E pensare che, acquisti a parte, tra gli spunti più interessanti del ritiro suddiviso tra Dimaro e Castel di Sangro è emerso proprio il ruolo in cui Conte sta utilizzando il numero 81.
Nell'amichevole inaugurale contro l'Arezzo Raspadori è entrato agendo prima da sottopunta a ridosso di Lukaku e a metà ripresa - con l'ingresso di Vergara - ha arretrato il proprio raggio d'azione di diversi metri, occupando la mattonella di mezzala sinistra.
Mezzala, esattamente l'abito tattico che Luciano Spalletti durante il ritiro invernale svolto in Turchia durante l'anno dello Scudetto gli aveva iniziato ricamare per aumentarne minutaggio ed efficacia nello scacchiere azzurro.
Nel 4-3-3 per Jack lo spazio si riduce e a risentirne è anche il rendimento, a singhiozzo poiché figlio di un impiego a fasi alterne: ecco spiegato il cambio di posizione studiato dall'allenatore di Certaldo a fine 2022 e sposato da Conte, il quale quest'estate sta ripercorrendo il medesimo percorso tattico.
Titolare col Catanzaro, dall'inizio col Brest: due maglie dal primo minuto e in entrambi i casi Raspadori ha fatto l'interno, con De Bruyne mezzala destra e la certezza Lobotka in regia.
Un segnale tangibile di come le prove di modulo del tecnico leccese siano orientate verso un Napoli con una mediana a 3 o col 4-2-3-1/4-4-1-1, scelta che dipenderà dalla chiave utile a far convivere Anguissa, KDB, lo slovacco e McTominay (immaginabile che lo scozzese parta largo da 'finto' esterno alto di sinistra come aveva concluso il 2024/2025).
Se da trequartista alle spalle del centravanti Raspadori vede il proprio habitat (quasi) naturale, nella prima ipotesi il 4-3-3 ridurrebbe le chances d'impiego: ragion per cui, nell'ottica di garantirsi titolari e alternative duttili, Conte in questo precampionato lo sta testando con convinzione a centrocampo lasciandogli licenza di inserimento sulla trequarti.