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Maignan è il miglior portiere del mondo?

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In bacheca c’era già un titolo di Ligue 1 conquistato con il Lille, da ‘underdog’, contro il quotatissimo PSG. Cresciuto proprio nel vivaio del club parigino, il suo arrivo al Milan è passato inizialmente in sordina, complice soprattutto l’addio tra le polemiche di Gianluigi Donnarumma e quell’eredità molto pesante da raccogliere.

La coppia Maldini-Massara, però, sapeva di aver messo a segno un colpo straordinario, sostituendo il numero uno della Nazionale con un portiere di assoluto livello a cifre piuttosto contenute.

Due anni dopo, Mike Maignan è considerato alla stregua dei migliori portiere del mondo. Un top assoluto nel suo ruolo, come confermano numeri e risultati, dopo aver trascinato il Diavolo nella passata stagione alla vittoria dello Scudetto e quest’anno nella cavalcata verso la semifinale di Champions League.

C’è la sua 'griffe' nel percorso dei rossoneri fino all’Euroderby contro l'Inter, un appuntamento storico per il calcio italiano e per le due squadre meneghine, nonostante un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per 128 giorni.

Maignan, però, è tornato e nel momento più importante si è fatto trovare pronto. Nella doppia sfida contro il Napoli, nei quarti di finale, ci ha messo del suo tenendo la porta inviolata prima con la super parata su GiovanniDi Lorenzo e poi neutralizzando il calcio di rigore di Kvaratkshelia, una parata che ha spento ogni speranza dei partenopei e dell’intero stadio Maradona.

Un'ossessiva - nell'accezione positiva del termine - cura del dettaglio che lo ha portato al top in un periodo relativamente breve, in meno di due anni.

Capriole per tenersi caldo durante il match; le indicazioni ai compagni spingendosi fino a centrocampo in occasione dei calci di punizione a favore dal limite dell’area avversaria; gli abbracci e la carica ai compagni, uno per uno, negli spogliatoi e poi le parate, quelle decisive.

Impossibile non citare quella con la Francia in occasione del match di qualificazioni agli Europei 2024 contro l’Irlanda a Dublino, all’Aviva Stadium. Un volo all’incrocio con cui ha sventato il tentativo di Collins al 90’, con l’urlo per il pari strozzato in gola.

Tornando all’esperienza al Milan, Maignan si è dimostrato fin da subito leader tecnico e dello spogliatoio. Uno capace di dare quel qualcosa in più sia in campo che fuori. Un apporto concreto e reale di cui il Diavolo ha beneficiato - con le mani di ‘MM’ ben salde sullo Scudetto rossonero - e continua a farlo.

Gli accostamenti ai portieri del passato si sprecano, ma soprattutto ci si chiede se in questo momento Mike Maignan sia davvero il migliore del Pianeta nel suo ruolo.

“Maignan è davvero il più forte portiere del mondo?”.

È la domanda che si fanno in molti. Difficile dirlo con certezza, se non analizzando i numeri, e capire se il francese sia davanti ai vari Onana e gli altri due ancora in corsa, ovvero Ederson del Manchester City e Courtois del Real Madrid.

  • Mike Maignan Milan Tottenham Champions LeagueGetty

    CON O SENZA MAIGNAN

    Dopo aver conquistato lo Scudetto e il titolo di campione d’Italia nella passata stagione, l’obiettivo di Maignan e del Milan era quello di riconfermarsi.

    Un trionfo che aveva confermato il portiere rossonero nel giro della Francia di Didier Deschamps, orientato a convocarlo per i Mondiali in programma in Qatar tra novembre e dicembre scorsi.

    Ma un brutto scherzo del destino ha rovinato i piani di Maignan. Nel corso di un match contro l’Austria, disputato a fine settembre e valido per la Nations League, l’estremo difensore classe 1995 ha accusato una lesione del muscolo gemello mediale, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca all’intervallo e chiedere il cambio.

    Una bruttissima notizia per Stefano Pioli e per il suo Milan, che ha dovuto rinunciare a lui per una buona parte dell'ultima stagione. Il francese ha saltato tutta la restante parte fino alla pausa per i Mondiali a novembre e la ripresa fino al match di campionato del 26 febbraio contro l’Atalanta, quando è tornato in campo.

    Lo stesso Maignan si è dovuto arrendere e ha dovuto rinunciare al sogno della Coppa del Mondo a causa dell’infortunio, che gli ha consentito di entrare a far parte della rosa dei ‘Blues’. Un appuntamento che potrebbe essere solo rimandato di quattro anni.

    Il Milan ha disputato 16 partite di Serie A, 5 di Champions League, una di Coppa Italia e la finale di Supercoppa Italiana a Riyadh, in Arabia Saudita, contro l’inter, senza l’estremo difensore francese.

    Se nelle ultime due sono arrivate altrettante sconfitte, contro Torino e Inter, in gara secca, in campionato risalta all’occhio un dato particolare tra le partite con Maignan e quelle senza l’ex Lille: con lui il Milan ha subito 21 goal in 22 partite, una media di 0,9 reti per match, mentre senza il dato sale a 22 goal in 16 partite, con la media che si alza e raggiunge 1,4 a partita.

    Stesso discorso anche in Champions League, dove Maignan e Tatarusanu hanno giocato cinque gare a testa. Il primo ha subito solamente 3 goal (0,6 per partita), mentre il rumeno ex Fiorentina è a quota 5 (media di una rete subita a incontro).

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  • Mike Maignan AC Milan 2022-23(C)Getty Images

    LEADER

    Portiere, ma non solo. Anche un po’ regista e un po’ libero. Il lavoro svolto nel corso dei 90 minuti di Maignan non può essere ridotto semplicemente al parare.

    Il francese partecipa attivamente alla costruzione dal basso del Milan, sia con giocate corte che con lanci lunghi con cui trova con precisione i compagni smarcati. Stefano Pioli non pretende una costante partenza dalla linea difensiva con la palla a terra e il lancio lungo di ‘Magic Mike’, spesso a cercare la sponda di Giroud, risolve alcune situazioni intricate.

    Una soluzione percorribile grazie all’ottima qualità tecnica del portiere francese, capace di trovare con estrema precisione i compagni anche a lunga distanza.

    In campionato, Maignan ha una media di oltre 42 tocchi a partita, mentre se ci spostiamo in Champions League il dato sale a 44,2. Un dato che conferma la presenza costante all’interno del gioco dei rossoneri.

    Per una grande squadra come il Milan avere un grande portiere, in grado di farsi trovare pronto non appena viene chiamato in causa, rappresenta una garanzia su cui costruire i propri successi. Un estremo difensore capace di essere sempre in allerta e rispondere presente nelle poche occasioni concesse nel corso del match.

    Maignan, nell'ultima stagione, ha collezionato 10 clean sheet in 29 gare tra campionato e Champions League, subendo appena 27 reti, meno di una a partita.

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  • Maignan Milan NapoliGetty Images

    I NUMERI IN CHAMPIONS DI MAIGNAN

    Maignan, Onana, Ederson e Courtois. Sono stati loro i migliori portieri dell'ultima edizione della Champions League, oltre che i quattro che, anche con le loro parata, hanno spinto le rispettive squadre tra le prime quattro d'Europa.

    Ma chi è davvero il miglior portiere del mondo?

    Osservando i dati Opta fino ai quarti di finale, il portiere del Milan è risultato il più preciso con i piedi. Se Onana è quello che tocca più palloni (46,5 contro i 44,2 di Maignan), ‘Magic Mike’ ha una media di 26,8 passaggi riusciti a partita contro i 26,4 del portiere dell’Inter, i 24,25 di Ederson e i 23,5 di Courtois.

    Se parliamo di parate, invece, spiccano le 4,13 in media a partita di Thibaut Courtois, a cui seguono le 4,1 di Onana, le 3,2 di Maignan e le 2,13 di Ederson del Manchester City.

    Il belga è in testa anche alla percentuale di parate a partita con l’84,62%, leggermente sopra l’84,21% di Ederson e l’83,33% di Maignan. Chiude la classifica Onana con 80,39%.

    Numeri ai quali ovviamente bisogna aggiungere aspetti non meramente quantificabili come la leadership all’interno dello spogliatoio e quella capacità di guidare la squadra da dietro, come un direttore d’orchestra.

    Una pratica che Mike Maignan ha imparato molto presto dopo il suo sbarco all’ombra della Madonnina, imponendosi sia dal punto di vista tecnico che caratteriale.

    È il miglior portiere del mondo? Al momento è difficile dirlo. Il cammino del suo Milan in Champions League si è fermato in semifinale contro l’Inter di Onana, magari se i rossoneri fossero riusciti a spingersi fino ad Istanbul i dubbi si sarebbero ridotti drasticamente.

    La corsa che porta allo scettro di migliore al mondo riprenderà la prossima stagione e, quello che è certo, è che anche Maignan sarà tra coloro che proveranno ad arrivare primi al traguardo.

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