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Lamine Yamal NXGN most talented teenager GFXGOAL

Lamine Yamal: il più grande giovane calciatore che il mondo abbia mai visto

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Lamine Yamal ha sempre ammirato Lionel Messi. La leggenda del Barcellona era, e rimane, il suo unico e solo idolo. "Non ne ho mai avuto un altro", ha ammesso Yamal a Tuttosport. "Una volta ho fatto una foto con lui. Ero sconosciuto".

Non era solo sconosciuto, però; era ancora solo un bambino, aveva addirittura poche settimane quando lui e sua madre parteciparono a un servizio fotografico del 2007 organizzato da SPORT per un calendario di beneficenza. Ma quell'immagine di un Messi ventenne che fa il bagno a un Yamal neonato ha già assunto uno status iconico. Il simbolismo è quasi troppo perfetto: è come se Messi stesse consacrando il suo erede, battezzando il prossimo messia del Barça.

Per quanto lusinghiero possa essere il paragone con il GOAT, l'umile Yamal è riluttante ad accettarlo. Il diciassettenne dice che "raggiungere il livello di Messi è impossibile", ma spera comunque di "essere come lui forse un giorno".

In realtà lo è già. Gioca nella stessa posizione e per la stessa squadra con cui Messi si è fatto un nome immortale e attualmente sta entusiasmando i tifosi di tutto il mondo con le sue abilità di dribbling devastanti e la sua meravigliosa collezione di cross.

Si può dire che ci sia solo una differenza significativa: Yamal è ancora più bravo di quanto fosse Messi alla stessa età. In effetti, il vincitore NXGN 2025 potrebbe essere l'adolescente più talentuoso che questo sport abbia mai visto...

  • LA LEZIONE A RABIOT

    Yamal aveva solo 16 anni quando è stato convocato nella squadra spagnola per gli Europei 2024. Ha dovuto persino portare i compiti con sé in Germania, eppure è stato proprio lui a finire per dare lezioni a stelle affermate su uno dei palcoscenici più importanti del calcio.

    Nella fase di preparazione alla semifinale tra Francia e Spagna, il centrocampista Adrien Rabiot commise il terribile errore di sottovalutare Yamal. "Se Lamine Yamal vuole giocare la finale degli Europei con la Spagna, dovrà fare molto di più contro di noi di quanto abbia fatto finora", avvertì il centrocampista dei Bleus in una conferenza stampa prepartita. "Lo metteremo sotto pressione in modo che non si senta a suo agio".

    Rabiot non ha però messo pressione a Yamal. Al contrario, non è riuscito nemmeno ad avvicinarsi al giovane talento, mandato da una parte e poi dall'altra, mentre Yamal spostava rapidamente la palla sul piede sinistro prima infilare la porta della Francia annullando la rete iniziale di Randal Kolo Muani on la Spagna che avrebbe poi trionfato e vinto per 2-1.

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  • Spain v England: Final - UEFA EURO 2024Getty Images Sport

    SUPERARE PELÈ ED EGUAGLIARE MESSI

    Dopo il triplice fischio a Monaco, Yamal urlò alla telecamera: "Parla ora!". Rabiot non lo fece, e probabilmente fece bene. Non c'era bisogno di mettersi ulteriormente in imbarazzo. Aveva appena ricevuto una lezione da un ragazzino che non avrebbe compiuto 17 anni fino alla vigilia della finale.

    Il giorno seguente, Yamal ha fatto la storia, battendo il record di Pelé come il giocatore più giovane ad aver mai partecipato a una finale di Coppa del Mondo o di Campionato Europeo.

    Ha anche segnato un goal a Berlino, servendo Nico Williams per il primo goal della Spagna nella vittoria per 2-1 sull'Inghilterra, il che significa che ha concluso gli Europei con quattro assist, il doppio di qualsiasi altro giocatore in un torneo che ha visto protagonisti calciatori di livello mondiale come Kevin De Bruyne e Bruno Fernandes, il che è francamente strepitoso per un ragazzino così giovane.

    Ciò che è stato forse ancora più impressionante, però, è che ha concluso la competizione con 15 o più occasioni create (19 in totale), tiri in porta (18) e dribbling tentati (33). L'unico altro giocatore che ha fatto altrettanto in uno degli ultimi due Europei o Mondiali? Messi, ovviamente.

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  • "QUALCOSA DI MOLTO, MOLTO SPECIALE"

    Molti giocatori negli ultimi dieci anni sono stati acclamati come "Il nuovo Messi" e ognuno di loro ha trovato l'etichetta troppo pesante da sopportare. Alcuni erano semplicemente sopravvalutati, altri non riuscivano a far fronte al peso delle aspettative, mentre Ansu Fati, ad esempio, ha avuto la sfortuna di essere rovinato dagli infortuni che hanno bloccato una carriera promettente.

    In questo contesto, c'è sempre stata una certa riluttanza a mettere troppa pressione sulle esili spalle di Yamal. Come ha detto l'ex attaccante del Barcellona Gary Lineker al Guardian durante gli Europei della scorsa estate, "Messi viene da un altro pianeta e non credo che si voglia fare questo [paragone] con lui, ma non c'è dubbio che se Lamine mantiene i piedi per terra e non si fa male seriamente, sarà davvero molto speciale.

    "Lo è già, ovviamente: se giudichi i giocatori [agli Europei] e l'età non c'entra, sarebbe tra i primi tre o quattro. E ha 16 anni! È ancora un bambino! Non ho mai visto niente del genere.

    "Ricordo l'esordio di Wayne Rooney. Si capiva che era speciale, ma nemmeno lui aveva fatto così bene. Pelé ha segnato due goal in una finale di Coppa del Mondo, ma aveva 17 anni, quasi 18. Anche Messi non è emerso a livello internazionale fino alla fine dell'adolescenza.

    "Quello che stiamo vedendo qui è qualcosa di molto, molto speciale. Quanto speciale, dovremo aspettare e vedere. Per fare quello che sta facendo, non riesco proprio a capacitarmene. Alcuni ragazzi sono all'altezza delle aspettative, molti no. Ma con questo tipo di talento, sarei sorpreso se non arrivasse al massimo della grandezza".

    Di certo non abbiamo visto nulla dopo gli Europei che possa mettere in discussione questa affermazione. Anzi le prestazioni di Yamal durante la stagione 2024-25 hanno reso i paragoni con Messi assolutamente inevitabili.

  • "BISOGNA PRENDERSI CURA DI LUI"

    Ovviamente c'è il rischio che Yamal non riesca a sfruttare il suo potenziale stratosferico. La fama e la fortuna possono cambiare i giocatori, non importa quanto siano ben supportati da un club, allenatori, famiglia e amici.

    "È essenziale prendersi cura di lui perché è ancora un ragazzo, ha parlato molto sulla stampa e sa di essere importante", ha sottolineato la leggenda del Barcellona Rivaldo in un'intervista a MARCA. "Deve essere molto intelligente perché il calcio ti cambia molto. Deve avere persone al suo fianco che gli parlino e lo aiutino nella sua carriera in modo che possa essere il migliore del mondo".

    Inoltre, quando gli obiettivi sono così ambiziosi e gli obiettivi fissati così alti, i momenti di crisi possono essere devastanti, soprattutto in un'epoca moderna caratterizzata da reazioni istintive e attacchi sui social media. È già abbondantemente chiaro che Yamal sarà ora giudicato secondo i più rigorosi standard, con Francesco Totti che all'inizio di questa stagione ha sostenuto che non segni abbastanza.

    "È molto forte, volva agli Europei... E sembrava che stesse volando in questa stagione, ma poi è calato un po'", ha detto il vincitore della Coppa del Mondo al podcast Viva la Futbol . "È molto bravo, ma segna ancora pochissimi goal".

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  • "DEFINIRE UN'ERA"

    Si può capire il punto di vista di Totti. Il tiro deviato di Yamal nella vittoria per 4-2 di domenica contro i rivali dell'Atletico Madrid, in Spagna, è stato il suo primo goal in Liga da ottobre. Ma non è che non avesse segnato in altre competizioni (compresa la Champions League) durante il suo digiuno in Primera Division, o che non avesse fatto la differenza ogni settimana con le sue corse.

    In questa stagione Yamal è diventato così importante per il Barça senza di lui sembra diventare un'altra squadra, come è stato sottolineato durante i suoi brevi periodi in panchina, a novembre e dicembre.

    È necessario anche guardare un po' in prospettiva. Yamal ha preso parte a 29 goal in tutte le competizioni: sarebbe un dato fantastico a questo punto della stagione per un giocatore di provata esperienza, figuriamoci per un ragazzo che sta ancora imparando il mestiere.

    La cosa davvero sbalorditiva è che Yamal gioca con una maturità che è veramente rara in un adolescente. Sembra completamente indifferente alla pressione, il che può essere in parte attribuito alla sua giovinezza, ma sente e legge il gioco come pochi altri prima di lui.

    Non sembra mai avere fretta e, come ha notato l'ex allenatore del Barça Xavi, Yamal non dribbla per il gusto di farlo. Proprio come Messi, valuta ogni opzione e sceglie quella giusta.

    "Le decisioni di Lamine sono quasi sempre corrette, il che è sorprendente per uno così giovane", ha riconosciuto Xavi, che di intelligenza calcistica se ne intende. "Spero che rimanga al Barça per molti anni perché penso che sia un giocatore che può definire un'era".

    È certamente possibile. O forse anche probabile a questo punto. Perché è innegabilmente avanti rispetto a tanti dei grandi prodigi del calcio in questo particolare momento.

  • PRESENTE E FUTURO

    Cristiano Ronaldo stava già dimostrando il suo potenziale da superstar allo Sporting CP a 17 anni, mentre Kylian Mbappé stava già brillando con il Monaco in Champions League. Yamal, però, è su un altro livello, con Pelé probabilmente unico altro giovane talento nella storia del calcio che gli si avvicina davvero.

    Dopo aver brillato in un Campionato Europeo, il prodotto della Masia ha già collezionato più di 100 presenze a livello senior ed è ora uno dei giocatori chiave di una squadra come il Barcellona che è perfettamente in grado di vincere sia la Liga che la Champions League prima ancora che compia 18 anni.

    Proprio la scorsa settimana, nella vittoria agli ottavi di finale contro il Benfica, Yamal è diventato il giocatore più giovane nella storia della Champions League a segnare e fornire un assist in una partita. Giusto per contestualizzare, Messi non aveva nemmeno iniziato a segnare in Liga alla stessa età.

    Nessuno vuole lasciarsi trasportare, ovviamente, e l'icona italiana degli allenatori Fabio Capello ha sostenuto che Yamal non è dotato dello stesso "genio" di Messi. Ma ha la benedizione dell'argentino.

    Poco più di 17 anni dopo il bagno che è servito da battesimo, Messi ha ammesso che Yamal è il giovane che più gli ricorda se stesso. "Dipende da lui ora e da molte cose [al di fuori del campo] perché il calcio è così al giorno d'oggi", ha detto l'otto volte vincitore del Pallone d'Oro a Goke Oyewo, "ma Yamal è il presente. E sicuramente ha anche un grande futuro".

    Sarebbe chiedere troppo aspettarsi che Yamal raggiunga il livello di Messi, ma chiaramente non è impossibile, perché mai prima d'ora un ragazzo così giovane ha ottenuto o promesso così tanto.

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