Simone Gambino: Le indicazioni che sono arrivate dal mercato e da questo primo scorcio di campionato lasciano pensare che le ambizioni del Napoli 2.0 targato Conte siano di assoluta grandezza. Il tecnico salentino ha convinto De Laurentiis a rompere il salvadanaio, uscendo fuori dagli schemi gestionali che hanno contraddistinto la sua presidenza, per cercare di lottare su tutti i fronti. Manchester è il primo banco di prova per gli azzurri: Conte ha cominciato a testare le nuove risorse (vedi Hojlund e Beukema, entrambi a segno a Firenze) da inserire nel cerchio della fiducia, in attesa che anche Lang, Gutierrez o lo stesso Lucca (fin qui unica nota stonata) possano essere considerati all’altezza dei titolarissimi. Se riuscirà a dosare le forze dei suoi uomini più importanti, visto anche il calendario non proibitivo, il Napoli potrebbe legittimamente ambire ad un posto tra le prime 8, fondamentale per evitare gli insidiosi spareggi di febbraio, dove ci si gioca il destino europeo nel giro di una settimana. E immaginare un Napoli almeno ai quarti di finale è assolutamente plausibile.
Top 8 obiettivo sulla carta alla portata anche per la Juventus che, eccezion fatta per la trasferta di Madrid di fine ottobre, non ha particolari ostacoli nel suo tour continentale. Rispetto al Napoli, le cui certezze sono consolidate, i bianconeri stanno costruendo settimana dopo settimana la propria identità, grazie al lavoro fin qui ineccepibile di Tudor e alla crescita di un Yildiz sempre più al centro del villaggio juventino. Il turco ha dimostrato di esaltarsi nei momenti importanti e sui palcoscenici più prestigiosi e già lo scorso anno ha lasciato la sua firma anche in Europa: può essere lui uno dei protagonisti di questa Champions League.
Inevitabile qualche perplessità in più sulle chance di Inter e Atalanta, la cui dimensione al momento sembra essere nell’ampio range che va dalla nona alla ventiquattresima posizione, slot validi per qualificarsi agli spareggi. La squadra di Chivu non può permettersi passi falsi nei primi quattro impegni (Ajax, Slavia Praga, Union SG e Kairat), perchè il coefficiente di difficoltà salirà vertiginosamente da fine novembre in poi, quando dovrà affrontare in ordine Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund.
Complicato anche il cammino dell’Atalanta di Juric, che dopo il battesimo di fuoco sul campo dei Campioni d’Europa in carica del PSG dovrà assolutamente fare punteggio pieno nel doppio impegno casalingo contro Club Brugge e Slavia Praga per coltivare speranze qualificazione. Il poker al Lecce non cancella i punti di domanda sull’Atalanta post-Gasp: dalla gestione Lookman alle condizioni di Scamacca ed Ederson, non mancano i casi da sciogliere. Facile pensare che la Serie A possa avere una chiara precedenza nella testa di Juric.