È chiaro che Ekitike non sia ancora allo stesso livello di Isak, ma il punto è che potrebbe raggiungerlo presto, soprattutto considerando che da tempo è apprezzato non solo per la sua tecnica, ma anche per la sua mentalità. Un suo amico ha raccontato a GOAL: “Hugo ha la mentalità di Kobe Bryant.”
Un pensiero condiviso anche dal suo ex allenatore al Reims, Oscar Garcia: “C’è qualcosa di molto speciale in Hugo. È un ragazzo con grande qualità. Ha ancora molto da migliorare, ma si allena duramente ogni giorno.”
E lo ha sempre fatto. Il suo impegno e la sua umiltà lo distinguevano già da bambino, quando muoveva i primi passi calcistici nel Cormontreuil. Quando si trasferì in Danimarca, in molti temevano che potesse avere difficoltà ad ambientarsi: non solo stava cambiando Paese, ma lo faceva in piena pandemia, con le restrizioni Covid ancora in vigore. Eppure, come ha raccontato una fonte vicina al giocatore a GOAL:
“Quando ha capito la situazione, ha guardato il suo agente e ha detto: ‘Non preoccuparti, ce la farò’. Era solo un ragazzino, ma dimostrò una maturità sorprendente.”
Una storia simile si è ripetuta anche al PSG: pur avendo trovato poco spazio in campo, ha sfruttato al massimo ogni secondo trascorso ad allenarsi con Messi e Mbappé.
“Sono giocatori unici. Nessuno gioca e nessuno giocherà come loro,” ha raccontato.
“Sarei stato il più stupido dei calciatori - e degli esseri umani - se non avessi imparato qualcosa. E in effetti ho imparato molto, osservandoli anche nei dettagli, nei movimenti senza palla. Fare un taglio, poi un altro... Kylian mi ha davvero impressionato. Vederlo all’opera mi ha fatto capire che quello è il livello che voglio raggiungere.”
Il Liverpool gli ha offerto una splendida opportunità per riuscirci e, a differenza di Núñez,Ekitike possiede sia il talento che la mentalità necessari per coglierla.