Database, contatti, video, viaggi, relazioni. Un fiume di informazioni da filtrare fino alla scelta. Poi ci sono quelli che stregano, incantano, rubano l’occhio e il cuore. Proprio come accade ai tifosi, ma con un sguardo diverso. Un buon occhio e competenze non devono mancare, così come il gusto per il rischio e la scommessa. Ma anche buone relazioni e amici in giro per il mondo capaci di darti l’imbeccata giusta al momento giusto e farti un vero e proprio regalo.
Perché per scommettere su un giovane georgiano che militava in patria e un coreano ormai nel pieno della maturazione, ma che non era mai riuscito ad andare oltre il campionato turco in Europa, al posto di due pilastri come il capitano Lorenzo Insigne e la diga Kalidou Koulibaly, serve quel guizzo di chi il calcio ce l’ha dentro, così come il coraggio di rischiare e di investire su un giocatore prima che se ne accorgano tutti gli altri.
“Ho trovato un fenomeno georgiano” è la frase pronunciata dal direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli nell’ottobre 2021 a Koulibaly e Ghoulam, i senatori dello spogliatoio azzurro.
Khvicha Kvaratskhelia si è rivelato tale. Il suo impatto con la Serie A e l’Italia è stato di quelli devastanti, tanto da risultare decisivo per la conquista dello Scudetto 33 anni dopo l’ultima volta.
‘Kvaradona’, come è stato soprannominato a Napoli, è insieme a Kim Minjae solo l’ultimo colpo in ordine di tempo di Giuntoli, capace con il suo team - il suo vice, Giuseppe Pompilio, e il settore scouting coordinato da Maurizio Micheli che lavora con Leonardo Mantovani e Nicolò De Cobelli; la segreteria generale con il responsabile Alberto Vallefuoco, Davide Iorio e Giuseppe Randis - di costruire una squadra vincente puntando su giovani in ascesa e calciatori maturi e pronti alla grande prova in un ambiente focoso e passionale come quello di Napoli.
Una città che festeggia lo Scudetto 33 anni dopo l’ultima volta e che si gode l’incredibile lavoro di Giuntoli, che dal suo arrivo all’ombra del Vesuvio nel 2015 è stato capace di aggiungere un tassello alla volta e rivoluzionare, quando necessario, fino alla costruzione del puzzle perfetto.
Il Napoli ha dimostrato ancora una volta che si possono raggiungere traguardi incredibili e inaspettati come lo Scudetto e i quarti di Champions League attraverso la lungimiranza e un ottimo lavoro di scouting, spazzando via lo scetticismo e il pessimismo estivo di una città che ha a lungo mormorato nei mesi di transizione e che oggi si gode il trionfo colorandosi di azzurro.


