Lewandowski al Blackburn: affare saltato per colpa di un vulcano

Nel 2010 l'eruzione del vulcano Grimsvotn fece sfumare il trasferimento: "Nessuno poteva volare in Europa. Avevo il volo, ma non potevo partire".

Il calciomercato è da sempre un intreccio di affari clamorosi, di flop conclamati, ma anche di operazioni sfumate proprio sul più bello.

Ce ne sono tantissime, di cui alcune semplicemente clamorose. I più classici degli 'What If' che, verosimilmente, avrebbero potuto riscrivere i percorsi di molti giocatori, cambiando anche la percezione di certe squadre.

Un fulgido esempio riguarda strettamente da vicino Robert Lewandowski. Macchina da goal con le maglie di Borussia Dortmund, Bayern Monaco e ora con quella del Barcellona, proprio poco tempo prima di approdare in Bundesliga, l'attaccante polacco - all'epoca dei fatti in forza Lech Poznan - ha sfiorato il clamoroso passaggio in Premier.

Dove? Al Blackburn Rovers. Sì, avete capito bene. Ma, se possibile, è ancora più clamoroso il motivo per il quale l'affare non andò in porto.

LA SUGGESTIONE BLACKBURN
Lewandowski ha parlato dal ritiro della Nazionale polacca, parlando del clamoroso scenario di mercato che nel 2010 avrebbe potuto portarlo in Premier League al Blackburn Rovers.
“Ho avuto l’opportunità di andare al Blackburn Rovers… ma volevo vedere com’era il Blackburn, il campo di allenamento. Ho incontrato per primo Sam Allardyce. Era in Polonia dopo una partita. Pensavo fosse un bravo ragazzo, un ottimo allenatore. E Allardyce era disposto a ingaggiare un giovane giocatore, pensava che fosse qualcosa di nuovo e potesse essere qualcosa di speciale. Voleva venire in Polonia per vedermi. C’erano molte offerte a cui pensare quando ho lasciato Poznan. Penso che sarebbe stato carino se fossi andato a Blackburn".

AFFARE SALTATO PER COLPA DI UN... VULCANO
Lewandowski ha poi spiegato quale è stato l'assurdo motivo che ha impedito all'affare di concretizzarsi:
"Non potevo andare a causa delle nuvole. Era il vulcano (il vulcano islandese Grimsvotn ha eruttato nel 2010). Passò una settimana e nessuno poteva volare in Europa. Il volo era prenotato, ma non potevamo partire. Quel fatto mi ha cambiato la vita. Se fossi andato a Blackburn forse sarei rimasto lì…".
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