La base di partenza del Como resta il 4-2-3-1 della scorsa stagione, ma in questa nuova annata l’assetto tende ad assumere una connotazione sempre più offensiva, trasformandosi spesso in un 4-1-4-1.
Il punto di equilibrio è rappresentato da Da Cunha, ritenuto l’uomo chiave da Cesc Fabregas. Non a caso il tecnico ha speso parole importanti per lui: «Mi rivedo in lui: mi è sempre piaciuto tanto. Per come vedo il calcio è un centrocampista, e ha ancora grandi margini di crescita». Al suo fianco si giocano il posto Perrone e Sergi Roberto, mentre davanti alla mediana spicca la figura di Nico Paz, assoluto protagonista sulla trequarti. Restano dunque tre maglie in bilico.
In attacco il ballottaggio tra Douvikas e Morata resta serrato: lo spagnolo guadagnerà spazio con il tempo, ma la rotazione tra i due, soprattutto a gara in corso, appare destinata a durare per l’intera stagione.
Sulle fasce, invece, la concorrenza è apertissima: con l’assenza di Diao, Jesus Rodriguez ha trovato spazio da titolare contro Lazio e Bologna, mentre Kuhn e Addai si contendono l’altra maglia, con il primo leggermente avanti nelle gerarchie iniziali. Da non sottovalutare, però, l’opzione Vojvoda: Fabregas lo ha utilizzato alto nelle prime partite per garantire maggiore copertura difensiva contro avversari di livello, una soluzione interessante ma difficilmente definitiva.