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Italia FranciaGetty Images

L'Italia stecca l'appuntamento con la Francia: cosa non ha funzionato

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Uno stop - quasi fisiologico - all'interno del processo di crescita del gruppo. L'Italia esce ridimensionata, seppure non di moltissimo, dalla sfida di San Siro contro la Francia.

Gli azzurri hanno dimostrato di dover ancora lavorare parecchio per raggiungere i livelli di altre nazionali ben più rodate, ma continuano a far registrare dei progressi che lasciano ben sperare.

Guai dunque a ritenersi pienamente soddisfatti, anche se i progressi mostrati in Nations League sembrano indicare a Luciano Spalletti che la strada tracciata è quella giusta.

  • CENTROCAMPO DA RIVEDERE

    Una delle note dolenti della sfida contro i transalpini è stata la quantità di duelli persi a centrocampo. Il duo composto da Guendouzi e Koné ha messo a dura prova la mediana azzurra, che con Locatelli, Frattesi e Tonali è parsa spesso girare a vuoto.

    Nel settore cruciale del campo dunque, pur non mandando in campo la coppia titolare, Deschamps è riuscito a imporsi sul collega Spalletti, mettendo a nudo tutti i problemi che ancora affliggono la nostra nazionale.

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  • ATTACCO ISOLATO

    Le mancanze in mediana come conseguenza hanno avuto lo scarso coinvolgimento nel gioco da parte di Mateo Retegui. Il centravanti azzurro, malgrado il periodo di forma ottimo tra Atalanta e nazionale, non è riuscito a incidere nell'ultimo terzo di campo.

    La mancanza di transizioni e di creazione di situazioni di superiorità numerica non hanno fatto altro che "spegnere" la pericolosità offensiva dell'attaccante, apparso molto spesso avulso dal gioco corale a fasi alterne messo in campo dall'Italia.

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  • PIAZZATI DA BRIVIDO

    A punire la nostra nazionale sono stati i calci piazzati. Prima Rabiot, poi la punizione di Digne, che ha colpito la traversa trovando il goal con la complicità della schiena di Vicario, e infine ancora Rabiot.

    Un tris che ha mandato ko l'Italia tra primo e secondo tempo. Una componente di sfortuna, accentuata però dalle lacune difensive e dai posizionamenti sbagliati della retroguardia azzurra.

    Un aspetto affrontato anche da Spalletti.

    "I piazzati sono stati casuali, ma sul 2-1 per loro la gara è stata in equilibrio e potevamo gestirla. Dopo il terzo goal loro si sono chiusi e così diventa difficile trovare spazio".

  • NON BUTTARE TUTTO

    Proprio il CT, nel post partita, ha sottolineato come il percorso in Nations League resti però positivo. La cosa importante è ora non perdere certezze acquisite nel corso dei mesi susseguenti alla grande delusione di Euro 2024.

    "Il bilancio è positivo, abbiamo visto impegno e buone cose anche stasera. Questa sconfitta ci crea qualche problema sul piano della sicurezza, ma non deve toglierci le certezze che abbiamo acquisito e anche stasera abbiamo fatto vedere".

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