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US Sassuolo Calcio v ACF Fiorentina - Serie AGetty Images Sport

Muharemovic esalta Yildiz: "Mai visto uno come Kenan, McTominay mi ha fatto girare la testa. Bonucci mi ha aiutato e protetto. Futuro? Voglio la Champions e sogno la Premier"

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Fede e calcio. L’arrivo in Italia, la Juventus e il grande salto. Senza perdere mai le proprie linee guida e spiritualità. Tarik Muharemovic ha il fuoco dentro. La sua storia parla di guerra, di religione, di famiglia e di un sogno diventato realtà.

Una partita con la Bosnia Under 19 ha messo il sigillo sulla carriera, come ha lui stesso svelato a SportWeek:

“Giocavo nel Wolfsberger. Faccio l’esordio in prima squadra contro il Salisburgo e il giorno dopo vengo convocato per la prima volta in nazionale Under 19, per le partite contro Croazia e Arabia Saudita. Gli osservatori della Juve erano venuti a vedere un giocatore croato, ma dopo la partita mi chiama papà: ‘Guarda che la Juventus ti vuole’. Da quel momento non ho voluto ascoltare altre proposte, che pure sono arrivate”.

Da quel momento, quel ragazzo bosniaco nato in Slovenia e cresciuto in Austria ha messo le sue radici in Italia proseguendo il percorso che lo ha portato a realizzare il sogno di diventare calciatore.

  • “CR7 AVEVA PAURA”

    “Non me lo ricordo. Ricordo invece che tre giorni dopo che avevo firmato andò via Cristiano Ronaldo, e tre giorni dopo ancora mi allenai con la prima squadra. ‘Magari aveva paura di te’, dissero gli amici per consolarmi”. 

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  • BONUCCI E CHIELLINI

    “Mai mi sarei aspettato che Bonucci, che neanche sapeva chi fossi, si sarebbe fermato a parlarmi già al nostro primo incontro. Leo mi ha dato tanti consigli: come difendere meglio, come mettere il corpo... Lo stesso ha fatto Chiellini, che sorrideva sempre. Sono uguale a lui nel modo di esultare dopo aver salvato un goal. Di Bonucci vorrei la personalità, quell’aura che lo circonda e mi faceva pensare: oggi mi protegge Bonucci”. 

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  • “SOULÈ INCREDIBILE, MAI VISTO UNO COME YILDIZ”

    “Con Soulé ho giocato pure in Primavera e gli ho servito un assist in Youth League. Ha un sinistro e movimenti incredibili. Yildiz è mio amico. Lui ha qualcosa di diverso da tutti. Quando prende palla si trasforma. E poi il dribbling: si abbassa tanto sulle ginocchia, usa i muscoli e la tecnica. Mai visto uno così. Ricordo il primo allenamento: partitina 6 contro 6, io marcavo lui. Non riuscii mai a prenderlo. Pensai: speriamo che da oggi giocheremo sempre insieme. Gli ho già detto che aspetto di affrontarlo in campionato per vedere se stavolta sarò capace di fermarlo”. 

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  • L’AVVERSARIO PIÙ FORTE

    “Non è un attaccante e l’ho affrontato già alla prima giornata, ma mi ha fatto girare la testa. Parlo di McTominay del Napoli. Saltava da ogni parte del campo, era veramente dappertutto. Un momento stava in fascia, quello dopo ha fatto gol di testa, in piena area, anticipando proprio me. Poi Lautaro, Thuram… ma non li ho ancora affrontati tutti”. 

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  • IL RUOLO

    “Eh, quando ero piccolo facevo l’attaccante di fascia. Crescendo in altezza mi hanno spostato sempre più indietro: centrocampista, play e poi difensore. Nell’Under 18 del Klagenfurt c’erano centrocampisti che correvano più di me, così il mister mi fa: ‘Ho un’idea: visto che sei il più alto di tutti, sai giocare con la testa e con i piedi, ti proviamo difensore’. Ci ho litigato per tre giorni: non voglio fare il difensore, dicevo, voglio giocare in avanti, fare gol, fare assist. Però, quando ho visto che non giocavo, ho detto: provo. E da lì non ho cambiato mai più”. 

  • JUVE, INTER E MILAN: IL FUTURO

    “Ho firmato col Sassuolo fino al 2031 e sono davvero contento qui, ma ovviamente voglio arrivare a giocare in Champions. La Serie A mi piace molto, ma la Premier è il sogno di tutti… Da piccolo però tenevo per il Barcellona come papà, litigavo coi miei cugini che erano tutti per il Real”. 

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