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Atalanta v AC Milan - Serie AGetty Images Sport

Lookman non si presenta all'allenamento a Zingonia: è rottura totale con l'Atalanta

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Lo strappo tra Ademola Lookman e l'Atalanta, ormai, sembra essere insanabile. La rottura totale. Il tutto nel contesto della conclamata volontà dell'attaccante nigeriano di lasciare la Dea per andare all'Inter.

Lookman non si è infatti presentato a Zingonia per la ripresa degli allenamenti, programmata per oggi a due giorni dall'amichevole vinta sabato a Lipsia, in rimonta, dalla formazione di Ivan Juric.

Un gesto che, unito alla mancata partecipazione al pranzo di squadra assieme ai compagni, trasforma ormai il rapporto tra Lookman e l'Atalanta in un vero e proprio braccio di ferro.

  • NIENTE ALLENAMENTO

    Lookman negli ultimi tempi ha sempre lavorato a livello individuale, per recuperare dal guaio al polpaccio che lo ha colpito a metà luglio. Oggi era atteso a Zingonia per proseguire il proprio percorso di recupero ancora una volta a parte, ma non si è presentato.

    L'episodio segna un nuovo capitolo della telenovela di mercato più infuocata di queste settimane. Tra rifiuti, accuse e controaccuse verbali e via social tra l'ex giocatore di Lipsia, Leicester e Fulham e la dirigenza atalantina.

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  • LE PAROLE DI PERCASSI

    Nel primo pomeriggio, l'amministratore delegato bergamasco Luca Percassi aveva spiegato per filo e per segno a margine della presentazione di Marco Sportiello la situazione legata a Lookman.

    “L’anno scorso a fronte di un’offerta di 20 milioni di euro da parte del PSG, il giocatore ci ha chiesto di essere ceduto. Essendo l’Atalanta una società credibile fatta di persone perbene, si era ripromessa di poter cedere il giocatore in questa sessione di mercato su due presupposti, che lui ci ha chiesto: di poter raggiungere un super top club europeo e che, in Italia, non avrebbe mai giocato con altre squadre se non con l’Atalanta, per quello che questo giocatore ha dato e ricevuto alla e dalla società”.

    E poi: "Spero di aver risposto in maniera sintetica alle premesse che ci avevamo portato a questo impegno. La situazione di oggi, che voi conoscete, è ben diversa, e ribadisco il fatto che la società è sempre attenta a valutare i tempi e i valori di uscita dei propri giocatori. Ed è sempre la società Atalanta in ultimo a decidere”.

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  • L'ACCUSA DI LOOKMAN

    Le dichiarazioni di Percassi sono arrivate in risposta alla dura accusa che Lookman, domenica, aveva avanzato nei confronti dell'Atalanta con un duro post sui social, puntando il dito contro la dirigenza per il rifiuto dell'offerta arrivata dall'Inter.

    “Negli ultimi tre anni all'Atalanta ho dato tutto. Non solo come calciatore, ma come persona. Ho sempre indossato la maglia con orgoglio e ho cercato di rappresentare questa società e la città di Bergamo con cuore, passione e dedizione. Sono venuto qui con la speranza di aiutare questo club speciale a crescere e insieme abbiamo creato ricordi che rimarranno con me per sempre. Vincere l'Europa League e stare spalla a spalla con i miei compagni di squadra quella sera a Dublino a festeggiare con i nostri tifosi è stato uno dei momenti di cui sono più orgoglioso della mia carriera finora. Mi vengono ancora i brividi a pensarci. L'Atalanta, e soprattutto i suoi tifosi, sono diventati parte di me. Questo posto mi è sembrato casa fin dal mio arrivo e ho sempre cercato di ricambiare questo affetto, anche nei momenti in cui dietro le quinte le cose non sono state facili. Ecco perché è così difficile scrivere questo articolo. Ho amato ogni momento, ma sento che ora, dopo tre anni meravigliosi a Bergamo, è il momento giusto per voltare pagina e vivere una nuova avventura.

    Di conseguenza, dopo molti mesi di promesse non mantenute e di quello che ritengo sia stato un trattamento inappropriato nei miei confronti, sia come essere umano che come calciatore professionista, purtroppo non ho altra scelta che parlare apertamente di ciò che ritengo giusto e dire che ora basta. Posso confermare di aver presentato una richiesta formale di trasferimento. Anche nei momenti estremamente difficili che ho dovuto affrontare, molti dei quali sono rimasti privati e riservati, ho sempre cercato di mettere al primo posto il club, i tifosi e la squadra e ho sperato di non arrivare a questo punto, ma purtroppo sento che ora non ho altra scelta.

    Ai tifosi, il cuore pulsante di questo club, voglio dire questo: mi dispiace davvero che si sia arrivati a questo punto. Spero che possiate comprendere questa situazione incredibilmente difficile. Si tratta semplicemente di difendere ciò che ritengo giusto e leale. Il supporto che mi avete sempre dato è stato incredibile e il legame che abbiamo creato insieme è speciale. Spero di collaborare con il club per trovare al più presto una soluzione amichevole per tutte le parti".

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  • INTER ALLA FINESTRA

    L'Inter, in tutto questo, rimane alla finestra. Ha un accordo con Lookman, che ha ribadito a chiare lettere di volersi trasferire a Milano, ma non sta riuscendo a smuovere l'Atalanta: l'offerta dei nerazzurri milanesi di 42 milioni più 3 di bonus è stata rispedita al mittente.

    La Dea continua a chiedere 50 milioni per lasciar partire Lookman e, come confermato da Percassi, vorrebbe cederlo all'estero e non a un'altra formazione italiana. Il braccio di ferro continua.

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