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Chiesa fall Juventus revolution GFXGOAL

La triste caduta di Federico Chiesa: da eroe dell'Italia a vittima della rivoluzione di Thiago Motta alla Juventus

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Federico Chiesa aveva solo 22 anni quando ha trascinato l'Italia alla vittoria a Euro 2020. Arrivava da un'ottima stagione d'esordio con la Juventus, tanto che Alessio Tacchinardi era tra coloro che lo avevano pronosticato come candidato al Pallone d'Oro "tra tre o quattro anni".

Da allora, però, la carriera di Chiesa ha preso una direzione molto diversa. L'atteso leader dell'era post Cristiano Ronaldo alla Juventus, oggi, è considerato tutt'altro: un esubero, in ossequio alla rivoluzione di Thiago Motta.

A meno di due settimane dall'inizio della nuova Serie A, uno degli eroi di Wembley è alla ricerca di un nuovo club e, cosa ancora peggiore, nessuna delle squadre di vertice sembra volerlo acquistare. Una svolta scioccante e triste per Chiesa, che solo pochi anni fa era corteggiato da quasi tutta l'élite europea.

  • FEDERICO CHIESA ITALY 06072021Getty Images

    "IMPOSSIBILE DA FERMARE"

    Per Chiesa, ai tempi, si parlava ad esempio di Bayern, il cui allenatore era un estimatore come Julian Nagelsmann. "Lo conosco da molto tempo - diceva quest'ultimo alla Bild - e lo trovo eccezionale perché spesso si lancia in un uno contro uno, e poi calcia sempre molto velocemente".

    Si è parlato di un'offerta dei bavaresi di 100 milioni di euro: per la Juventus, però, Chiesa era incedibile. Era lui il pilastro del nuovo progetto bianconero, il dribblatore che ammirava l'etica del lavoro di Ronaldo e aveva sviluppato un'abilità simile nelle partite più importanti.

    "Con Donnarumma è stato la sorpresa dell’Europeo - ha detto l'ex compagno di squadra Gigi Buffon alla Gazzetta dello Sport nel luglio del 2021 - Quando è arrivato alla Juve non pensavo che fosse così forte. Sono sincero. All’Europeo è stato imbarazzante: in finale con l’Inghilerra, ragazzi, quando partiva, non lo tenevano. Dopo un anno di Juve Fede non mi ha sorpreso, ma non era scontato che si confermasse in un contesto del genere. Quando ti vengono certe cose a un livello così alto, vuol dire che sei davvero speciale".

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  • Federico Chiesa Juventus Turin injury 2022Getty

    UN DESTINO CRUDELE

    La crescita di Chiesa, però, è stata crudelmente frenata dalla sfortuna. Sotto forma dell'infortunio che lo ha colpito a Roma nel gennaio del 2022, ma anche di un rapporto complicato con Massimiliano Allegri.

    Chiesa ha segnato 14 volte durante la sua prima stagione alla Juve. Da quel momento in poi, il totale è stato appena di 18. Un drastico calo di produttività che può essere in parte attribuito alla rottura del crociato rimediata all'Olimpico, che lo ha escluso per 10 mesi, ma anche alle tattiche non esattamente favorevoli per lui da parte del tecnico toscano.

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  • Federico Chiesa Juventus 2024Getty Images

    "SEMPRE IL PRIMO A USCIRE!"

    La Juve non ha certo brillato per qualità di gioco durante il secondo mandato di Allegri a Torino. E il risultato è che certi giocatori di talento sono sembrati abbastanza sprecati in un sistema inadatto alle loro capacità. Un esempio? Dusan Vlahovic.

    Chiesa è tra coloro che hanno risentito maggiormente delle concezioni calcistiche di Allegri. Anche e soprattutto dal punto di vista del ruolo: esterno naturale, è stato piazzato a fare la seconda punta alle spalle del serbo, ruolo che non è nelle sue corde.

    La conseguenza? Spesso Chiesa è stato tolto dal campo in anticipo, di solito intorno al minuto 60, in un clima di evidente disappunto. Tanto che nel corso del derby di ritorno della scorsa stagione contro il Torino è stato beccato a lamentarsi in panchina: "Sono sempre il primo a essere sostituito!".

  • Thiago-Motta(C)Getty Images

    NUOVO ALLENATORE, VECCHI PROBLEMI

    In questo contesto, l'esonero di Allegri avrebbe dovuto rappresentare una buona notizia per Chiesa. In particolare perché il suo sostituto, Thiago Motta, è un allenatore che fa molto affidamento sugli esterni nel suo 4-2-3-1 o 4-1-4-1. Ma le cose non sono andate così: anzi, il 26enne ex viola si sta definitivamente dirigendo verso l'uscita. E deve biasimare pure se stesso per questo.

    La Juve avrebbe voluto estendere il suo contratto, ma praticamente alle stesse condizioni del precedente accordo. L'agente di Chiesa ha negato le voci di una richiesta di significativo aumento di ingaggio, ma è chiaro che le due parti hanno avuto opinioni molto contrastanti in questo senso.

    Il risultato è che Chiesa è destinato a diventare la prima vittima importante della rivoluzione che Motta e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli stanno operando alla Juve. Non sarà l'ultima, però.

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  • Weston McKennie USMNT 2024Getty

    IL CASO MCKENNIE

    Anche Weston McKennie è ritenuto un esubero. Anche se in realtà è stato uno dei migliori giocatori della Juve nella scorsa stagione, collocandosi al primo posto per numero di assist vincenti (10). Neppure lui, come Chiesa e come Szczesny e come tanti altri, fa però parte del nuovo "progetto" a Torino.

    "Devono trovarsi un nuovo club il prima possibile - ha detto il nuovo allenatore bianconero sabato, dopo averli lasciati fuori dai convocati per l'amichevole contro il Brest - La decisione è stata presa".

    La domanda ora, ovviamente, è dove finiranno. E nel caso di Chiesa le voci e i rumours si stanno sprecando da tempo.

  • Federico ChiesaGetty Images

    UN RISCHIO DA CORRERE?

    Dalla Roma all'Inter, dal Napoli alla Premier League: le possibili destinazioni non mancano. La Juventus, nel frattempo, vuole evitare di perdere Chiesa a parametro zero tra un anno. E quindi sembra disposta a lasciarlo andare per soli 20 milioni di euro prima della fine di agosto.

    A quel prezzo l'ex viola sembra un potenziale acquisto a buon mercato, una scommessa calcolata che potrebbe dare i propri frutti. Dopotutto, Chiesa ha comunque segnato 10 goal nella scorsa stagione, il suo miglior bottino dal 2020/2021, creando allo stesso tempo più occasioni (61) e riuscendo nel maggior numero di dribbling (39) di qualsiasi altro giocatore della Juve.

    Nel ruolo giusto, e sotto il tipo giusto di allenatore, Chiesa potrebbe ancora riservare qualcosa di buono. Non alla Juve, nonostante su Instagram faccia intendere il contrario: altrove. La chiave, però, sarà convincere un club che valga davvero la pena correre un simile rischio. Non sarà semplice.

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