La Top 11 della Serie A 2023/24 scelta da GOAL: tanta Inter, Bremer, Koopmeiners e Zirkzee

Il portiere del Monza è stato assoluto protagonista in questa stagione, confermando quanto di buono aveva già fatto vedere l'anno scorso e crescendo ulteriormente.

Premiato come MVP anche dalla Lega Serie A, Di Gregorio è ora pronto a fare il definitivo salto trasferendosi alla Juventus.

Spalletti non lo ha chiamato per Euro 2024, ma il futuro sembra tutto dalla sua parte.

Nella stagione altalenante della Juventus il difensore brasiliano ha rappresentato una delle poche certezze.

36 presenze su 38 partite, tre goal realizzati e soprattutto tantissimi interventi decisivi nel cuore dell'area bianconera. Una colonna.

Una delle colonne dell'Inter campione d'Italia è sicuramente Alessandro Bastoni.

Più di un semplice difensore per Simone Inzaghi, che ne ha sfruttato appieno il mancino educatissimo.

28 presenze, un solo goal realizzato ma addirittura 4 assist per i compagni.

Un terzino aggiunto più che un semplice braccetto della difesa a tre.

Nella Top 11 stagionale non poteva assolutamente mancare Riccardo Calafiori.

Reinventato difensore centrale da Thiago Motta, l'ex giocatore della Roma si è trasformato in un tuttocampista capace di fare partire l'azione palla al piede e proiettarsi nell'area avversaria.

Uno dei segreti del Bologna da Champions è sicuramente lui.

Quella che si è appena conclusa è stata la stagione del riscatto per l'esterno granata.

Arrivato dall'Inter, dove aveva trovato poco spazio, è diventato un punto fermo del Torino assicurando continua spinta sull'out destro.

Tanto che per lui è arrivata anche la convocazione di Spalletti nei 30 per Euro 2024.

La stagione della definitiva consacrazione quella vissuta dal centrocampista olandese.

Nell'Atalanta che torna in Champions League c'è la firma di Koopmeiners, semplicemente uno dei migliori nel suo ruolo a livello europeo.

Le sirene di mercato questa estate suoneranno forte, intanto se lo gode la Dea: 33 presenze, 12 goal e 5 assist in Serie A.

Da regista adattato a miglior regista del campionato, basta questo per spiegare cosa è diventato Calhanoglu nel ruolo.

Il turco si è preso la soddisfazione di vincere il primo Scudetto della sua carriera e lo ha fatto da assoluto protagonista.

I numeri poi sono impressionanti: 32 presenze, 13 goal (molti su rigore, specialità in cui è semplicemente infallibile) e tre assist.

Un altro pezzo dell'Inter neo-campione d'Italia che si prende di diritto un posto nella Top 11 stagionale.

Dimarco era tornato in nerazzurro come alternativa a Gosens, ma in due anni ha scalato le gerarchie diventando assolutamente imprescindibile per il gioco di Simone Inzaghi.

Tanto che il tecnico, a volte, lo ha addirittura schierato anche come braccetto della difesa a tre con ottimi risultati.

30 presenze, 5 goal e 6 assist per lui nella Serie A 2023/24.

L'islandese del Genoa è stata una delle grandi rivelazioni del campionato appena concluso.

Fantasia al potere, ma anche tanta concretezza sotto porta che hanno subito fatto schizzare l'interesse delle big nei suoi confronti.

Quest'anno, intanto, se l'è goduto Gilardino che è stato capace di farlo rendere al meglio.

Gudmundsson ha chiuso il campionato con 14 goal e 4 assist in 35 presenze.

Capitano dell'Inter campione d'Italia, capocannoniere del campionato e trascinatore.

Lautaro Martinez non è solo l'attaccante della Top 11 ma anche l'MVP assoluto del campionato appena concluso.

L'argentino ha chiuso con 24 goal e 6 assist in 33 partite giocate. Numeri che ne certificano lo status ormai acquisito di bomber a livello europeo.

In attesa del rinnovo, i tifosi dell'Inter si coccolano il loro Toro.

A completare l'attacco della Top 11 della Serie A 2023/24 non poteva che esserci il giocatore del Bologna.

Già oggetto del desiderio di moltissime squadre sul mercato, Zirkzee ha vissuto la stagione della consacrazione.

11 goal e 5 assist in 34 presenze, il tutto a soli 23 anni e facendo vedere giocate che a qualcuno hanno ricordato un certo Ibrahimovic.

Il futuro è tutto dalla sua parte, ma anche il presente promette benissimo.