La promessa di Kalulu: "Per vincere il Mondiale per Club con la Juventus rinuncerei ad un anno di ferie"

Il difensore della Juventus non ha dubbi: "I trofei ti permettono di restare nella storia e di diventare leggenda".

Cresce l'attesa per l'esordio della Juventus al Mondiale per Club. I bianconeri debutteranno nella notte italiana di giovedì 19 giugno a Washington sfidando l'Al-Ain, club degli Emirati Arabi.

Per l'occasione, La Gazzetta dello Sport ha intervistato Pierre Kalulu, pronto a tornare in campo dopo aver saltato, causa squalifica, le ultime due partite di campionato della Juventus.

Riscattato a titolo definitivo dal club bianconero, il centrale francese punta fortissimo sul nuovo torneo ideato dalla FIFA: di seguito ecco le sue parole.

IL RISCATTO
"Onestamente non ho mai avuto paura che la Juventus non mi riscattasse. Ho sempre avuto fiducia nel mio lavoro e sono contento che sta andato tutto per il meglio. Ero in prestito, ma in realtà fin dalla scorsa estate mi sono sempre sentito dentro la squadra e l'ambiente Juve. La mia situazione è cambiata a livello contrattuale, ma il resto è uguale".

IL MONDIALE PER CLUB
"È molto importante per noi e siamo orgogliosi di esserci. È per club, ma è sempre un Mondiale. Lo vediamo come una continuazione della precedente stagione. Abbiamo bene in testa come vogliamo giocare, c'è grande entusiasmo nel gruppo, stiamo bene fisicamente e siamo qui per vincere più partite possibili. Stiamo vedendo le altre gare e dovremo rispettare tutte le avversarie, a partire dall'Al Ain".
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LA PROFEZIA DI TUDOR SULLA CHAMPIONS
"A marzo aveva detto così e ha avuto ragione. Adesso ci sta ripetendo soprattutto un concetto: vuole che partiamo forte e bene nel debutto contro l'Al Ain".

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"PER IL MONDIALE RINUNCEREI ALLE FERIE"
"Rinunciare alle vacanze per vincere il Mondiale per Club? Certo, anche a un anno di ferie... I trofei contano più di ogni altra cosa perché ti permettono di restare nella storia e di diventare leggenda".
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IL FUTURO DI KOLO MUANI
"Randal parla poco del contratto, l'importante è che faccia goal. In una grande squadra come la nostra è fondamentale la competizione interna. Siamo contenti che lui sia con noi: mi piace questa Juventus alla francese".
LA PRIMA CONVOCAZIONE CON LA FRANCIA
"Arrivare a giocare nella Francia è stato un passo importante come giocatore e come persona. Vestire quella maglia è il massimo a livello di carriera e anche per il bambino che c'è in me, che fin da piccolo aveva quel sogno. Deschamps mi ha parlato anche della Juve, si capisce che è stato molto bene a Torino".
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