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Meret Navas HDGOAL

Meret e lo Scudetto col Napoli: dallo Spezia e l’intreccio con Keylor e Kepa a campione d’Italia

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Una porta gli ha cambiato la vita. Alex Meret di mestiere fa il portiere, ma è una delle più classiche sliding doors ad aver rovesciato il destino. Oggi il classe 1997 è campione d’Italia da protagonista con il Napoli.

Meret entra di diritto nella storia conquistando con la ‘banda Spalletti’ il terzo Scudetto della storia del club partenopeo al termine di un’annata incredibile e una cavalcata trionfale che ha visto i partenopei creare il vuoto alle loro spalle e conquistare il successo con ben sei giornate d’anticipo.

Garella, Giuliani e… Meret. Il friulano entra a far parte della ristretta lista dei portieri che hanno difeso i pali del Napoli scudettato.

Eppure appena nove mesi fa, la scorsa estate, il destino di Alex Meret sembrava essere completamente diverso.

Il contratto in scadenza e un accordo in bilico, l’opzione Spezia e l’ombra di Keylor Navas e Kepa Arrizabalaga facevano presagire ad un addio che appariva scontato.

Una serie di incastri hanno, invece, portato alla conferma del 26enne di Udine, che è riuscito a sfatare lo scetticismo di chi si aspettava l’arrivo di un portiere più esperto e ha stravinto la sua scommessa, confermandosi all’altezza della situazione.

  • LA CORTE A KEYLOR NAVAS E KEPA

    Dopo l’addio di David Ospina, che dopo 4 anni ha deciso di cambiare area e si è trasferito all’Al Nassr, in Arabia Saudita, ad agosto scorso il Napoli e il suo direttore sportivo Giuntoli si sono messi alla ricerca di un nuovo portiere che potesse raccogliere l’eredità del colombiano.

    Meret, infatti, non convinceva pienamente per affidabilità la dirigenza partenopea, che si è messa sulle tracce di due profili in particolare: Keylor Navas, in uscita dal PSG, e Kepa Arrizabalaga, tutt’altro che al centro del progetto del Chelsea.

    Gli ostacoli certamente non mancavano. Da una parte, il PSG non voleva fare sconti per Navas, che dal canto suo chiedeva un ingaggio oltre il tetto imposto dal presidente De Laurentiis, mentre l’investimento da 80 milioni di euro del Chelsea nell’agosto 2018 per portare Kepa in Premier League dal’Athletic costringeva i ‘Blues’ a dover rientrare, seppur in parte nella spesa.

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  • L’OPZIONE SPEZIA PER MERET

    Parallelamente, il club partenopeo era impegnato nel sistemare la questione Meret. Il portiere friulano aveva il contratto in scadenza nel 2023 e rischiava di partire a parametro zero a gennaio senza rinnovo.

    Su di lui è piombato lo Spezia, a caccia del sostituto di Provedel, finito alla Lazio: Meret e Dragowski erano i due profili che la dirigenza ligure ritieneva idonei per la porta.

    La richiesta di quattro milioni di euro più il 50% sulla futura rivendita della Fiorentina per il portiere polacco, giudicata eccessiva, ha spinto lo Spezia a fare un tentativo con Meret, trovando molto presto l’accordo per il prestito con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.

    Parte così la trattativa tra l’entourage di Meret e lo Spezia, che si muove su più fronti per sopperire all’assenza di un portiere titolare.

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  • LE DUE FUMATE NERE

    Nel giro di poche settimane il Napoli ha visto sfumare entrambi gli obiettivi, seppur per motivi diversi.

    Il club azzurro aveva garantito a Keylor Navas che avrebbe spalmato il suo stipendio su tre stagioni, mentre il portiere aveva deciso di rinunciare a 1 milione, ma il Paris Saint-Germain si è rifiutato di versare la parte mancante. I 500mila euro della discordia: il direttore sportivo Antero non li ha corrisposti al costaricano facendo saltare l’affare proprio sul rettilineo finale.

    La fumata bianca non arriverà mai, così come nella trattativa per Kepa. Eppure Lo spagnolo è stato quello ad avvicinarsi al Napoli. I club avevano trovato l’intesa sulla base del prestito oneroso con diritto di riscatto con l’ingaggio da 9 milioni a stagione coperto peri il 70% dal Chelsea e i restanti 2,5 milioni dal Napoli, ma senza mai accelerare davvero e trovare l'intesa totale.

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  • L’INTRECCIO CON DRAGOWSKI

    A complicare l’affare Spezia-Dragowski era una controversia con la Fiorentina, che non voleva versare nelle casse del portiere polacco le mensilità di luglio e agosto.

    L’improvviso dietrofront del club toscano, proprio quando Meret e lo Spezia trattavano, ha cambiato la storia del portiere di Udine e non solo.

    Dragowski ha incassato la cifra stabilita e ha lasciato la Fiorentina per due milioni di euro più un bonus da uno e 750mila euro.

    La fumata bianca ha fatto, così, saltare la trattativa tra lo Spezia e Alex Meret, che è rimasto a Napoli alla corte di Luciano Spalletti.

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  • IL RINNOVO E LO SCUDETTO DA PROTAGONISTA

    Il lieto fine e la favola da vivere insieme. Pochi giorni più tardi è arrivato il rinnovo del contratto di Meret col Napoli fino al 2024, con opzione per un altro anno, trovato prima della partenza per il ritiro a Dimaro e Folgarida, all'improvviso congelato.

    Arriverà Salvatore Sirigu nel ruolo di secondo a completare il reparto con Meret, che sarà il nuovo titolare del Napoli.

    “Meret è, tecnicamente, il portiere più forte che c’è in Italia - è il commento di Giovani Galli, ex portiere del Napoli, ai microfoni di Radio Marte a settembre scorso - Gli mancava solo la continuità e la fiducia. Ottimo la scelta di affiancargli Sirigu: ora è nelle condizioni di potersi esprimere al meglio”.

    Sicurezza e stimoli che Meret ritrova giocando e vincendo, partita dopo partita. I numeri parlano chiaro: tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, Alex ha tenuta la porta inviolata quasi una partita su due, parando due rigori (Colombo in Napoli-Lecce e Giroud in Napoli-Milan di Champions League).

    Alex Meret festeggia uno Scudetto vinto da protagonista assoluto. La sua sagoma è tra quelle degli eroi del terzo scudetto in giro per la città di Napoli. Una storia quasi incredibile per quel portiere che sembrava lontano da Napoli pochi mesi fa e ad un passo dallo Spezia. Una questione di porte e di… sliding doors.

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