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Famiglia Maldini HDGetty Images

Maldini titolare con l'Italia a San Siro nello stadio di Cesare e Paolo: la possibile occasione contro la Francia

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Dopo ventidue anni e mezzo un Maldini può tornare a giocare titolare in Nazionale. E può farlo in quello che è da sempre lo stadio 'di casa'.

Luciano Spalletti, in occasione di Italia-Francia, sta seriamente pensando di concedere una grande occasione a Daniel Maldini, figlio di Paolo e nipote di Cesare.

Il primo, come già era accaduto a Udine in occasione del debutto assoluto in azzurro, domenica sera sarà in tribuna insieme alla moglie Adriana.

E chissà che ventidue anni dopo la storia non possa ripetersi, specie dopo le parole importanti spese per l'ultimo dei Maldini da Spalletti in conferenza.

  • MALDINI COME SINNER

    Il Ct azzurro infatti, a precisa domanda su chi possa essere il Sinner della Nazionale in assenza di Federico Chiesa, ha indicato proprio l'attaccante del Monza verso il quale nutre una grande stima: "È bene non fare mai paragoni, un calciatore che va oltre questa normalità di palleggio... Maldini mi dà l'impressione di avere il colpo facile, l'eleganza, la sostanza di poter creare qualcosa di super facile ed esclusivo".

    Parole importanti per un giocatore che sembra aver completato il processo di maturazione e finito anche nel mirino delle big italiane.

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  • L'ADDIO AL MILAN

    In realtà Daniel, proprio come nonno Cesare e papà Paolo, in una big ha già giocato seppure molto poco e stiamo ovviamente parlando del Milan.

    In rossonero però l'ultimo dei Maldini non è riuscito a imporsi, fino all'addio della scorsa estate quando è stato ceduto al Monza senza troppi rimpianti.

    Rimpianti che ora forse qualcuno inizia a provare, anche perché il Milan non ha di fatto incassato quasi nulla dalla sua cessione. Almeno fino ad oggi.

    I rossoneri si sono assicurati il 50% sulla futura rivendita di Maldini, percentuale che potrebbero ottenere molto prima del previsto. Ma non solo.

    La società rossonera, secondo quanto riportato da 'Repubblica', avrebbe inserito una clausola per cui gli basterebbe versare al Monza la metà di quanto offerto da un'altra società per riportare Maldini al Milan.

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  • LA CRESCITA DI MALDINI

    Di certo il Maldini di oggi è molto diverso rispetto a quello di pochi mesi fa, quando Daniel prima di trasferirsi al Monza faticava a trovare spazio nell'Empoli.

    A tal proposito è stato il papà Paolo a spiegare l'improvvisa crescita del figlio: "Ci sono giocatori che sono precoci e altri che sono tardivi, lui probabilmente appartiene a quest'ultima categoria.Ha senza dubbio una qualità che non è comune nel calciare, nel vedere il gioco e fisicamente è cresciuto. C'è chi esplode a 16 anni e chi un po' più tardi, adesso è il momento di far vedere quello che vale e penso lo stia facendo".

    Nella scorsa stagione Daniel Maldini ha segnato quattro goal col Monza in undici presenze, dopo essere arrivato a gennaio. Quest'anno è ancora fermo a uno ma dispensa ogni settimana lampi della sua classe.

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  • L'INTERESSE DI INTER E JUVENTUS

    Le buonissime prestazioni offerte da Maldini col Monza in questo primo scorcio di stagione, infatti, non hanno risvegliato solo l'interesse di Luciano Spalletti.

    A seguire attentamente la sua crescita esponenziale sarebbero anche la Juventus e soprattutto l'Inter, per quello che sarebbe un clamoroso ritorno a Milano ma sulla sponda nerazzurra.

    Nel contratto di Maldini col Monza, secondo 'Sky Sport', sarebbe presente una clausola da 12 milioni per i club italiani e da 15 milioni di euro per quelli stranieri. Clausola che però come spiegato da Galliani non sarebbe valida a gennaio: "Maldini è un giocatore dalle grandissime potenzialità che è in crescita e può migliorare ancora tanto. A gennaio non c'è nessuna clausola: chiuderà l'anno a Monza, poi vedremo l'anno venturo".

    E sulla possibilità di vedere un giorno Maldini con la maglia dell'Inter, lo stesso Galliani ha dichiarato: "Non ho mai sentito nessuno. L'Inter mai ci ha fatto una richiesta, nessuno ha mai parlato, non esiste, non credo, non lo so. Comunque io sono milanista, quindi lasciatemi stare".

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