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La Francia vede il traguardo: la qualificazione ai Mondiali potrebbe arrivare già lunedì

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Tutto procede secondo i piani per la Francia. Dopo essere partita fortissimo nel suo cammino di qualificazione ai Mondiali del 2026, gli uomini di Didier Deschamps hanno confermato la loro forza dominando l'Azerbaigian (3-0) venerdì sera al Parc des Princes. 

Tre partite, tre vittorie, un solo goal subito: i Bleus stanno veleggiando verso un pass per i prossimi Campionati del Mondo senza il minimo affanno. 

Già lunedì, un nuovo successo in Islanda potrebbe essere sufficiente per tagliare il traguardo, ma la vittoria da sola potrebbe non bastare.

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    UNO SCENARIO FAVOREVOLE

    Il calcolo è semplice. Se lunedì sera la Francia dovesse vincere a Reykjavik e, contemporaneamente, l'Ucraina non dovesse battere l'Azerbaigian a Cracovia, la qualificazione sarebbe matematica. 

    I Bleus potrebbero infatti a quel punto vantare un vantaggio sulle inseguitrici sufficiente per non essere più raggiunti.

    L'Ucraina, attualmente seconda nel gruppo D con quattro punti dopo la spettacolare vittoria per 3-5 contro l'Islanda, è distante cinque punti dalla Francia (9 punti), per questo un passo falso con annessa una vittoria dei Bleus, sigillerebbe definitivamente il destino del gruppo.

    I Bleus puntano ovviamante a chiudere la questione il più rapidamente possibile per affrontare con serenità le ultime partite in programma a novembre. Tutti hanno ancora in mente la delusione del 1993, quando la qualificazione ai Mondiali americani è sfumata quando ormai sembrava certa.

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    IL DOLOROSO RICORDO DEL 1993

    Nel 1993, ai Bleus bastava un solo punto nelle ultime due partite, ma il destino ha deciso di ricordare loro che nulla è mai scontato. Sconfitti prima per 3-2 da Israele, poi per 2-1 dalla Bulgaria con il fatidico goal di Emil Kostadinov, la Francia ha visto sfumare le speranze di partecipare ai Mondiali del 1994 negli Stati Uniti.

    Un incubo che Didier Deschamps, allora giocatore, non ha ovviamente dimenticato. Trent'anni dopo, l'attuale commissario tecnico intende evitare alla sua squadra una simile disfatta. Da qui la volontà di chiudere la partita già alla quarta partita.

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    OUT MBAPPE'

    Sebbene tutto sembri andare per il meglio per la Francia, una nube incombe. Kylian Mbappé, capitano e leader offensivo della squadra, non partirà alla volta dell'Islanda. Colpito alla caviglia destra contro l'Azerbaigian, l'attaccante del Real Madrid convive con il dolore dalla precedente sfida di Liga con il Villarreal.

    La Federazione francese di calcio ha pubblicato un comunicato per ufficializzare il suo forfait: «Vittima di un colpo alla caviglia destra, Kylian Mbappé è stato costretto a uscire prima della fine della partita. Al ritorno della delegazione tricolore a Clairefontaine, il capitano della squadra francese ha parlato con Didier Deschamps. Non potrà giocare lunedì a Reykjavik contro l'Islanda. Il commissario tecnico ha ufficializzato il suo forfait. Kylian Mbappé è stato rimesso a disposizione del suo club e non sarà sostituito".

    Un'assenza inevitabilmente pesante, vista l'influenza che il capitano ha sul gioco dei Bleus. Autore di un goal e di un assist contro l'Azerbaigian, ha lasciato ancora una volta il segno prima di lasciare il campo. Ora i suoi compagni di squadra dovranno portare avanti la missione senza di lui.

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    CAUTELA D'OBBLIGO, FIDUCIA INTATTA

    In casa Francia sano bene che quella con l'Islanda può rappresentare una partita 'trappola'. In casa, i nordici non sono mai facili da affrontare. La fiducia resta comunque totale, visto che gli automatismi funzionano, la difesa è solida e i giovani convocati da Deschamps hanno già dimostrato una bella maturità.

    Anche senza il loro capitano, i Bleus affrontano questa trasferta con una certezza: quella di avere le carte in mano.

    Se tutto andrà come sperato, lunedì sera la Francia potrebbe festeggiare la qualificazione ai Mondiali del 2026, che si terranno negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Una rivincita simbolica sul 1993 e la prova che questa generazione vuole lasciare il segno ancora prima del grande appuntamento.

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