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Allegri Leao GFXGetty Images

Leao al centro del Milan di Allegri: tra coccole, richiami e l’obiettivo dei 20 gol in Serie A

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Rafael Leao è al centro del nuovo progetto tecnico del Milan, guidato da Massimiliano Allegri, che punta su di lui come uomo chiave della stagione. L’obiettivo, chiaro e ambizioso, è portare il portoghese a quota 20 goal in Serie A, traguardo mai raggiunto finora. 

Allegri ha scelto un approccio opposto rispetto a quello dei suoi predecessori Fonseca e Conceicao: niente panchine punitive, ma fiducia, dialogo e coinvolgimento diretto, sul modello instaurato da Stefano Pioli. 

Il tecnico livornese ha già iniziato a lavorare su Leao sin dai primi allenamenti, dedicandogli attenzione personale e indicazioni tecniche. La speranza del Milan è che questo metodo possa restituire un Leao continuo e decisivo, come nei mesi in cui trascinò la squadra allo scudetto e alla semifinale di Champions. 

L’assenza di Theo Hernandez sul lato sinistro del campo e l’assenza di una vera alternativa nel ruolo fanno capire che tutto passerà da lui.

  • INTESA LEAO-ALLEGRI

    Massimiliano Allegri ha lasciato intendere sin da subito di avere un debole per Rafa Leao, utilizzando parole significative nella conferenza stampa di presentazione: “Leao è straordinario, farà sicuramente una grande stagione. Va verso l’età della maturazione. Di solito gli anni più importanti in carriera sono tra i 26 e i 30”. 

    Il portoghese ha compiuto 26 anni a giugno, età considerata cruciale per l’esplosione di un talento.

    Allegri ha inoltre sottolineato l’importanza dei gesti tecnici nel calcio, affermando che “il calcio è arte” e che “la gente viene allo stadio per vedere i gesti tecnici”, un chiaro messaggio a un giocatore che, seppur non tecnicamente raffinato, ha sempre impressionato per forza atletica e potenza.

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  • EREDITÀ PIOLI E DIFFERENZE CON FONSECA E CONCEICAO

    Il metodo scelto da Allegri ricalca quello di Stefano Pioli, che aveva instaurato con Leao un rapporto di fiducia e complicità

    Pioli, pur richiamandolo per alcuni comportamenti fuori dal campo, gli garantiva spazio e sostegno, convinto che la risposta sarebbe arrivata sul terreno di gioco.

    Così è stato tra gennaio 2022 e maggio 2023, periodo in cui Leao fu determinante per la conquista dello scudetto e per la cavalcata fino alla semifinale di Champions League.

    Un atteggiamento ben diverso rispetto a quello tenuto da Fonseca e Conceicao, che avevano scelto la linea dura, lasciandolo spesso in panchina per punizione o per dare spazio ad altri, senza però ottenere risultati tangibili.

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  • COCCOLE E RICHIAMI MIRATI

    Già dai primi allenamenti a Milanello si è percepita la volontà di Allegri di mettere Leao al centro del progetto. 

    Il tecnico ha avuto diversi momenti di confronto diretto con il giocatore, sia lungo il vialetto che porta al campo sia durante le esercitazioni. Ha insistito spesso con il comando “Apriti, Rafa!”, mostrando un tono affettuoso e scherzoso, ma allo stesso tempo fermo. 

    Il contesto ricorda da vicino il metodo Pioli: coccole e richiami, senza perdere la complicità. Un atteggiamento che potrebbe aiutare Leao a trovare la continuità che finora è sempre mancata.

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  • OBIETTIVO 20 GOAL

    In carriera Leao non ha mai superato i 15 gol in campionato, traguardo raggiunto nella stagione 2022/23. Nell’ultima, si è fermato a 8 reti, un bottino decisamente inferiore alle aspettative. Eppure, secondo Allegri, ci sono tutti i presupposti per fare meglio. 

    Il Milan sogna un Leao da 20 goal, un traguardo ritenuto fino a oggi irraggiungibile, ma non impossibile. 

    Serve però costanza, maturità, e soprattutto un rendimento stabile anche nei periodi senza coppe europee, come quello attuale.

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  • MILAN COSTRUITO ATTORNO A LEAO

    Ulteriore segnale dell’importanza che il Milan attribuisce a Leao è l’assenza di una vera alternativa nel suo ruolo. 

    Al momento non esiste un sostituto naturale sulla fascia sinistra e la dirigenza non sembra avere fretta di trovarne uno. Una scelta che suona come una dichiarazione di fiducia: l’attacco rossonero dipenderà da lui. 

    Inoltre, l’assenza di Theo Hernandez, suo partner fisso sulla corsia mancina, rappresenta un’incognita: senza l’amico e compagno di corse, Leao dovrà trovare nuovi automatismi e nuove soluzioni.

  • VOLTO MILAN

    Nonostante un rendimento altalenante, Leao continua a essere il volto del Milan. Dopo l’addio di Tonali, è la sua la maglia più venduta tra i tifosi rossoneri. 

    Un segnale dell’affetto del pubblico, ma anche della responsabilità che ora porta sulle spalle. Con le nuove treccine ispirate a Gullit e il numero 10 sulle spalle, il portoghese è chiamato a fare il salto definitivo. 

    Allegri, da parte sua, ha già impostato i lavori: la costruzione del nuovo Milan passa dal talento di Rafa.

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