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Dimitri Payet VascoGetty

"La scelta del calcio, non quella dei soldi": Payet, il rifiuto all'Arabia per il Vasco

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L'Arabia, i milioni. E poi ancora l'Arabia e altri milioni. Un po' come la hit dell'estate, la DiscoParadise del calciomercato è stato il trasferimento dei grandi campioni del calcio europeo e mondiale in Arabia Saudita.

Alcuni a fine carriera o sul viale del tramonto, altri nel pieno della maturità calcistica, mossi da un ingaggio di quelli che cambia la vita anche a un calciatore già di per sé milionario.

Le eccezioni sono state poche, ma significative. Modric ha ha deciso di restare al Real Madrid o Cavani che ha coronato il suo sogno di giocare con il Boca Juniors. Per finire con Dimitri Payet, quello che più palesemente si è schierato contro il trend arabo.

  • Payet MarseilleTwitter

    L'ADDIO IN LACRIME ALL'OM

    Otto anni passati con la maglia dell'OM. Dal 2013 al 2023 l'unica eccezione è stata rappresentata dalle due stagioni passate al West Ham post Euro 2016, vissuto da Payet come autentica stella e trascinatore della Francia, sconfitta poi in finale dal Portogallo.

    Poi l'addio definitivo, questa estate, come terzo giocatore della storia per numero di presenze (326, dietro Mandanda e Valbuena). Un addio in lacrime, per chi con la maglia dell'OM ha vissuto tutte le sensazioni possibili. Gioie, dolori, contestazioni. Nonostante abbia lasciato senza titoli, Payet al Velodrome ha dato spettacolo come pochi giocatori da quelle parti.

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  • OM Ajaccio Payet 100 buts 100 passes décisivesGetty Images

    IL RIFIUTO ALL'ARABIA

    A 36 anni, se ti arriva un'offerta come quella che è arrivata a Payet dall'Arabia Saudita, rifiutarla è da folli. Eppure Payet l'ha fatto. Ha detto di no. Ha rifiutato 6 milioni all'anno per cercare qualcosa di più stimolante.

    Un'ambiente dove si respirasse calcio e passione. Un portafoglio meno gonfio per una gratificazione maggiore. Una maglia storica, pesante.

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  • Dimitri Payet, Vasco 2023Daniel Ramalho/Vasco

    VASCO DA GAMA, SCELTA DI VITA

    Storia, appunto. 125 anni forse possono bastare. Quattro campionati vinti e una Copa Libertadores per una delle squadre più amate e tifate del Brasile: il Vasco da Gama, quello che viene considerato "il vero club del popolo".

    Negli anni il Vasco è stato fucina di futuri campioni del Mondo. Ha cullato il talento sontuoso di Juninho Pernambucano e ha visto Romario segnare il goal numero 1000 della sua carriera, con la maglia numero 10 addosso, la stessa che indosserà Payet.

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  • Payet VascoGetty

    "LA SCELTA DEL CALCIO, NON DEI SOLDI"

    Quasi 2 mila persone hanno atteso e accolto Payet all'arrivo in aeroporto all'alba. Certe cose non si comprano, sono radicate nella cultura e nelle origini di un club come il Vasco.

    "Cercavo qualcosa di entusiasmante come a Marsiglia e penso che in termini di passione e calcio non avrei potuto trovare niente di meglio del Brasile e del Vasco".

    L'Arabia, in tal senso, non può rialzare l'offerta.

    "Chi mi conosce sa che i soldi non sono stati una priorità per me per molto tempo, per questo ero così felice al Marsiglia, perché c'era l'amore. Anche per questo ho fatto questa scelta. È una scelta per il calcio e non dei soldi".

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