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Marco Giampaolo LecceGetty

L’Udinese passa a Lecce grazie ad un rigore contestato, Giampaolo durissimo: “Una cosa da arresto”

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Si interrompe tra le mura amiche del Via del Mare, la breve striscia positiva del Lecce.

La compagine salentina infatti, cade nell’anticipo della ventiseiesima giornata di Serie A contro l’Udinese e lo fa al termine di una partita che è stata segnata da un episodio che ha fatto molto discutere.

L’Udinese è infatti riuscita ad imporsi per 1-0, anche grazie ad un calcio di rigore trasformato da Lucca al 32’, la cui assegnazione ha destato più di una perplessità.

Marco Giampaolo, parlando ai microfoni di DAZN dopo il triplice fischio finale, ha pesantemente criticato l’operato dell’arbitro Bonacina e degli uomini al VAR.

  • IL RIGORE PER L’UDINESE

    Al 27’ Lovirc è caduto in area giallorossa a seguito di un contatto fortuito con Jean.

    Il difensore giallorosso, nel tentativo di difendere il pallone, ha colpito inavvertitamente l’avversario al volto con un braccio.

    Un movimento, quello di Jean, che era sembrato totalmente naturale e quindi è parsa molto severa non solo la decisione dell’arbitro Bonacina, ma anche quella degli addetti al VAR che lo hanno richiamato al monitor per rivedere un’azione che non era parsa viziata da alcun fallo.

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  • “DA ARRESTO”

    “L’ho rivisto varie volte, ma non è mai rigore quello lì. Ma non capisco perché l’arbitro sia stato richiamato dal VAR, qual è il motivo? Jean è in dinamica, non si possono fischiare così, qui non si può parlare nemmeno di rigorini. Questo è il nulla, è dinamica di gioco, il difensore sta cercando l’equilibrio, la palla sta andando fuori, ma che roba è? E’ da arresto”.

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  • “AL VAR C’ERA GUIDA”

    “Questo è stato l’episodio che ha determinato la partita e non si può. Questi non sono rigori, questo è nulla. Poi al VAR c’era Guida che è un arbitro di livello, ma lasciamo stare dai. E’ molto complicato”.

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  • “UN ARBITRO GIOVANE MANDATO AL MASSACRO”

    Anche il presidente del Lecce, Sticchi Damiani, dopo la partita è intervenuto in conferenza stampa per commentare l’episodio del rigore incriminato.

    “Un rigore sposta molto e fa tutta la differenza del mondo. Dispiace, perché a questo punto facciamo una fatica enorme a capire regole e protocolli. Ce la mettiamo tutti, ma non riusciamo a comprendere. L’arbitro in campo ha visto tutto ed ha platealmente fatto segno che si poteva continuare, era una situazione di gioco ed il tema enorme è che il VAR interviene su un’azione vista dall’arbitro. E’ gravissimo. Si è sovvertito il protocollo per un rigore improponibile ed inconcepibile. Dispiace che un arbitro così giovane come Bonacina sia stato mandato al massacro per un rigore fuori da ogni grazia di Dio. Mi è dispiaciuto per lui, un arbitro giovane che ha visto bene non può essere richiamato per una cosa del genere. Abbiamo coniato un nuovo tipo di rigore nel quale c’è l’attaccante che cerca un gomito aperto sul quale andare a sbattere. La cosa ci rende ridicoli”.

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