Quando l’Inter ha annunciato il ritorno in Italia di Romelu Lukaku, sono stati molti coloro che hanno pensato che quello piazzato dai nerazzurri fosse un vero e proprio ‘colpo Scudetto’.
Nella memoria degli appassionati erano rimaste bene impresse le prime due stagioni vissute all’ombra del Duomo, due stagioni vissute da dominatore e scandite da qualcosa come 47 goal in 72 partite di campionato.
Eletto miglior giocatore della Serie a 2020/2021, quella culminata con la conquista dello Scudetto, il bomber belga ha ampiamente dimostrato di poter fare la differenza come pochi in Italia ma nella sua seconda avventura meneghina, sin qui il giocatore capace di travolgere le difese avversarie non si è visto.
I numeri parlano chiaro: nel girone d’andata è sceso in campo appena sette volte ed ha messo a referto un solo goal (alla prima giornata contro il Lecce) ed un assist (alla seconda giornata con lo Spezia).
Di lì in poi di lui si sono perse le tracce, o quasi. A fermarlo sono stati i tanti infortuni muscolari che non gli hanno consentito non solo di scendere in campo con continuità, ma anche di trovare la giusta condizione.


