Lionel Messi, Ronaldinho e i migliori numeri 10 del Barcellona di tutti i tempi: ora la maglia iconica è sulle spalle di Lamine Yamal

Nel corso degli anni tantissimi fantastici giocatori brasiliani hanno indossato la famosa maglia numero 10, ma Evaristo è stato il primo, quasi 70 anni fa.

Insignito di tale onore nel lontano 1957, il centravanti ha segnato 105 goal in sole 151 presenze in cinque stagioni dopo aver lasciato il suo paese natale, vincendo due volte il titolo spagnolo.

Poi è passato al Real Madrid, dove ha avuto molto meno successo, ma la sua reputazione al Camp Nou rimane intatta.

Indubbiamente il miglior calciatore rumeno di tutti i tempi e uno dei migliori centrocampisti offensivi della sua generazione, Hagi ha indossato la maglia numero 10 del Barcellona dopo aver precedentemente militato nel Real Madrid.

Nonostante i problemi fisici, i due anni di Hagi al Camp Nou sono stati costellati da momenti di pura magia, che gli sono valsi il raro privilegio di essere adorato dai tifosi sia del Barça che del Real a distanza di 30 anni.

Prima di Luis Suarez c'era... Luis Suarez. Uno dei più grandi calciatori spagnoli di tutti i tempi, ha indossato la maglia numero 10 negli anni '50 e nei primi anni '60, indossando brevemente il numero 11 prima che venissero assegnati i numeri fissi ai giocatori.

Nel 1960 vinse il Pallone d'Oro, diventando il primo spagnolo a conquistare il premio, poco prima di lasciare il club per l'Inter, dove avrebbe raggiunto lo status di leggenda.

Uno dei tanti giocatori del Barcellona ad aver vinto il Pallone d'Oro con il numero 10 sulla maglia, l'eroe bulgaro Stoichkov ha vissuto i suoi anni migliori al Camp Nou con quella maglia.

In coppia con il leggendario brasiliano Romario ha formato un formidabile duo d'attacco, aggiudicandosi il Pallone d'Oro nella stagione 1993-94 grazie a una campagna prolifica e vincente.

Una delle tante icone brasiliane ad aver giocato per il Barcellona, Romario ha condiviso il numero 10 con il compagno di reparto Stoichkov nei giorni in cui i numeri di maglia non erano ancora fissi. La sua esperienza nel club è stata breve, intensa ma spesso anche dolce.

Arrivato dal PSV nel 1993, la sua stagione d'esordio fu straordinaria: segnò 32 goal, contribuendo alla conquista del titolo di Liga con il "Dream Team" di Johan Cruyff, tra cui una tripletta nel Clásico contro il Real Madrid.

È un peccato che la sua permanenza al Camp Nou sia stata così breve, poiché nel 1995 tornò in Brasile dopo aver litigato con l'allenatore olandese.

Mentre Ferenc Puskas del Real Madrid è l'eroe ungherese più conosciuto, Kubala è un'icona a pieno titolo per il Barcellona.

L'attaccante ha indossato la maglia numero 10 in quattro stagioni diverse durante un decennio ricco di trofei con il Barcellona, segnando l'incredibile cifra di 193 goal in poco più di 250 presenze con la maglia blaugrana, di cui 19 in 26 partite durante una prolifica stagione d'esordio.

Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, è diventato allenatore del club ed è stato omaggiato con una statua all'esterno del Camp Nou.

Un altro fuoriclasse brasiliano che ha contribuito in modo determinante alla storia del Barcellona, Rivaldo si è guadagnato la maglia numero 10 dopo aver vinto il Pallone d'Oro nel 1999.

Spesso protagonista in un periodo difficile di transizione, ha realizzato l'incredibile cifra di 33 goal in Liga nella stagione 2000-01, tra cui una tripletta contro il Valencia, completata con un incredibile calcio al volo, che ha garantito la qualificazione alla Champions League.

Ha lasciato il club l'anno successivo, ma il suo impatto non sarà mai dimenticato.

Il primo dei due simboli argentini presenti in questa lista, Maradona ha trascorso solo due stagioni con il Barcellona prima del suo fatidico trasferimento al Napoli, ma ha comunque lasciato un segno indelebile al Camp Nou e ha conquistato un campionato.

Nonostante fosse tormentato dagli infortuni, Diego è diventato uno dei beniamini dei tifosi dopo essere arrivato al Boca Juniors per 5 milioni di sterline nel 1982, una cifra record per l'epoca, segnando 38 goal in 58 partite e fornendo 23 assist con la maglia numero 10.

La sua esperienza al Camp Nou si concluse in modo infausto, quando si ritrovò al centro di una rissa contro l'Athletic Club durante la finale della Copa del Rey del 1984.

Nei suoi giorni migliori, Ronaldinho era semplicemente imprendibile; uno dei calciatori più talentuosi di tutti i tempi, la sua tecnica e il suo fisico lo hanno reso un incubo per i difensori durante la sua permanenza al Barcellona tra il 2003 e il 2008, dove ha indossato la maglia numero 10 dopo essere arrivato dal Paris Saint-Germain.

Nel 2005, sulla strada verso la conquista della Liga e del Pallone d'Oro, il brasiliano ha ricevuto una standing ovation dal Santiago Bernabeu dopo una prestazione individuale dominante nel Clásico.

Ronaldinho avrebbe vinto anche la Champions League l'anno successivo ed è stato il volto sorridente della rinascita del Barcellona nei primi anni 2000, prima di passare il testimone al prossimo giocatore di questa lista.

Chi altro? Messi è tra i più grandi calciatori di tutti i tempi, dunque anche il più grande giocatore del Barcellona ad aver mai indossato la maglia numero 10. Dopo aver inizialmente indossato il numero 30 durante gli anni della sua ascesa, prima di passare al numero 19 (come Yamal), Messi ha ricevuto il numero 10 nel 2008.

Il genio argentino ha vinto ben sette Palloni d'Oro, otto titoli della Liga e tre Champions League con quella maglia, segnando 624 goal con quel numero sulla schiena prima della sua uscita burrascosa e indesiderata al PSG nel 2021, nel mezzo della crisi finanziaria dei blaugrana.

Probabilmente il migliore di sempre, i tifosi del Barcellona sarebbero felicissimi se Yamal riuscisse anche solo ad avvicinarsi alle imprese di Messi al Camp Nou.