Quando Federico Baschirotto mostra i muscoli, per l'ennesima volta in questa stagione, non sono passati neanche dieci minuti dall'inizio di Lecce-Roma: la partita, comunque, offre già uno dei temi portanti del pomeriggio delle due formazioni giallorosse. Con la squadra di Marco Baroni non si scherza.
Certo, è vero: alla fine non è una rete, ma un'autorete (di Roger Ibanez) quella che porta in vantaggio i salentini al Via del Mare: ma sono compatti, sono solidi. E contro le grandi, è inutile, ci sanno fare. Anche contro una Roma che, alla fine, per quanto creato forse avrebbe meritato più del solo goal del pareggio, siglato da Paulo Dybala su calcio di rigore.
A proposito: è bene sottolineare la prova maiuscola di un Wladimiro Falcone che a Roma ci è nato e cresciuto e che ha deciso, in buona parte, l'1-1 finale contro la formazione di José Mourinho (che ha tenuto gli undici iniziali fino all'83'), costretta a fermarsi dopo la vittoria contro l'Empoli.
La Roma viene agganciata dal Milan a quota 41 punti e attende il risultato della Lazio, impegnata dopo la sfida del Via del Mare all'Olimpico contro l'Atalanta. La corsa a una qualificazione in Champions League è viva e farà emozionare. Nota lieta il ritorno in campo di "Gini" Wijnaldum.
Ennesimo e importante punto per il Lecce di Baroni che passettino dopo passettino costruisce una salvezza che, adesso, assume concretezza: la prestazione avvalora il lavoro svolto. Ed è giusto così.
Dybala non basta: 1-1, Roma frenata dal Lecce
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