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Adrian Mutu of Chelsea is frustrated after missing a chanceGetty Images Sport

I rimpianti di Mutu: "Assumere cocaina fu la scelta peggiore della mia vita. Avrei potuto vincere facilmente il Pallone d'Oro"

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Adrian Mutu riavvolge il nastro e ripercorre alcune tappe della sua carriera, quelle più dolorose e che lo hanno segnato per sempre.

L’ex attaccante tra le altre di Inter, Juventus e Chelsea ammette il grave errore legato all’uso di sostanze stupefacenti che lo hanno portato a non superare un test antidoping ai tempi del Chelsea, con tanto di squalifica e una carriera di fatto buttata via.

Nonostante questo, Mutu riconosce pure le grandi qualità tecniche di cui ero dotato tanto da sostenere che con un vita regolare avrebbe “vinto facilmente il Pallone d’Oro”.

  • (FILES) This file photo shows Chelsea'sAFP

    UNA CARRIERA BUTTATA VIA

    "Assumere cocaina durante il periodo al Chelsea è stata la peggiore decisione che potessi prendere nella mia carriera. Ero solo e triste, ma né la depressione né altro giustificavano le mie azioni. Tolleranza zero: questa era la politica del Chelsea riguardo alle droghe. E penso che sia giusto. Ho commesso un errore, ho interrotto il mio percorso e ne ho pagato il prezzo. Sono stato colto alla sprovvista. Non ero abituato a quella vita. Non ero preparato. Sono arrivato al Chelsea in un periodo turbolento della mia vita personale e mi sono ritrovato invischiato in troppe scuse e bugie. Ero troppo giovane e troppo solo", ha ammesso Mutu in un'intervista rilasciata al 'The Telegraph'

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  • "AVREI VINTO FACILMENTE IL PALLONE D'ORO"

    Nonostante le tante problematiche vissute in carriera, Mutu rimane convinto che il suo talento fosse sufficiente per vincere il premio individuale più prestigioso del calcio: il Pallone d'Oro. "Ci ho riflettuto molte volte. Credo che per più di una stagione fossi tra i migliori giocatori del mondo, quindi avrei potuto vincerlo facilmente. Ma le decisioni sbagliate me lo hanno impedito. Cerco di non torturarmi per questo", le parole di Mutu.

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  • TANTA SERIE A NEL SUO PERCORSO

    Il viaggio di Mutu ai massimi livelli del calcio è iniziato quando è stato acquistato dall'Inter a 20 anni, nel gennaio 2000. Dopo un breve periodo al Verona si è trasferito al Parma, dove il suo potenziale è sbocciato. A Parma si è distinto per le sue prestazioni, combinando le sue capacità tecniche con uno spiccato senso del gol. Il club ha investito circa 10 milioni di euro su di lui e Mutu ha dato il meglio di sé, segnando 22 gol in 36 partite durante la stagione 2002-03 con i gialloblù.

    Le sue prestazioni hanno attirato l'attenzione del Chelsea, che era appena stato rilevato da Roman Abramovich. Il club londinese si è assicurato la sua firma, convinto sarebbe stato una figura chiave nella loro ambiziosa ricostruzione. Ma così non è stato. Dopo il licenziamento dal Chelsea Mutu ha giocato ancora in Italia, indossando le maglie di Livorno, Juventus, Fiorentina e Siena. Poi altre tappe all’estero, fino al 2016, data del ritiro definitivo.

  • CROLLO VERTICALE

    Mutu si guadagnò persino una nomination per il Pallone d'Oro e ricevette lo stesso numero di voti di icone del calcio come Ronaldinho e Filippo Inzaghi. Tuttavia le sue prestazioni subirono un drastico calo. Dopo aver segnato quattro gol nelle prime tre partite con il Chelsea, riuscì a segnare solo altri due gol nelle successive 22 presenze in campionato. L'arrivo di José Mourinho nel 2004 non fece che peggiorare la sua situazione. Nonostante il sostegno di Abramovich, il posto di Mutu in squadra divenne sempre più incerto dopo che emersero notizie poco rassicuranti riguardanti sul suo stile di vita e il presunto uso di droghe.

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  • Chelsea v WatfordGetty Images Sport

    SQUALIFICA E LICENZIAMENTO

    Le voci sulle sue difficoltà si intensificarono durante la pre-stagione, con rumors in merito a uno scontro tra lui e Mourinho per sospetti di uso di cocaina. Nel settembre 2004, Mutu risultò positivo a un test antidroga, confermando i peggiori timori del club. Le conseguenze furono gravi: gli fu comminata una squalifica di sette mesi dal calcio, che mise di fatto fine alla sua carriera al Chelsea. Il club risolse il suo contratto e il periodo di Mutu a Londra finì nel peggior modo possibile.

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