Le dichiarazioni di Shaw inizialmente sembravano fuori luogo, dato che lo United aveva vinto solo due delle prime sei partite della Premier League nella stagione 2025-26. Una dolorosa sconfitta per 3-1 contro il Brentford aveva lasciato la squadra di Ruben Amorim al 14° posto alla fine di settembre, e la maggior parte dei tifosi chiedeva a gran voce l'esonero dell'allenatore portoghese.
Ma tutto è cambiato nell'ultimo mese. I Red Devils hanno finalmente dato il via alla rimonta battendo per 2-0 il Sunderland all'Old Trafford, prima di porre fine a una serie di nove anni senza vittorie ad Anfield e alla ricerca di Amorim delle prime due vittorie consecutive in campionato del suo turbolento regno.
Sabato lo United ha conquistato la terza vittoria, battendo il Brighton per 4-2 e salendo in zona europea, a sei punti dall'Arsenal, capolista di inizio stagione. I Seagulls hanno minacciato di completare una rimonta sensazionale nel finale, ma Bryan Mbeumo ha messo al sicuro i tre punti, e la squadra di casa non ha meritato meno di questo.
"Penso che siano più fiduciosi" ha detto Amorim ai giornalisti quando gli è stato chiesto cosa abbia determinato il recente miglioramento dei suoi giocatori. "Penso che la partita migliore che abbiamo giocato in questa stagione sia stata quella contro l'Arsenal, la prima. Ma poi, quando sei un po' più fiducioso, quando hai uno spirito diverso, a volte hai un po' di fortuna in certi momenti della partita che ti aiutano a vincere".
Dopo tanti mesi di sofferenza, lo United sta finalmente creando la propria fortuna e, all'improvviso, l'audace dichiarazione di intenti di Shaw sembra più una profezia. Pochi prenderanno in considerazione la possibilità che il trofeo della Premier League torni all'Old Trafford dopo 13 anni di assenza a maggio, ma ora questo deve essere assolutamente l'obiettivo di Amorim e della sua squadra in costante miglioramento. Si tratta di qualcosa di più di una semplice mini-rinascita: lo United sta giocando il suo miglior calcio dell'intera era post-Sir Alex Ferguson.
E ci sono molte ragioni per credere che Amorim possa conquistare il titolo con due anni di anticipo rispetto al programma stabilito dai comproprietari INEOS.








