Secondo il Daily Mail, l'Inter non ha "alcuna possibilità" di vincere la finale di Champions League contro il Manchester City e, sebbene non si debba mai prestare molta attenzione ad alcuni tabloid inglesi, è degno di nota il fatto che anche la Gazzetta dello Sport definisca la sfida di sabato a Istanbul "Missione quasi impossibile” per gli uomini di Inzaghi.
Si è persino discusso se questo sia, almeno sulla carta, il più grande mismatch mai visto in questa fase della competizione. In Italia, tutti, da Fabio Capello ad Antonio Cassano, riconoscono che il City è la migliore squadra del mondo in questo momento, la chiara favorita per portare a casa il trofeo. In Inghilterra, Jamie Carragher ha affermato che l'Inter è "di livello inferiore" rispetto ai suoi avversari, mentre Michael Owen è convinto che nessun giocatore dell'Inter entrerebbe nella formazione titolare di Pep Guardiola.
È giusto dire che l'Inter non è sotto pressione, ma ha paura? Dopo tutto, l'Inter non solo deve affrontare Kevin De Bruyne, Bernardo Silva, Jack Grealish e Ilkay Gundogan, ma deve anche fermare in qualche modo l'attaccante più forte del mondo in questo momento: Erling Haaland.
"Ho paura di assassini e ladri", ha dichiarato lunedì Alessandro Bastoni ai giornalisti, "non dei ragazzi della mia età! Dobbiamo andare in campo e giocare a calcio, con la mente sgombra".

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