Napoli senza Lobotka ma con Gilmour e Neres: possibile ritorno al 4-3-3

Già non al meglio della condizione, Lobotka è stato schierato nell'undici titolare anti-Genoa: la sua partita è però durata pochissimo.

"Stanislav Lobotka - recita il comunicato azzurro - si è sottoposto, presso il Pineta Grande Hospital, a esami strumentali che hanno evidenziato un trauma contusivo/distorsivo alla caviglia destra.

Il calciatore azzurro ha già iniziato l'iter riabilitativo".

In conferenza, Conte aveva parlato di "una cosa più grave" rispetto al precedente problema per Lobotka: parole che non fanno di certo propendere verso l'ottimismo in vista di Parma-Napoli.

Domenica sera è stato Gilmour a prendere il posto di Lobotka subentrando dalla panchina: lo scozzese si è posizionato accanto ad Anguissa, ma il suo apporto a centrocampo non è bastato per uscire dal campo con i tre punti.

Qualora Lobotka dovesse alzare bandiera bianca (come probabile) sarebbe proprio Gilmour il sostituto: stavolta, però, all'interno di una schieramento che potrebbe presentare una novità tattica.

Nel finale di Napoli-Genoa c'è stato spazio per Neres, recuperato dall'infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per circa un mese: ultima disperata mossa dalla panchina di Conte per cercare di giungere alla vittoria, poi mancata.

Il rientro a pieno regime del brasiliano potrebbe comportare il ritorno al 4-3-3 dal 4-4-2 ammirato di recente: l'ex Ajax si candida per un posto sulla corsia mancina offensiva, anche se l'ottimo momento vissuto da Raspadori impone qualche riflessione supplementare a riguardo.

Napoli in campo col 4-4-2 nelle ultime sfide, con Raspadori in qualità di partner di Lukaku: decisamente ottimo il contributo offerto alla causa, con due reti negli ultimi altrettanti incontri e la prima delle quali decisiva per battere il Lecce al 'Via del Mare'.

La forma dell'ex Sassuolo è un aspetto da tenere in considerazione in fase di scelta dell'abito tattico: al momento, insomma, il 4-3-3 con Neres sembra essere un'opzione da non sottovalutare soprattutto in corso d'opera, il che è comunque una buona notizia per Conte dal punto di vista delle armi a disposizione per cambiare il volto di una partita.