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Darwin Nunez Bad Finishing GFXGOAL

Darwin Nunez al Milan andrebbe ricostruito: tra goal sbagliati a porta vuota e critiche, cosa non è andato al Liverpool

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La caccia al 9 continua. E, come rivelato sabato da Sky, sembra essersi focalizzata soprattutto su Darwin Nunez: è lui il preferito del Milan, che ha tutte le speranze di regalarlo a Massimiliano Allegri per la prossima stagione.

I motivi per guardare alla bontà dell'operazione non mancano. Così come è giusto sottolineare come l'avventura di Nunez al Liverpool, di durata triennale, non abbia rispettato le attese riposte sull'attaccante uruguaiano al momento dell'arrivo dal Benfica, nell'estate del 2022.


Nunez al Liverpool ha deluso, a tratti anche pesantemente. Per questo il Liverpool è intenzionato a disfarsi di lui. Per questo tanti club si sono fatti avanti anche nelle scorse settimane, Napoli compreso. Per questo i Reds hanno già portato in rosa Ekitike e hanno intenzione di fare il bis con Isak. Attaccanti su attaccanti per voltare finalmente pagina.

L'obiettivo di Nunez, in caso di arrivo in Serie A, sarebbe dunque chiaro: ricominciare daccapo dopo un triennio in cui poco è andato per il verso giusto, nonostante la recente vittoria della Premier League con il Liverpool. E tornare a essere l'attaccante che al Benfica aveva attirato le attenzioni di mezza Europa.

  • I DATI DI NUNEZ

    I numeri non dicono tutto, ma spesso dicono qualcosa. I 75 milioni più 25 di bonus per i quali il Liverpool si è accordato col Benfica nel 2022, ad esempio, sono una sentenza. E un fardello che Nunez non è riuscito a sostenere sulle proprie spalle, evidentemente meno pesanti di quanto nel Merseyside pensassero tre anni fa.

    100 milioni per 143 presenze complessive, 40 goal e 26 assist. A guardarli bene, non sarebbero nemmeno dati così disprezzabili. Certo, al Benfica Nunez giocava in un campionato meno competitivo e segnava di più in meno partite: in Portogallo l'ex Almeria ha collezionato 48 reti in 85 presenze, più di una a partita. Ma, appunto, si trattava di un mondo completamente diverso da quello inglese.

    La stagione migliore di Nunez al Liverpool è stata la seconda, il 2023/2024. Il Liverpool è crollato quasi sul traguardo perdendo malamente la possibilità di lottare per la Premier League e per l'Europa League, ma lui ha messo a segno 18 reti (11 in campionato) e 15 assist in 54 presenze totali. Numeri non da Salah, ma nemmeno da disprezzare.

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  • Darwin Nunez Liverpool 2025Getty

    MA I NUMERI NON BASTANO

    Ma i numeri non bastano e non possono bastare. Conta il rendimento complessivo, e il rendimento complessivo, specialmente nella terza stagione di Nunez al Liverpool, è stato altamente insufficiente.

    Sotto la guida di Arne Slot, che un anno fa ha preso il posto di Jurgen Klopp, Nunez non è riuscito a decollare. Anzi: ha compiuto un triplo salto mortale all'indietro. A un certo punto della stagione il rapporto col manager olandese si è incrinato, tanto che la panchina è divenuta l'habitat abituale dell'uomo da 100 milioni di euro.

    Nunez è sceso in campo dall'inizio solo una volta in Premier League nel 2025: l'8 marzo contro il Southampton, partita nella quale ha peraltro segnato e fornito un assist vincente. Per il resto si è sempre dovuto accontentare delle briciole: una ventina di minuti qui, una mezz'ora lì. In Champions League la situazione migliora, ma solo leggermente: 4 presenze da titolare su 9, ma due panchine iniziali su due negli sfortunati ottavi di finale contro il PSG.

    Nunez, semplicemente, ha perso il posto perché non è riuscito a tenerselo stretto. Le sue prestazioni, spesso non all'altezza, hanno indotto Slot a rinunciare a un centravanti puro come lui per schierare elementi apparentemente meno adatti a quel ruolo, come Luis Diaz o Diogo Jota.

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  • GLI ERRORI A PORTA VUOTA

    Dell'avventura di Nunez al Liverpool, una volta che le strade si saranno finalmente divise, ci si ricorderà anche e soprattutto per un motivo: i frequenti, e a volte clamorosi, errori a porta vuota - o comunque a un passo dal portiere - dell'uruguaiano.

    Gli esempi non mancano: uno contro l'Aston Villa, un altro contro il Manchester United e via dicendo. Come se Nunez si fosse trovato davanti una porta stregata, impossibile da conquistare. Contro il Tolosa, nell'ottobre del 2023, Darwin si è reso protagonista di una topica che ha fatto il giro del mondo: ha saltato un difensore, ha saltato il portiere e con la porta completamente sguarnita ha centrato il palo. Poi si è disperato, ignaro del fatto che nel frattempo Gravenberch aveva recuperato palla e - lui sì - segnato.

    A dicembre il dato su Nunez era impietoso: tra i giocatori che all'epoca avevano segnato più di 30 goal in tutte le competizioni nei cinque maggiori campionati europei dal suo arrivo ad Anfield, dunque dall'estate del 2022, nessuno aveva una percentuale realizzativa inferiore alla sua (11,48%). In pratica, Nunez segnava una volta ogni 9 tentativi e trasformava meno di un quarto (24,18%) delle "grandi occasioni" capitategli a tiro. 

    Ora, una percentuale inferiore al 40% non può essere considerata positiva per un attaccante potenzialmente di livello mondiale. E certamente non per un elemento offensivo del Liverpool. Mohamed Salah, ad esempio, all'epoca trasformava quasi la metà delle sue occasioni ghiotte (48,65%). E anche nel caso dell'egiziano, la situazione non è cambiata nei mesi successivi.

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  • Darwin Nunez Liverpool PSG GFXGetty

    TOP&FLOP: BRENTFORD, NEWCASTLE, PSG

    Nunez ha comunque vissuto qualche alto a Liverpool in mezzo a tanti bassi. Il picco, in questo senso, può essere individuato in un doppio pomeriggio da ricordare: una doppietta a Newcastle, un'altra doppietta a Brentford.

    Le due imprese sono state intervallate da un anno e mezzo: la prima risale al 27 agosto del 2023, la seconda al 18 gennaio del 2025. Ma in entrambi i casi Nunez è entrato dalla panchina e ha deciso le due partite nei minuti - se non nei secondi - finali: a Newcastle ribaltando l'iniziale vantaggio di Gordon, col Liverpool in 10 dal 28' per l'espulsione di Van Dijk, e a Brentford sbloccando uno 0-0 che sembrava dover durare in eterno.

    Poi, chiaro, ci sono i bassi. Sono stati tanti, come detto. L'ultimo contro il PSG, nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Nunez è entrato in campo nella parte finale dei tempi regolamentari, ha offerto una prestazione completamente negativa e infine ha sbagliato uno dei due calci di rigore che hanno decretato l'eliminazione europea della squadra di Slot.

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  • UN RAPPORTO DETERIORATO

    A proposito di quest'ultimo: Slot ha provato a difendere Nunez, che però qualche volta si è dimostrato indifendibile. Dopo uno dei famosi goal sbagliati a porta vuota, contro l'Aston Villa a febbraio, ll'ex allenatore del Feyenoord ha puntato il mirino non tanto sull'errore tecnico del proprio centravanti, quanto sul suo atteggiamento.

    "L'ho aiutato dicendogli che si può sbagliare un goal - ha detto Slot qualche giorno più tardi - Non solo sono stato duro con lui. Ma per la seconda volta consecutiva non sono stato contento del suo impegno, sia contro i Wolves che contro il Villa. Non posso accettare che un giocatore non dia tutto. Questo è chiaro. Posso accettarlo una volta, ma due volte è stato un po' troppo. Se si sbaglia un goal, bisogna comunque lottare per la squadra. Non sto dicendo che non l'abbia fatto per nulla, ma non è stato il solito Darwin, quello amato dai tifosi e che lavora sempre sodo".

    Anche su questo punto, relativo ai tifosi, il rapporto si è via via deteriorato. Apprezzato per la propria generosità, attributo da sempre molto importante nella cultura calcistica inglese, Nunez è stato criticato in maniera crescente anche sui social, tanto da postare qualche messaggio in propria difesa e, nel maggio del 2024, cancellare ogni riferimento al Liverpool sul proprio profilo Instagram.

    "Da quando inizi a giocare fino a quando ti ritiri, ci sarà sempre qualcuno che ti criticherà - ha spiegato in seguito - Prima guardavo molto i commenti e mi colpivano. Chi dice che quei commenti negativi indirizzati verso di te sui social non ti influenzano mente: ti influenzeranno sempre. Ma ora non li guardo. Non guardo niente, nemmeno le cose belle. Dopo una partita mi affido alla mia famiglia".

  • Darwin Nunez MilanGetty Images

    CAPTAIN CHAOS

    Come spiegato qualche mese fa in un articolo di GOAL, "è facile capire perché Nunez sia un eroe di culto ad Anfield. È Captain Chaos. Nessuno ha idea di cosa potrà fare, il che lo rende un personaggio assolutamente avvincente. Segnerà un goal spettacolare? Sbaglierà una porta sguarnita? Si farà espellere? È impossibile saperlo. Potrebbe anche fare tutte e tre le cose".

    Ecco: questo Nunez troverebbe il Milan. Un attaccante da ricostruire psicologicamente dopo un triennio che gli ha portato tante delusioni, tante derisioni e poche soddisfazioni, perlomeno a livello individuale. Le qualità restano, le potenzialità sono lì, ma insabbiate da un rendimento insufficiente e da una percentuale realizzativa troppo bassa per un attaccante. Lo scivolamento fuori dall'undici titolare di Slot ne è stato la logica conseguenza.

    Nunez ha bisogno di cambiare aria, che sia per rimanere in Europa o per andarsene in Arabia Saudita (lo vuole anche l'Al Hilal). Ci aveva pensato anche il Napoli, e se i costi non fossero stati eccessivi forse sarebbe arrivato lui, non Lucca. E ora ci pensa il Milan. Con tutte le avvertenze del caso, ma anche col desiderio di far rinascere un giocatore reduce da troppe annate no.

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