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Udinese Fabio CannavaroGOAL

La prima conferenza di Cannavaro all'Udinese: il messaggio ai calciatori

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Fabio Cannavaro è pronto al debutto sulla panchina dell'Udinese. Un debutto decisamente particolare.

Il tecnico, che ha appena sostituito l'esonerato Cioffi, dovrà guidare la squadra giovedì sera nel recupero degli ultimi venti minuti della gara contro la Roma sospesa per il malore a Ndicka.

Cannavaro ha quindi presentato la sfida in conferenza stampa, parlando della sua idea di calcio e di cosa vuole portare all'Udinese.

  • RISPETTARE LA STORIA

    "La storia di questa società va rispettata, bisogna far capire a questi ragazzi che trent'anni di massima serie sono frutto di sacrifici di una famiglia che ha fatto qualcosa di importantissimo, sono venuto spesso qui da avversario e questo si percepiva subito. Anche all'estero quando vai devi capire subito la storia del club. Se loro non riescono a capirlo sei tu che devi farglielo pesare. Quando ti chiamano certe società è difficile dire di no, la storia nelle scelte è importante. L'Udinese ha storia da società seria, dove puoi venire e lavorare, sono state ore sicuramente intense, la chiamata è stata così veloce... ma era giusto accettare, ho le giuste motivazioni", ha dichiarato Cannavaro in conferenza stampa.

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  • IL PROBLEMA DELLA LINGUA

    Cannavaro ha poi sottolineato le difficoltà di allenare una squadra multilingue: "Al di là della tanta voglia ci sono sicuramente difficoltà, è sicuramente una squadra con molti giocatori che parlano diverse lingue e sicuramente la comunicazione è fondamentale, chi gioca a calcio sa che la lingua è una, c'è da avere un concetto unico però, che è quello di non aver paura. Nelle ultime partite non ho visto problemi fisici o tattici, ma ho visto paura. Ieri abbiamo fatto recupero, oggi è stato il primo allenamento di preparazione, l'aspetto psicologico sarà fondamentale, indipendentemente dal fatto che sono stranieri".

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  • LA TATTICA

    Infine il nuovo tecnico si è soffermato sull'aspetto tattico: "Non sono legato ai moduli, sono sempre stato affezionato al 4-3-3 perchè come sistema magari mi piace di più,poi però talvolta devi cambiare, devi capire il materiale a disposizione, capire che certezze hanno e poi su quello andare a lavorare. Penso che questa squadra possa fare più situazioni di gioco, può cambiare in fase di possesso e non possesso, dobbiamo essere bravi a tirarle fuori".

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