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AFCON contenders GFXGetty/GOAL

La Coppa d'Africa 2025 ai raggi X: favoriti il Marocco, l'Egitto di Salah e la Nigeria di Osimhen, il quadro di outsider e possibili sorprese

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In Europa, gran parte dei preparativi per la Coppa d'Africa 2025 si sono purtroppo - ma inevitabilmente - concentrati sui club maggiormente colpiti dal calendario del torneo, che si svolgerà proprio nel bel mezzo della stagione. Ma la competizione merita molto di più.

Basti pensare all'edizione del 2023 in Costa d'Avorio, rinviata al gennaio 2024 per motivi meteorologici, ma che si è rivelata comunque degna delle aspettative, visto la nazionale ospitante è riuscita a imporsi dopo aver cambiato allenatore a metà torneo, quando era ormai vicina all'eliminazione nella fase a gironi. L'AFCON 2025 potrebbe essere altrettanto avvincente, con il Marocco che sembra più che in grado di emulare gli Elefanti trionfando in casa propria.

Quando il torneo avrà inizio, ovvero domenica, gli occhi di tutti saranno puntati su Mohamed Salah, che dopo il litigio pubblico con Arne Slot cerca finalmente di mettere le mani sul trofeo dopo essere arrivato due volte secondo con l'Egitto, nel 2017 e nel 2021. Ma nemmeno Victor Osimhen, che peraltro ha appena mancato la qualificazione ai Mondiali con la Nigeria, ha mai vinto il torneo.

Insomma, sarà una competizione molto intensa. Diverse squadre hanno l'ambizione di portare a casa il trofeo, alcune da favorite e altre da outsider. E dunque, ecco la presentazione ai raggi X della Coppa d'Africa da parte di GOAL.

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    LE OUTSIDER

    Il solo fatto di partecipare alla Coppa d'Africa è un risultato straordinario per il Botswana, che occupa il 138° posto nel Ranking FIFA e ha giocato solo una volta il torneo, nel 2012. Anche le Comore si stanno preparando alla seconda partecipazione alla Coppa d'Africa, ma dopo aver sorprendentemente superato la Tunisia nel girone di qualificazione, si tengono una possibilità di conquistare uno degli ultimi 16 posti riservati alle quattro migliori terze classificate.

    È difficile essere ottimisti sulle prospettive della Tanzania, però. Ha raggiunto la fase finale battendo la Guinea in quello che è stato di fatto uno spareggio per il secondo posto nel Gruppo H, ma le qualificazioni ai Mondiali non sono andate affatto bene (solo tre vittorie su otto partite) e si trova in un girone difficile con Nigeria, Tunisia e Uganda. Il sorteggio non è stato clemente nemmeno con il Mozambico (Costa d'Avorio, Camerun e Gabon), anche se vale la pena notare che ha conquistato un punto in trasferta contro il Mali nelle qualificazioni, per cui può mettere in difficoltà le squadre più forti nella giornata giusta.

    Lo Zimbabwe si è qualificatoabbastanza agevolmente, ma da allora la sua forma è precipitata drasticamente: i Warriors che non sono riusciti a vincere nessuna delle partite di qualificazione ai Mondiali, e la loro causa non è stata aiutata dai continui problemi fuori dal campo legati alla federcalcio nazionale.

    La situazione in Sudan è molto, molto peggiore. I Falcons of Jediane hanno superato il Niger conquistando il secondo posto nel loro girone grazie al pareggio per 0-0 con l'Angola, già qualificata, nell'ultima giornata, ma è difficile sapere cosa aspettarsi da un gruppo di giocatori profondamente colpiti dalla brutale guerra civile che continua a imperversare nel Paese.

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    LE SQUADRE DA TENERE D'OCCHIO

    La Guinea Equatoriale ha partecipato solo a quattro edizioni della Coppa d'Africa prima di questa, ma questa è la sua terza volta consecutiva. Sembra però difficile che possa ripetere il sorprendente quarto posto ottenuto nel 2015, dato che i suoi risultati nelle qualificazioni ai Mondiali sono stati piuttosto deludenti (quinta nel Gruppo H della CAF). Lo stesso vale per lo Zambia, ma i Copper Bullets non saranno sottovalutati in Marocco, dato che hanno battuto la Costa d'Avorio conquistando il primo posto nel loro girone di qualificazione alla Coppa d'Africa.

    Anche il Benin potrebbe causare problemi. I Cheetahs non hanno grandi stelle, ma hanno mancato l'accesso al secondo turno delle qualificazioni CAF per i Mondiali del 2026 solo dopo aver perso contro la Nigeria nell'ultima partita del girone.

    L'Angola è un'altra squadra da tenere d'occhio. Si è guadagnata il posto in Marocco finendo prima in un girone che comprendeva Sudan, Niger e Ghana senza perdere una sola partita. L'Uganda, dal canto suo, ha perso solo una volta nelle qualificazioni, contro il Sudafrica, e vanta una difesa abbastanza solida che potrebbe mettere in difficoltà squadre come la Tunisia e la Tanzania nel Gruppo C.

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    LE POSSIBILI SORPRESE

    Il Gabon non si è qualificato in modo particolarmente brillante: le Pantere sono state sconfitte in casa e in trasferta dal Marocco e stanno ancora facendo i conti con la mancata qualificazione ai Mondiali. Il Gabon era la seconda classificata con il punteggio più alto nella CAF, finendo a solo un punto dalla Costa d'Avorio nel Gruppo F, ma ha subito una devastante sconfitta ai supplementari contro la Nigeria nei playoff.

    Anche il Burkina Faso ha vissuto la propria delusione mondiale. Nonostante abbia perso solo una partita nel proprio girone, in trasferta contro l'Egitto, ha mancato gli spareggi CAF per differenza reti. Tuttavia, con Bertrand Traore, Dango Ouattara e Lassina Traore in attacco, ha sicuramente una potenza di fuoco sufficiente per uscire dal Gruppo E e potenzialmente fare danni anche nella fase a eliminazione diretta.

    Anche il Mali dovrebbe rivelarsi un avversario pericoloso. La squadra di Tom Saintfiet non è riuscita a superare il Ghana nelle qualificazioni ai Mondiali, ma vanta una grande qualità a centrocampo. Molto dipenderà, però, dalle condizioni fisiche e mentali di Yves Bissouma, che è arrivato in Marocco senza aver disputato una sola partita ufficiale con il Tottenham in questa stagione per una serie di motivi.

    Al contrario, la Repubblica Democratica del Congo è in ottimo stato d'animo in questo momento, dopo aver tenuto i nervi saldi e aver sconfitto la Nigeria ai rigori, qualificandosi così agli spareggi intercontinentali per i Mondiali, dove dovrà solo battere la Nuova Caledonia o la Giamaica per qualificarsi. I Leopardi hanno chiuso al quarto posto la Coppa d'Africa 2023 e una prestazione altrettanto positiva non è impossibile per una squadra che può contare su Aaron Wan-Bissaka, Meschak Elia e l'intramontabile Cedric Bakambu.

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    I JOLLY

    Il Sudafrica è solo al 61° posto nella classifica mondiale, ma sta tornando sulla strada giusta. L'allenatore Hugo Broos non avrà a disposizione molti grandi nomi, ma questa è una squadra forte e unita, composta principalmente da giocatori di Mamelodi Sundowns e Orlando Pirates. I Bafana Bafana si sono assicurati un posto ai Mondiali della prossima estate finendo davanti alla Nigeria nel girone di qualificazione.

    Le Super Aquile non sono poi riuscite a qualificarsi per gli spareggi intercontinentali in circostanze traumatiche, dopo aver perso ai rigori contro la Repubblica Democratica del Congo. Il lato positivo è che la disputa pre-torneo sui bonus dei giocatori sembra essere stata risolta amichevolmente e poche tra le rivali della Nigeria vantano la stessa profondità della rosa o la stessa potenza offensiva.

    Con giocatori del calibro di Sebastien Haller, Amad Diallo, Wilfried Zaha e il talentuoso teenager Yan Diomande tra cui scegliere, anche la Costa d'Avorio sarà una squadra difficile da contenere in Marocco. Gli Elefanti possono essere molto ottimisti sulle loro possibilità di difendere il titolo dopo essersi qualificati per i Mondiali senza perdere una sola partita.

    Il Camerun, invece, è ancora sotto shock dopo essere arrivato secondo nel proprio girone di qualificazione dietro al piccolo Capo Verde, prima di essere sconfitto dalla Repubblica Democratica del Congo negli spareggi. Per cui, anche se i Leoni Indomabili possono contare su giocatori di alto livello come Bryan Mbeumo del Manchester United, è difficile sapere cosa aspettarsi dai cinque volte campioni d'Africa, soprattutto perché sono arrivati solo agli ottavi di finale nella Coppa d'Africa 2023.

    La Tunisia è un altro caso curioso. Le Aquile di Cartagine sono pronte a partecipare per la diciassettesima volta consecutiva alla fase finale, ma l'ultima volta sono state eliminate imbarazzantemente al primo turno e sono arrivate seconde dietro alle Comore nelle qualificazioni. Tuttavia i nordafricani si sono assicurati un posto ai Mondiali senza subire un solo goal e hanno pareggiato con il Brasile il mese scorso, il che significa che, anche se indubbiamente non hanno lo stesso talento offensivo di alcuni dei loro avversari, probabilmente si riveleranno difficili da battere.

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    LE PRINCIPALI SFIDANTI

    L'Algeria è stata eliminata clamorosamente al primo turno della Coppa d'Africa 2023, ma questa volta è quasi impossibile che ciò si ripeta. I Fennecs sono in ottima forma, avendo rimediato una sola sconfitta negli ultimi 18 mesi e ed essendosi qualificati per i Mondiali in modo autorevole. A 34 anni Riyad Mahrez non è più il fenomeno che era quando ha aiutato l'Algeria a vincere la Coppa d'Africa 2019, ma la solida squadra dell'ex laziale Vladimir Petkovic sarà difficile da fermare.

    D'altra parte potremmo dire lo stesso dell'Egitto. Nessuna nazione ha vinto più Coppe d'Africa dei Faraoni (sette). Con Salah probabilmente più motivato che mai per una serie di motivi, tutto è certamente possibile per gli egiziani, rimasti imbattuti sia nelle qualificazioni al torneo che a quelle ai Mondiali.

    Si potrebbe facilmente sostenere, tuttavia, che il Senegal abbia ancora più talenti nella propria rosa rispetto all'Egitto, come ha dimostrato battendo l'Inghilterra al City Ground all'inizio di quest'anno. Oltre ad avere Edouard Mendy in porta e il capitano Kalidou Koulibaly in difesa, l'allenatore Pep Thiaw ha l'imbarazzo della scelta in attacco, con la giovane promessa del Paris Saint-Germain Ibrahim Mbaye tra i candidati a un posto in prima linea insieme a Nicolas Jackson del Bayern Monaco e al leggendario Sadio Mané.

  • Egypt v Morocco: Bronze Medal Match: Men's Football - Olympic Games Paris 2024: Day 13Getty Images Sport

    IL MAROCCO FAVORITO

    Il Marocco ha vinto la Coppa d'Africa solo una volta, ben 49 anni fa. Dopo essere arrivato in finale in Tunisia nel 2004 non è mai nemmeno riuscito a raggiungere le semifinali, e nell'ultima edizione è stato eliminato drammaticamente agli ottavi di finale dal Sudafrica. Tuttavia, da allora il Marocco non ha perso nessuna partita importante e recentemente ha battuto il record spagnolo di vittorie consecutive a livello internazionale.

    In sostanza, la squadra che ha conquistato uno storico quarto posto ai Mondiali del 2022 non è solo la migliore africana, ma anche una delle migliori al mondo in questo momento. Se poi si considera che il capitano Achraf Hakimi è pronto a tornare dall'infortunio per guidare una squadra piena di stelle come Yassine Bounou e Brahim Diaz, e che il Marocco non perde una partita ufficiale in casa dal 2009, i padroni di casa non potrebbero trovarsi in una posizione migliore per porre fine alla loro agonizzante siccità di trofei.

    "Certo, c'è una pressione aggiuntiva, ma non abbiamo intenzione di nasconderci - ha dichiarato il ct Walid Regragui - È una grande responsabilità, ma è una responsabilità che accettiamo con orgoglio. Ci sono tifosi che sognano di vedere questo trofeo rimanere in Marocco dal 1976, e il sacro legame tra la squadra e i tifosi sarà fondamentale. Questa pressione deve essere positiva, e anche se dovesse diventare negativa, la gestiremo. Siamo molto motivati e abbiamo tutte le condizioni per disputare un grande torneo".

    Il titolo, in sostanza, è davvero alla portata del Marocco. Ma se la storia ci ha insegnato qualcosa, è in Coppa d'Africa che bisogna sempre aspettarsi l'inaspettato.

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