"Guadagnerei di più se restassi a casa": Mourinho sostiene di trovarsi in una situazione finanziaria "negativa" dopo il "rischioso" ritorno al Benfica

Mourinho si è ritrovato senza lavoro dopo aver subito una sconfitta contro il Benfica nelle qualificazioni alla Champions League, con il Fenerbahçe che ha deciso di separarsi da lui sulla scia di quella sconfitta. 

L'ex allenatore di Porto, Chelsea, Inter, Real Madrid e Manchester United Mourinho insiste nel dire che è tornato alle sue origini esclusivamente per amore del calcio. Vuole competere ancora una volta per i titoli più importanti, dopo che alla Roma e al Fenerbahce gli sono state negate queste opportunità.

Con la passione che alimenta uno dei personaggi più coloriti del calcio mondiale, Mourinho afferma che l'Estadio da Luz non gli offre grandi incentivi finanziari. Ha dichiarato ai giornalisti: "Se restassi a casa fino alla fine della stagione, guadagnerei più di quanto guadagnerei lavorando al Benfica. È semplice.

Se restassi a Londra con la mia famiglia, portandola qui, andando in Algarve e facendo qualche gita turistica, guadagnerei di più. Se volete, credetemi. Sono qui... non è nemmeno gratis, è negativo.

E mi chiedete perché? Perché mi piace davvero lavorare. Mi mancava giocare per quello per cui gioca il Benfica. Giocare per il titolo. Non potevo farlo alla Roma, non potevo farlo al Fenerbahce. È un'opportunità unica per me come allenatore e come persona. Stare a casa non fa per me".

Mourinho ha aggiunto: 

"Mettermi alla prova, correre dei rischi, essere soggetto a vittorie, sconfitte, essere bravissimo un giorno e pessimo quello successivo. Sono queste cose che mi danno energia e mi spingono fuori dalla mia zona di comfort. Se una bugia viene ripetuta abbastanza volte, la gente finisce per crederci. In questo caso, la verità è che se fossi rimasto a casa fino a luglio, avrei guadagnato più di quanto ho guadagnato al Benfica".

Mourinho, che tornerà allo Stamford Bridge per una partita di Champions League il 30 settembre, ha ottenuto una vittoria per 3-0 contro l'AVS, ultima in classifica, nella sua prima partita con il Benfica. 

Nel 2000 ha allenato la squadra della Liga per 11 partite, prima di rassegnare le dimissioni a seguito di cambiamenti a livello dirigenziale.