad accomunarle: il numero 11 sulle spalle, poi 'traslocato' con dimensioni più contenute in corrispondenza del petto al calcio d'inizio.

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LA COREOGRAFIA SUGLI SPALTI
Gli spalti hanno regalato un bellissimo spettacolo grazie alla coreografia che ha interessato buona parte dell'impianto: un riferimento alla storica maglia sopracitata, in bianco e con due bande (una rossa e l'altra blu) al centro.
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APPLAUSI E COMMOZIONE
Al termine della lettura delle formazioni, lo speaker ha riservato una menzione per Gigi Riva, "l'eterno numero 11 del Cagliari" osannato da tutto lo stadio.
Presente in tribuna anche il figlio Nicola, visibilmente emozionato durante il lungo applauso riservato al padre, replicato poi al minuto numero 11, ovvero il suo storico numero di maglia.

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GLI STRISCIONI
Chiaramente non sono mancati nemmeno gli striscioni del pubblico cagliaritano: "Come te nessuno mai", "Nell'Olimpo un rombo di tuono" e "... Oggi invece so che era un destino: so che stavo andando a casa mia", quest'ultimo apparso all'11'.
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