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Romelu Lukaku Inter Napoli 10112024Getty Images

Napoli e Inter col 'fiatone': scontro diretto tra difficoltà e rallentamenti

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Napoli sconfitto a Como, Inter avanti a fatica sul Genoa: il 26° turno di Serie A (che si chiuderà stasera con Roma-Monza) ci ha regalato il sorpasso in vetta dei nerazzurri, di nuovo capolisti dopo 23 giornate di attesa.

Lautaro e compagni ora hanno un punto di vantaggio sugli azzurri, a meno di una settimana dallo scontro diretto del 'Maradona' che sabato alle ore 18 fagociterà tutte le attenzioni possibili.


Un appuntamento a cui le due squadre non arrivano nelle condizioni migliori, alla luce di un gioco tutt'altro che brillante e condizionato da qualche defezione di troppo.

  • L'INTER RINGRAZIA LAUTARO

    Fatica tremenda per i campioni d'Italia che, nel match disputato sabato sera, hanno avuto la meglio sul Genoa grazie a capitan Lautaro: un colpo di testa deviato da Masini in maniera imparabile per Leali ha spianato la strada verso i tre punti al minuto 78.

    Il tutto in una gara che ha visto i nerazzurri correre qualche rischio di troppo al cospetto di una squadra solida e a cui Vieira ha dato un'identità ben precisa, senza l'apporto dell'infortunato Thuram, la cui presenza al 'Maradona' resta in dubbio.

    Una vittoria sofferta che ha portato a sette il computo dei punti raccolti nel mese di febbraio in un totale di cinque partite, compreso lo sfortunato recupero contro la Fiorentina terminato con un secco 3-0 in favore dei viola.

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  • IL NAPOLI PERDE LA TESTA

    È andata peggio al Napoli, uscito sconfitto dal 'Sinigaglia' di Como e costretto a subire il sorpasso nerazzurro proprio a pochi giorni dallo scontro diretto che potrebbe risultare decisivo per la corsa Scudetto.

    Dopo un primo tempo non perfetto (l'autogoal di Rrahmani ne è lo specchio) ma contraddistinto comunque da un pressing aggressivo e dal momentaneo pareggio di Raspadori, i partenopei si sono sciolti come neve al sole nella ripresa, quando la rete di Diao ha messo la parola fine sulle velleità di vittoria.

    Si è così chiuso un febbraio nerissimo per gli azzurri, che in quattro uscite non sono mai riusciti a portare a casa l'intera posta: all'attivo tre pareggi e una sconfitta costati la vetta della classifica.

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  • ATALANTA TERZA INCOMODA

    Se Inter e Napoli balbettano, l'Atalanta sembra essersi ripresa alla grande dopo la scoppola europea contro il Club Brugge: la 'manita' di Empoli ha permesso ai bergamaschi di consolidare il terzo posto e di insidiare ulteriormente Inter e Napoli, con la vetta che ora è distante tre lunghezze.

    Uno svantaggio che potrebbe diminuire ulteriormente nel prossimo turno, quando la 'Dea' ospiterà il Venezia penultimo: in caso di successo e di pareggio nello scontro diretto del 'Maradona', l'Atalanta aggancerebbe il Napoli e si porterebbe a -1 dall'Inter, alimentando così la corsa a tre per il titolo.

    Uno scenario simile a quello della stagione 2001/02, quando Juventus, Roma e Inter si giocarono lo Scudetto all'ultima giornata: allora ad avere la meglio furono i bianconeri, con i nerazzurri milanesi beffati in un 5 maggio divenuto parte integrante della storia del nostro calcio.

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  • "NAPOLI E INTER APPANNATE"

    Dalle colonne de 'La Gazzetta dello Sport', Fabio Capello ha analizzato il momento delle due contendenti per il titolo: entrambe arrivano allo scontro diretto (l'Inter nel frattempo avrà giocato anche il quarto di finale di Coppa Italia contro la Lazio) non nelle condizioni ideali.

    "Contro il Genoa, però, l’Inter ha confermato le impressioni delle ultime settimane: non è particolarmente brillante, sia dal punto di vista fisico che da quello del gioco. È lenta, prevedibile nella manovra e meno feroce nella pressione e nel recupero della palla. Ha sofferto parecchio la dinamicità dei rossoblù, che hanno avuto pure l’occasione per andare in vantaggio con Ekuban, poco prima che Lautaro segnasse il gol partita in mischia su calcio d’angolo".

    "La sconfitta di Como brucia e pesa a livello psicologico: nelle ultime quattro giornate gli azzurri hanno raccolto appena tre punti, dilapidando il vantaggio, nonostante dietro l’Inter non viaggiasse chissà a che ritmo infernale. Eppure, nel primo tempo del Sinigaglia il Napoli mi è piaciuto tanto. Per il pressing alto e la voglia di rimediare all’incredibile autogol di Rrahmani in avvio. In stagione raramente ho visto gli uomini di Fabregas così in difficoltà nel palleggio. Poi, però, nel secondo tempo gli azzurri si sono spenti. Dall’esterno difficile capirne il motivo, ma il calo è evidente. La gamba non ha girato più come nei primi 45’ e il Como ha trovato con Diao il gol da tre punti, benché Conte avesse provato con i cambi a ridare smalto ai suoi".

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