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Marotta Champions LeagueGetty Images

Marotta raggiunge la quarta finale di Champions League tra Juventus e Inter: uno dei segreti nerazzurri

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La mano di Simone Inzaghi, i piedi dei calciatori ma anche se non soprattutto la testa di Marotta.

L'Inter conquista la seconda finale di Champions League negli ultimi tre anni. Un risultato storico che va ovviamente condiviso tra le varie anime della società nerazzurra.

I meriti del presidente Marotta però sono evidenti, considerato che per il dirigente la prossima sarà addirittura la quinta finale europea in dieci anni passati tra Juventus e Inter.

Un vero e proprio metodo che Marotta ha trapiantato dalla Torino bianconera alla Milano nerazzurra con ottimi risultati.

  • LE DUE FINALI DI CHAMPIONS CON LA JUVE

    Quella conquistata al termine della doppia sfida contro il Barcellona, dicevamo, sarà la quinta finale europea di Marotta in dieci anni.

    Ai tempi in cui era amministratore delegato della Juventus, infatti, il dirigente vide la squadra bianconera vincere e perdere due finali di Champions League contro Barcellona e Real Madrid, la prima nel 2015 e la seconda nel 2017.

    Poi la rottura con la società bianconera per diversità di vedute con l'allora presidente Andrea Agnelli e la scelta di accettare l'offerta dell'Inter di Zhang.

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  • L'EUROPA LEAGUE PERSA CON CONTE

    Una volta in nerazzurro Marotta sfiora subito il trionfo nel 2020, quando la squadra allenata da Antonio Conte raggiunge un'altra finale, stavolta in Europa League.

    L'Inter va in vantaggio con un rigore trasformato da Lukaku ma viene rimontata dal Siviglia, prima del momentaneo 2-2 di Godin.

    Nel finale un'autorete sfortunata di Lukaku condanna i nerazzurri. L'appuntamento col primo successo europeo per Marotta è rimandato.

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  • LA FINALE CONTRO IL CITY DI GUARDIOLA

    Nel 2023 ecco la terza finale di Champions League per Marotta, ma la sua Inter deve vedersela col Manchester City di Guardiola.

    Gli inglesi sono nettamente favoriti e passano in vantaggio con Rodri, ma nel secondo tempo rischiano più volte di subire il pareggio che avrebbe prolungato la gara ai supplementari.

    Ancora una volta però Marotta e la sua squadra devono accontentarsi di tanti complimenti e della medaglia d'argento.

    La speranza, ovviamente, è che il 31 maggio a Monaco di Baviera le cose per l'Inter vadano diversamente.

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  • UN METODO CHE FUNZIONA

    Il raggiungimento di cinque finali europee in dieci anni, a prescindere dal risultato, resta comunque un capolavoro manageriale di Marotta.

    Il metodo dell'attuale presidente nerazzurro è chiaro: investimenti oculati, mai compiere il passo più lungo della gamba insomma.

    Marotta ha poi sempre avuto particolare attenzione per i parametri zero e soprattutto ha spesso saputo vendere i pezzi più pregiati al momento giusto: da Pogba a Onana, solo per citare i casi più eclatanti.

    Dopo il passaggio da Zhang a Oaktree, inoltre, Marotta è diventato ancora più centrale all'interno dell'Inter assumendo la carica di presidente del club nerazzurro.

    Un riconoscimento importante e meritato per quello che ad oggi è senza tema di smentite il miglior dirigente italiano su piazza.

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