Lookman e Morata big 'tristi' di Atalanta e Como: tra tregua e caccia al goal serve una svolta

Partiamo dal pezzo da novanta dell'attacco orobico, finito nell'occhio del ciclone per un'estate a dir poco movimentata.

L'interesse dell'Inter mai diventato acquisto, la voglia di cambiare aria, la rottura col club, la 'fuga' da Zingonia: Lookman negli ultimi mesi ha vissuto momenti difficili e solo adesso, una volta tornato in città, dopo aver parlato con Juric ed aver appianato le ruggini con la dirigenza, è riuscito a mutare il proprio status da 'fuori rosa' rientrando nel gruppo squadra.

Ne è derivato il debutto nel finale di Torino-Atalanta, seguito però dalla panchina all'Allianz Stadium nel big mach contro la Juve: una montagna russa esattamente in linea con la caldissima stagione del nigeriano, successivamente lanciato titolare in Champions contro il Brugge.

Un paio di acuti, ma condizione ancora - inevitabilmente - rivedibile: Ade coi belgi non ha lasciato il segno ed è stato sostituito, rimediando anche qualche fischio dei tifosi che fino a pochissimo tempo fa lo reputavano un totem.

Conta l'atteggiamento, conta voler essere dentro al progetto, fondamentale è trasmettere dedizione e voglia di sudare la maglia: componenti venute meno ed ora da ritrovare, nell'attesa che il mercato tra gennaio e giugno faccia il suo corso.

Se Lookman ha qualcosa da farsi perdonare, attitudine alla coesione e all'essere professionista con la P maiuscola rappresentano dogmi del Morata calciatore. Alvarito ha scelto di rimettersi in gioco in riva al Lago, salutando in un colpo solo Milan e Galatasaray dove per lui le porte erano ormai serrate: sì al Como del connazionale Fabregas ed innesto super in attacco per i lariani, che però attendono ancora di esultare ai goal dell'ex Real.

Zero reti, la crescita di Douvikas, tanto consueto sacrificio che lo porta a perdere lucidità in fase realizzativa: Cesc e i tifosi aspettano e sperano che Morata si sblocchi presto, magari sabato nel fortino della Dea.

La doccia fredda, per Alvaro, nel frattempo però è giunta dalla Roja: non convocato da De La Fuente per i match di qualificazione ai Mondiali contro Georgia e Bulgaria.

"Si tratta di una decisione tecnica - ha spiegato il ct - Morata è ancora molto importante per noi e lo sarà. La sua assenza è dovuta agli scenari che immagino in vista delle sfide con i prossimi avversari. Parliamo di un giocatore in forma e sono sicuro che farà un’ottima stagione".

Ecco perché, tra un cavillo e l'altro e dinamiche da ribaltare, Atalanta-Como rappresenta una ghiotta chance per entrambi: Lookman e Morata, che sperano inanzitutto di giocare, si candidano a uomini copertina.