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Dybala Dovbyk SouleGetty/GOAL

La Roma deve registrare l'attacco: la difficile convivenza tra Dybala e Soulè, Dovbyk non si sblocca

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La Roma esce dallo 'Stadium' rinfrancata per spirito e solidità, ma di certo senza rubare l'occhio e di fatto senza aver creato veri pericoli nell'area della Juventus.

L'unica occasione giallorossa, infatti, è arrivata a tempo quasi scaduto con un tiro dalla distanza di Angelino.

Il tutto nonostante in campo si siano alternati tutti i pezzi più pregiati dell'artiglieria offensiva. E tutti clamorosamente ancora a salve nelle prime tre giornate di campionato.

Ma cosa sta succedendo all'attacco della Roma?

  • DYBALA-SOULE, UNA DIFFICILE CONVIVENZA

    Il nodo più intricato da sciogliere per Daniele De Rossi, ad oggi, è sicuramente quello relativo alla convivenza tattica dei suoi argentini.

    Dybala e Soulé si stimano reciprocamente e sono legati da una profonda amicizia, ma sul rettangolo verde prediligono calpestare le stesse zolle ed inevitabilmente finiscono col pestarsi i piedi.

    De Rossi contro l'Empoli ci ha anche provato a schierarli insieme dal 1', ma con scarsi anzi scarsissimi risultati. La sensazione è che l'esperimento non si ripeterà facilmente e di certo non contro avversari di prima fascia.

    De Rossi d'altronde in occasione della gara contro la Juventus è stato chiarissimo: "Li abbiamo visti insieme. Li abbiamo già visti insieme in uno spezzone di gara. Tutti hanno voglia di vedere giocatori di qualità insieme, ma ci vuole anche equilibrio. Difendere in maniera diversa può aiutare a sostenerli, giocando anche con centrocampisti più difensivi e muscolari. Sono due che corrono comunque. Oggi (domenica) è stata una scelta tecnica, Dybala col Verona l’anno scorso ha sofferto Cabal. A tutti piace vedere giocatori offensivi, però poi devi marcare Yildiz. Arrivare a farli giocatori tutti insieme".

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  • DOVBYK ANCORA A SECCO

    E poi c'è lui, il bomber ucraino che ha voluto fortemente la Roma ma che finora non ha ancora trovato la via della rete.

    Le qualità del ragazzo, capocannoniere dell'ultima Liga con 24 goal segnati in 36 partite nelle file del Girona, non sono in discussione. Ed un periodo di adattamento in un nuovo campionato era da mettere in preventivo.

    Allo stesso tempo, contro la Juventus, di palloni giocabili gliene sono arrivati davvero troppo pochi. Anche se lui ha sicuramente faticato parecchio, stretto nella morsa di Gatti e Bremer.

    Non è forse un caso però che la più grande occasione delle sue prime tre partite in Serie A, ovvero la clamorosa traversa colpita a Cagliari, sia arrivata su assist di Paulo Dybala, ovvero l'unico che sembra in grado di creare reali pericoli nella metà campo avversaria.

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  • PERCHÈ DE ROSSI PREFERISCE SOULE A DYBALA

    Nelle prime tre giornate di campionato De Rossi ha preferito Matias Soulè a Paulo Dybala.

    E se nel primo caso, a Cagliari, c'era di mezzo il possibile trasferimento della Joya in Arabia stavolta invece si è trattata di una vera e propria scelta dell'allenatore.

    De Rossi d'altronde predilige da sempre giocatori di gamba ed in grado di correre lungo la fascia. Esterni puri, insomma, o quasi. Non esattamente le caratteristiche di Dybala. Non è un caso che il vero sogno del tecnico giallorosso rispondesse al nome di Federico Chiesa.

    Soulè viene quindi ritenuto più adatto di Dybala come esterno destro del 4-3-3, una scelta tattica più che tecnica.

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  • IL FATTORE SAELEMAEKERS

    Nonostante fosse arrivato a Trigoria solo da qualche ora, De Rossi contro la Juventus ha subito schierato il belga titolare.

    Un altro indizio chiaro su quale strada voglia percorrere il tecnico in questa stagione a livello tattico.

    Saelemaekers è un esterno puro e soprattutto garantisce grande equilibrio nelle due fasi, come sa bene Thiago Motta che lo ha allenato con ottimi risultati al Bologna e forse se lo sarebbe portato volentieri anche alla Juventus.

    L'ex Milan, insomma, da qui a fine stagione di partite da titolare ne giocherà ancora tante. Probabilmente a scapito proprio di Dybala.

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  • UN SOLO GOAL IN TRE PARTITE

    Di certo, ad oggi, la pericolosità offensiva della nuova Roma è molto limitata.

    I giallorossi hanno infatti realizzato solo un goal nelle prime tre partite contro Cagliari, Empoli e Juventus..

    Goal realizzato peraltro da Shomurodov, ovvero un giocatore che non rientrava nei piani ma è stato trattenuto dopo la cessione di Abraham e di fatto sarà l'unica alternativa a Dovbyk nel ruolo di prima punta almeno fino a gennaio.

    Un rischio. Calcolato?

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