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Leao MilanGetty Images

Leao: "Ho detto no all'Inter, poi mi ha chiamato Maldini e non potevo dire no al Milan"

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Rafael Leao, ancora ai box a causa dell'infortunio al polpaccio rimediato lo scorso 17 agosto durante il turno preliminare di Coppa Italia contro il Bari, ha parlato nel corso dell'ultima puntata del podcast Say Less.

Il numero 10 rossonero ha ripercorso tutta la sua carriera svelando anche un clamoroso retroscena di mercato riguardante l'Inter.

Di seguito ecco le dichiarazioni del portoghese.

  • IL NO ALL'INTER

    "Stavo per andare all'Inter, pazzesco. Il direttore sportivo (del Lille, ndr) mi ha detto: Rafa stiamo per venderti all'Inter, io ho detto: no, ho fatto molto bene questa stagione (riferimento alla stagione con il Lille), voglio stare un'altra stagione per migliorare ancora e aumentare la mia fiducia per la prossima sfida. Ma lui mi diceva no, no, devo venderti, è un'ottima opportunità per te, per noi, sono tanti soldi. Ma io ho detto all'Inter no".

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  • L'ARRIVO AL MILAN

    "Passano una, due, tre settimane e torna a parlarmi il direttore sportivo e mi dice: il Milan è interessato a te. Io ho detto: sì, il Milan sì, se verranno con un'offerta accetterò. Dopo due giorni è tornato e mi ha detto: hanno portato l'offerta, qualcuno vuole parlarti, mi ha passato al telefono Paolo Maldini, non chiamata normale ma videochiamata. Maldini mi ha detto: devi venire, siamo pronti a prenderti. Accetto, ho risposto io, non potevo dire di no".

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  • "TRA MILAN E INTER, MILAN 100 VOLTE"

    "Da quando ero bambino, Ronaldinho, Ronaldo, Kakà, Seedorf, quei giocatori che vedevi o ne sentivi parlare, erano la storia. Poi sai, 7 Champions League, solo il Real Madrid ne ha di più. Tra Milan e Inter, Milan cento volte”.

  • L'ARRIVO A MILANO

    “Quando mi ha chiamato Maldini ero in hotel, perché era in ritiro nella pre-season, in Portogallo. Sono andato a Milano con la mia famiglia, sono stato un mese in hotel. Mi sono reso conto di quanto questo club sia grande quando ho giocato la prima partita in casa. È stato incredibile, lo stadio pieno, ho pensato è veramente pazzesco. Anche quando abbiamo vinto lo scudetto. È qualcosa che un giocatore deve provare, per capire quanto è importante giocare per il Milan".

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  • IL PRIMO DERBY

    “Emozionante. Le strade erano tutte bloccate, vedi tutto rosso, blu, i tifosi che addirittura battono le mani sul pullman, è sempre pazzesco, è come se fosse noi o loro. Anche se durante la stagione facciamo delle brutte partite, anche prima del derby, ma quando inizia la settimana del derby devi essere super concentrato, perché è noi o loro, perché per il resto della stagione parleranno di quella partita”.

  • ESSERE PARTE DELLA STORIA DEL CLUB

    “È sempre la stessa gioia, con la responsabilità di fare bene, divertirmi, e sono venuto qui per questo, perché non ha senso venire in questo club tanto per venire e andare, quando vai via la gente si deve ricordare cosa ho fatto. Penso di star facendo bene, sono molto orgoglioso e non vedo l’ora di continuare così e ancora di più”.

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