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Neymar nightmare GFX 16:9Getty/GOAL

Le minacce dei tifosi, una sconfitta per 6-0: come il ritorno da sogno di Neymar al Santos si è trasformato in un incubo

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I primi cinque mesi di Neymar al Santos, il club della sua città natale, non sono stati all'altezza della sfarzosa seconda presentazione che aveva segnato la sua decisione di rimanere con la squadra per il resto dell'anno.

L'ex fuoriclasse del Barcellona e del Paris Saint-Germain ha collezionato solo 15 presenze in tutte le competizioni con la maglia della squadra del cuore, alle prese con i problemi fisici che già avevano completamente rovinato la sua esperienza all'Al-Hilal, e un modesto bottino di tre goal e tre assist non è stato sufficiente a giustificare il suo ingaggio base di 163.000 euro al mese, per non parlare del 90% dei diritti su ogni prodotto o azione di marketing che lo riguardava, a cui il brasiliano aveva diritto.

L'enorme aumento delle entrate commerciali e dei numeri sui social generato dal ritorno di Neymar, tuttavia, ha superato il suo mediocre contributo in campo e il 24 giugno il Santos ha prolungato il suo contratto fino alla fine del 2025. L'accordo prevede un'opzione per il 33enne di rimanere in rosa fino ai Mondiali del 2026, a cui spera ancora di partecipare con la nazionale brasiliana.

"Ho preso una decisione e ho ascoltato il mio cuore - ha dichiarato Neymar dopo aver firmato il nuovo contratto - Il Santos non è solo la mia squadra, è la mia casa, le mie radici, la mia storia e la mia vita. Qui posso essere me stesso, veramente felice. Ed è qui che voglio realizzare i sogni che ancora mancano nella mia carriera. Niente mi fermerà".

Da allora, Neymar ha giocato 90 minuti consecutivi in sette partite, la sua migliore serie in tre anni, ma la felicità è stata poca. Il Santos è stato trascinato in una lotta per non retrocedere nonostante i progressi fisici del proprio astro e, con i tifosi che ora si sono rivoltati contro la squadra, il suo sogno di tornare a casa è diventato un incubo che non sembra destinato a finire presto.

  • Santos v Flamengo - Brasileirao 2025Getty Images Sport

    UN PASSO AVANTI, DUE PASSI INDIETRO

    Non è stato tutto negativo per Neymar. Infatti, la sua prima partita con il Santos dopo la pausa imposta dal Mondiale per club non sarebbe potuta andare meglio, dato che proprio ha segnato un gran goal nella gara vinta per 1-0 contro il Flamengo.

    Quella partita avrebbe dovuto rappresentare un trampolino di lancio verso traguardi più ambiziosi, ma l'euforia che ha pervaso la Vila Belmiro è durata solo due giorni, visto il Santos è tornato con i piedi per terra perdendo per 3-0 in casa del Mirassol.

    "È mancato tutto, ecco perché il risultato è stato di 3-0 - ha detto Neymar dopo quella gara - Non abbiamo giocato nemmeno la metà della partita che abbiamo giocato contro il Flamengo in termini di marcature. Nella partita contro il Flamengo, loro sono stati superiori nel possesso palla, e oggi il Mirassol ha fatto lo stesso; sono stati superiori in ogni aspetto".

    La valutazione di Neymar era accurata, solo che l'ex PSG non ha parlato della propria prestazione deludente. Il capitano del Santos non ha tirato in porta né ha tentato un solo dribbling, perdendo 17 volte il possesso palla. Il che non è accettabile per un giocatore della sua esperienza e del suo calibro.

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  • Neymar fan argument Santos 2025Getty/TNT Sports Brazil

    "MERCENARIO"

    Il Santos ha poi ospitato l'Internacional, squadra di metà classifica, alla Vila Belmiro, consapevole che una sconfitta lo avrebbe lasciato nella zona retrocessione. Tuttavia, questo non ha dato una scossa alla squadra di Cleber Xavier, che è passata in svantaggio dopo soli nove minuti per effetto di una rete di Carbonero.

    Neymar ha guidato la rimonta del Santos con cinque tiri e 88 tocchi, ma l'Internacional ha raddoppiato il vantaggio con un rigore di Santos Borre al 75'. I padroni di casa hanno finito per perdere 2-1, con il goal di Borreal nei minuti di recupero che si è rivelato solo una magra consolazione, e il dito del colpevole è stato puntato contro Neymar.

    Sotto una raffica di pesanti insulti mentre tornava negli spogliatoi, Neymar si è fermato per dire a un tifoso di "stare zitto" e i due sono finiti in una discussione accesa prima che il portiere del Santos, l'ex interista Brazao, allontanasse il compagno di squadra. Il tifoso in questione ha poi chiesto scusa a Neymar sui social e ha ammesso di aver usato "un linguaggio volgare", ma l'attaccante brasiliano non era dell'umore giusto per perdonare e dimenticare.

    "Nel calore del momento, è difficile controllare le proprie emozioni quando si viene offesi ingiustamente e non litigherei mai con un tifoso che mi contesta in campo - ha scritto Neymar in un post Instagram molto sentito - Lui ha il diritto di dire se ho giocato male o meno, e ha il diritto di fischiarmi. Quello che non può fare è offendermi nel modo in cui mi ha offeso. Dire che sono un mercenario con mio padre, parlare della mia famiglia e dei miei amici. Il Santos è una delle mie più grandi passioni e finché avrò la forza, darò il massimo per questo club. Correrò, griderò e lotterò per portare il Santos dove merita di essere".

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  • Santos v Juventude - Brasileirao 2025Getty Images Sport

    MIGLIORAMENTI

    Neymar ha mantenuto la parola data nelle due partite successive del Santos, fornendo l'ispirazione creativa che ha permesso al Peixe, nonostante fosse sotto di due goal e con un uomo in meno, di strappare un pareggio per 2-2 in trasferta contro lo Sport, prima di disputare una partita da fuoriclasse nella successiva sfida contro il Juventude.

    Il calciatore della nazionale brasiliana ha segnato una doppietta, consentendo al Santos di conquistare una vittoria fondamentale per 3-1 alla Vila Belmiro. Neymar ha realizzato dei goal splendidi, ma soprattutto ha gestito la partita come ai tempi d'oro con il Barcellona e il PSG, mettendo in difficoltà gli avversari con giocate di classe e passaggi magistrali.

    Carlo Ancelotti ha mandato tre membri del proprio staff tecnico brasiliano a vedere la partita, e senza dubbio questi saranno stati felici di vedere Neymar tornare vicino al suo meglio. L'ultima delle sue 128 presenze in nazionale risale all'ottobre 2023, ma c'è una reale possibilità che il giocatore del Santos venga richiamato per le prossime partite di qualificazione ai Mondiali della Seleçao, a settembre.

    "Tutti conoscono il mio stile di gioco. Sono a disposizione, a prescindere da tutto. Sono un atleta, mi sento ancora bene, quindi dipende tutto da lui Ancelotti - ha detto Neymar ai giornalisti dopo il fischio finale - Sono felice di aver giocato una buona partita e di aver vinto di nuovo, che è la cosa più importante. E penso che la nostra squadra debba continuare a migliorare da qui in avanti".

  • Neymar-Coutinho-Santos-Vasco-da-GamaGetty/GOAL

    L'UMILIAZIONE CONTRO IL VASCO

    Il Santos ha continuato la propria mini-rinascita battendo per 2-1 il Cruzeiro, in corsa per il titolo, nel suo stadio, con Neymar ancora una volta protagonista: questi è diventato virale per una finta sublime che ha lasciato a terra il proprio marcatore. Per un breve momento tutto sembrava tornare roseo, con il Peixe che saliva al 14° posto, cinque punti sopra la zona retrocessione, con una partita favorevole in casa contro il Vasco da Gama, 17° in classifica.

    Il Vasco non vinceva da cinque partite e il livello di fiducia del Santos era alle stelle, come non mai dalla promozione nella massima serie della scorsa stagione. Ma questa dinamica ha portato il virus più letale nello spogliatoio di Xavier: l'autocompiacimento.

    Il Santos è stato sconfitto per 6-0, subendo la peggiore sconfitta contro il Vasco in 98 anni e una delle più pesanti della propria storia nella Serie A brasiliana. È stata anche la sconfitta più pesante della carriera di Neymar, che è stato completamente eclissato dall'ex compagno di nazionale Philippe Coutinho, autore di una doppietta straordinaria e autore di un vero e proprio monologo che ha messo in difficoltà la difesa del Santos dal primo all'ultimo minuto.

    Neymar è scoppiato in un pianto a dirotto dopo che l'arbitro ha fischiato la fine della partita, mettendo fine alle sofferenze del Santos. Il primo a consolarlo è stato l'ex allenatore del Brasile Fernando Diniz, ora alla guida del Vasco, ed è stato davvero commovente vedere i due abbracciarsi a lungo, soprattutto per quanto Neymar sia caduto in basso dal loro primo incontro nel 2023.

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  • Neymar and Santos confronted by fansGetty/GOAL/X

    "MINACCIATO CON VIOLENZA"

    I tifosi del Santos hanno manifestato la loro rabbia voltando le spalle alla squadra mentre questa lasciava il campo, e Neymar ha ammesso ai media: "Mi vergogno. Sono totalmente deluso dalla nostra prestazione. I tifosi hanno tutto il diritto di protestare. Se vogliono insultarci, ne hanno tutto il diritto".

    Insistendo sulla sua reazione emotiva alla sconfitta, che ha portato all'esonero di Xavier, Neymar ha aggiunto: "È una sensazione di estrema vergogna. Non ho mai provato nulla di simile in vita mia. Purtroppo è successo. Le lacrime erano di rabbia, per tutto. Purtroppo non posso aiutare in nessun modo. Comunque sia, è stata una merda totale, questa è la realtà".

    Neymar e il resto della squadra non hanno avuto tempo per riflettere dopo essere tornati al campo di allenamento del club all'inizio della settimana, dove un folto gruppo di tifosi li aspettava per affrontarli. I giocatori sono rimasti in piedi ad ascoltare le loro proteste, con Neymar in prima fila, e l'ex beniamino delle giovanili è stato "minacciato con violenza" quando la tensione ha rischiato di degenerare, secondo quanto riportato da ESPN.

    "Stiamo cercando di cambiare le cose", ha detto Neymar nel tentativo di placare la folla, ma finché la squadra rischierà di tornare immediatamente in Serie B, ci saranno sicuramente altri scontri violenti. A soli due punti dalla zona retrocessione, e nonostante l'arrivo dell'argentino Vojvoda (ex Fortaleza) in panchina, il Santos si trova improvvisamente in una crisi totale.

  • Neymar(C)Getty Images

    "LA SUA REALTÀ DI ATLETA È CAMBIATA"

    Il Santos è ora sotto pressione per ottenere un risultato positivo domenica, in casa del Bahia quarto in classifica, ma dovrà farlo senza Neymar. Il calciatore dovrà scontare una giornata di squalifica dopo aver ricevuto il terzo cartellino giallo stagionale contro il Vasco, per aver protestato con veemenza contro la decisione dell'arbitro di fischiare un fallo contro la sua squadra nel finale del primo tempo.

    Non è la prima volta che Neymar delude il Santos quest'anno, e probabilmente non sarà l'ultima. Eppure c'è ancora speranza che la sua seconda esperienza alla Vila Belmiro si concluda con un trionfo. Dopo questo fine settimana, il Santos ha ancora 18 partite per ribaltare la situazione. Non serve fare miracoli: garantire un'altra stagione in Serie A sarebbe già un motivo sufficiente per festeggiare e, se Neymar riuscirà a giocare un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell'obiettivo, quasi sicuramente verrà confermato per altri sei mesi.

    Conquistare un posto nella rosa della nazionale brasiliana per i Mondiali sarebbe quindi un obiettivo realistico per Neymar, ma non è ancora detto che questi possa tornare a fare la differenza ai massimi livelli.

    "Non è ancora nella sua migliore forma fisica. Non so se riuscirebbe a reggere una partita internazionale di alto livello, per esempio. A volte può eccellere, ma non lo fa in ogni partita - ha detto questa settimana Bruno Lima, giornalista del Santos per il quotidiano brasiliano Trivela - Quando cerca di liberarsi, quando cerca di giocare uno contro uno, non ci riesce. Forse questo è anche un problema per Neymar stesso, che deve accettare che la sua realtà di atleta è cambiata".

    D'altro canto, se Neymar non riuscirà ad adattare il proprio gioco e a dare un contributo costante invece che sporadico al Santos, non solo le sue prospettive con il Brasile saranno compromesse, ma la sua carriera potrebbe anche finire in modo triste. Per ora, rimane lui il più grande enigma del calcio.

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