La mossa azzeccata di Conte: fuori Lukaku, Simeone entra nell'azione del rigore decisivo

Ha vissuto giorni migliori il bomber belga, controllato al limite dello 'stalking' da Ismajli che non gli ha lasciato tregua nei 59 minuti in cui è rimasto sul prato verde.

Duello tutto fisico con il possente centrale albanese che ha avuto la meglio nel contenimento dell'ex Inter, costretto a disputare una gara di solo sacrificio e con tutti i colpi rimasti in canna.

Al 59' la mossa che non ti aspetti: dentro Simeone al posto di Lukaku, cambio utile a non fornire più un riferimento fisico in attacco alla difesa dell'Empoli.

Scelta che ha subito pagato i dividendi: 'Cholito' più 'scheggia impazzita' rispetto al belga e maggiori difficoltà in fase di lettura difensiva per Ismajli e compagni.

Simeone il proprio contributo lo ha fornito in maniera diretta grazie al tiro murato da Goglichidze, sulla cui respinta si è poi fiondato Politano, atterrato da Anjorin in area.

Un'azione nata dall'intuizione di Di Lorenzo che ha servito un pallone che sembrava ormai perso: sul dischetto si è poi presentato Kvaratskhelia,glaciale nello spiazzare Vasquez.

Nella parte conclusiva dell'incontro, Conte si è riaffidato a un più coperto 4-3-3 per rischiare poco o nulla sui disperati attacchi dell'Empoli: di questo cambio tattico ne ha beneficiato Gilmour, apparso piuttosto molle soprattutto nella prima frazione.

Il resto lo ha fatto una mente resa più libera del goal spezza-equilibrio: perché nel calcio basta una minima scintilla per la tanto attesa svolta.

Intervenuto in conferenza stampa dopo il triplice fischio, Conte ha spiegato il perché della scelta di non affidarsi alla doppia punta.

"In settimana si lavora su tutte le fasi, quella difensiva l'avevamo preparata col 4-5-1 anche per dare pressione a Pezzella. Se per dieci giorni lavori su una situazione, poi non puoi stravolgere tutto. A cambiare deve essere qualcos'altro, nei duelli e nell'incisività".