L'ora legale inizia a marzo e termina a novembre. Da qualche parte nel mezzo, con la precisione di un orologio, Weston McKennie viene dato per spacciato. Non è possibile stabilire con esattezza la data, ma, anno dopo anno, succede sempre così.
Quest'anno non è diverso. Circolano voci secondo cui McKennie, ancora una volta, non rientra nei piani della Juventus. Recenti rivelazioni, nel frattempo, hanno fornito alcune indicazioni sul perché il centrocampista potrebbe avere ancora del lavoro da fare sulla strada verso i Mondiali del 2026. Non è sorprendente né insolito, intendiamoci. In realtà, McKennie è oggetto di queste domande ogni autunno.
Eppure, ogni autunno, McKennie riesce a uscirne. Riuscirà a farlo di nuovo?
Finora i minuti di gioco alla Juventus sono stati pochi. La sua carriera nella nazionale statunitense, nel frattempo, è in sospeso da marzo, dopo la disastrosa sconfitta nella CONCACAF Nations League. A pochi mesi dai Mondiali, McKennie sembra essere in una posizione discreta dal punto di vista della nazionale statunitense, ma le cose possono cambiare rapidamente se il centrocampista non giocasse regolarmente a Torino.
L'allenatore della nazionale statunitense Mauricio Pochettino ha sottolineato che i risultati ottenuti in passato non garantiranno a nessuno un posto in squadra. Se McKennie vuole un posto in rosa, deve guadagnarselo adesso. Come può farlo?
Facendo qualcosa che gli è fin troppo familiare: dimostrando ancora una volta il suo valore.






