Dopo otto stagioni il Milan torna tra le prime sedici squadre d'Europa, centrando la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League: lo fa in grande stile, travolgendo per 4-0 il Salisburgo in quello che era un vero e proprio spareggio per determinare la seconda classificata del Gruppo E.
Notte da dentro o fuori a San Siro, il Milan lo sa bene e la partenza dei ragazzi di Pioli è a mille, contro un avversario altrettanto arrembante e propositivo. E dopo soli tre minuti arriva il primo antipasto: Rebic lotta con Solet e apre un varco per l'accorrente Theo Hernandez, che scheggia il palo con un diagonale mancino. I ritmi sono altissimi, con occasioni che fioccano da un lato e dall'altro. Ma il Milan, al cospetto di una squadra di talento ma estremamente giovane come il Salisburgo, ha un'arma in più: l'esperienza. Quella che permette a Giroud di prendere posizione su Gourna-Douth e di mandare in visibilio San Siro con il colpo di testa che vale l'1-0.
Il francese è il grande protagonista della serata e, dopo essersi visto annullare il raddoppio per una posizione millimetrica di fuorigioco, mette lo zampino anche sul raddoppio: i rossoneri rientrano dagli spogliatoi con lo stesso piglio del primo tempo e costruiscono subito il 2-0, con la preziosa sponda di Giroud per Krunic, che festeggia il suo primo goal in Champions League. Il lucchetto alla partita e alla qualificazione non poteva che metterlo ancora Giroud, che al 57', di rapina, chiude i giochi.
L'ombrellino nel cocktail potrebbe metterlo Leao al 65' ma il pallone deviato in spaccata del portoghese si infrange contro la traversa. Ci pensa allora Messias, a tempo scaduto, a calare il poker: conclusione perfetta per una notte da sogno per i rossoneri.
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