Manna primo tassello del nuovo Napoli: cosa cambia, dall'allenatore al mercato

Manna dovrebbe firmare col Napoli un contratto di ben cinque anni, segno di come De Laurentiis lo abbia scelto per iniziare un progetto a lungo termine. Un po' come fatto precedentemente con Giuntoli.

Il presidente si aspetta da Manna un grande lavoro soprattutto come talent scout, ruolo ricoperto con successo tra Next Gen e Juventus.

Bloccato il nuovo direttore sportivo, si procederà con la scelta dell'allenatore. La conferma di Calzona, anche a causa del doppio incarico, sembra ormai da escludere.

Il sogno di De Laurentiis, ormai è risaputo, sarebbe Antonio Conte ma convincere l'ex tecnico di Juventus e Inter non sarà facile. Conte infatti, oltre ad un ingaggio top, chiede precise garanzie tecniche che il Napoli attuale forse non può garantirgli.

Ecco perché il nome in pole per la panchina azzurra oggi è quello di Vincenzo Italiano, attuale tecnico della Fiorentina che al termine della stagione potrebbe considerare concluso il suo ciclo in viola specie se dovesse riuscire a conquistare un trofeo.

Poi ci sarà da decidere il futuro dei big. Se il destino di Victor Osimhen pare segnato, diverso è il discorso per Kvaratskhelia che però aspetta ancora l'adeguamento dell'ingaggio.

Il nigeriano sembra destinato a lasciare Napoli la prossima estate, ma solo se arriverà un'offerta molto vicina alla clausola rescissoria da 150 milioni di euro fissata sul contratto.

Il Napoli, invece, spera di poter contare ancora su Kvara almeno per un'altra stagione e dovrà individuare il nuovo numero 9 da affiancargli. Probabile poi qualche intervento importante in difesa dove Natan non è riuscito a raccogliere l'eredità di Kim.

A centrocampo andrà valutato il futuro di Traoré, mentre come risaputo saluterà sicuramente Zielinski, destinato all'Inter a parametro zero.

Con l'arrivo di Manna, ovviamente, si chiude la brevissima parentesi al Napoli di Mauro Meluso.

L'attuale direttore sportivo era stato chiamato da De Laurentiis la scorsa estate per sostituire Giuntoli, ma pagherà gli scarsi risultati e una doppia sessione di mercato non troppo convincente.

Il contratto di Meluso, d'altronde, scade il 30 giugno 2024 e l'opzione di rinnovo non sarà esercitata.