Da una parte c'è Victor Osimhen, tornato col botto dall'infortunio; dall'altra Giacomo Raspadori, la cui classe e il cui talento si sprecano; dall'altra ancora Giovanni Simeone, che con fame e goal è già entrato nel cuore dei tifosi.
Il Napoli, a ranghi completi, in attacco fa paura e fa nascere i dubbi nella testa di Luciano Spalletti: dubbi piacevoli naturalmente, che qualsiasi allenatore vorrebbe avere. Sì, perchè ciò che si è verificato in questo avvio di stagione, adesso, quando c'è da assegnare la maglia di centravanti pone il tecnico di Certaldo di fronte ad un triplo rebus da risolvere.
Osimhen, Raspadori o Simeone? Calendario e avversarie consentono di dare spazio a tutti, chi più, chi meno, ma è evidente che titolare ne possa partire soltanto uno. Al massimo due, qualora Jack venisse allargato sulla sinistra se Kvaratskhelia dovesse aver bisogno di tirare il fiato (ma solo in tal caso, perchè ad oggi la mattonella che il georgiano ha ereditato da Insigne appare impossibile da spodestare), o col passaggio al 4-2-3-1.





