Napoli-Barcellona, primo tempo complicato per gli azzurri: zero tiri effettuati

Peso offensivo sulle spalle di Osimhen, tornato al suo posto al centro del tridente tra Politano e Kvaratskhelia: il nigeriano ha provato a sgomitare tra Araujo e Martinez, che hanno avuto il merito di 'depotenziarlo'.

Troppo isolato l'ex Lille, lasciato in balia della difesa catalana e mal assistito dal centrocampo e dalle due ali, Politano e Kvaratskhelia: primo tempo non buono per il georgiano, complici diverse imperfezioni tecniche che solitamente non gli si addicono.

Come prevedibile, il dato del possesso palla sta premiando il Barcellona: pallino del gioco in mano agli uomini di Xavi, un po' calati nella parte conclusiva, dove è venuto fuori il palleggio del Napoli.

53% a 47%, differenza ridotta nell'ultimo quarto d'ora che ha visto gli azzurri scrollarsi di dosso la pressione iniziale in favore di una maggiore confidenza generale.

Per un Ter Stegen praticamente inoperoso, ecco un Meret che ha avuto modo di disimpegnarsi alla grande in due circostanze: sul tentativo di Lewandowski in anticipo sul primo palo e sulla botta dalla distanza di Gundogan, disinnescata con un grande volo alla propria destra.

Negli ultimi 20 anni, il Napoli è la quarta squadra a chiudere il primo tempo di un match casalingo della fase ad eliminazione diretta di Champions League senza alcun tiro all'attivo:

• 2012: Bayer Leverkusen (contro il Barcellona);
• 2012: Apoel Nicosia (contro il Real Madrid);
• 2021: Borussia Moenchengladbach (contro il Manchester City);
• 2024: Napoli (contro il Barcellona).