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L'Inter non va sottovalutata: i motivi del grande cammino nerazzurro

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Secondo il Daily Mail, l'Inter non ha "alcuna possibilità" di vincere la finale di Champions League contro il Manchester City e, sebbene non si debba mai prestare molta attenzione ad alcuni tabloid inglesi, è degno di nota il fatto che anche la Gazzetta dello Sport definisca la sfida di sabato a Istanbul "Missione quasi impossibile” per gli uomini di Inzaghi.

Si è persino discusso se questo sia, almeno sulla carta, il più grande mismatch mai visto in questa fase della competizione. In Italia, tutti, da Fabio Capello ad Antonio Cassano, riconoscono che il City è la migliore squadra del mondo in questo momento, la chiara favorita per portare a casa il trofeo. In Inghilterra, Jamie Carragher ha affermato che l'Inter è "di livello inferiore" rispetto ai suoi avversari, mentre Michael Owen è convinto che nessun giocatore dell'Inter entrerebbe nella formazione titolare di Pep Guardiola.

È giusto dire che l'Inter non è sotto pressione, ma ha paura? Dopo tutto, l'Inter non solo deve affrontare Kevin De Bruyne, Bernardo Silva, Jack Grealish e Ilkay Gundogan, ma deve anche fermare in qualche modo l'attaccante più forte del mondo in questo momento: Erling Haaland.

"Ho paura di assassini e ladri", ha dichiarato lunedì Alessandro Bastoni ai giornalisti, "non dei ragazzi della mia età! Dobbiamo andare in campo e giocare a calcio, con la mente sgombra".

  • Lautaro Martinez Inter AC Milan 2022-23 HIC 16:9Getty

    FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI

    Nel "derby dei derby", l'Inter si è dimostrata all'altezza della situazione, mentre il Milan è stato affondato in un doppio scontro senza storia.

    C'è quindi fiducia nell'Inter in questo momento. Hanno già sfidato i pronostici in passato; comprensibilmente non vedono alcun motivo per cui non possano farlo di nuovo. Ricordiamo che nessuno si aspettava che potessero uscire vivi dal proprio girone. Essendo stata inserita nel girone con Bayern Monaco e Barcellona, si pensava che l'obiettivo più realistico per l'Inter fosse la qualificazione all'Europa League. Invece, nonostante la sconfitta all'esordio, in casa contro il Bayern, l'Inter si è qualificata con una partita di anticipo dopo aver fatto 4 punti con il Barcellona.

    Molti giocatori hanno dichiarato in settimana che la vittoria per 1-0 contro i blaugrana a San Siro il 4 ottobre è stato il momento chiave della loro stagione europea. Il Barça ha avuto il pallino del gioco quella sera, ma l'Inter ha tenuto duro e ha sfruttato al meglio le poche occasioni capitate.

    Sabato sera potrebbe essere necessario qualcosa di simile.

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  • Romelu Lukaku InterGetty

    UN ATTACCO SOTTOVALUTATO

    Il City fa paura in termini di produzione offensiva: Haaland è ovviamente quello che salta subito all'occhio, ma praticamente tutti i giocatori, portiere compreso, partecipano alle manovre d'attacco.

    Per questo, un paragone con gli attaccanti dell'Inter sembra senza storia.

    In realtà Inzaghi ha un dubbio di formazione che deriva proprio dal grande valore dei suoi attaccanti. Posto che Lautaro è inamovibile, chi gli giocherà accanto? Sia Lukaku che Dzeko sono giocatori perfetti per una finale europea e nessuno dei due sfigurerebbe o sembrerebbe fuori luogo. Correa per ora parte dietro nelle gerarchie, ma poche squadre hanno un rimpiazzo di quel livello da poter inserire a partita in corso.

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  • Federico Dimarco Inter AC Milan Champions League 2022-23Getty

    LA DIFESA NERAZZURRA

    Dopo la vittoria contro il Milan, Steven Gerrard ha sottolineato il problema posto da Federico Dimarco alle difese avversarie. L'esterno è stato probabilmente la rivelazione dell'intera stagione dell'Inter, con cinque assist in Champions League e con una serie di prestazioni che lo hanno portato a essere uno dei migliori nel suo ruolo in Europa.

    In effetti, parlando della finale subito dopo che il Manchester City aveva battuto il Real Madrid all'Etihad Stadium, Thierry Henry ha detto che l'aspetto della finale che attendeva di più era vedere come Guardiola avrebbe affrontato il 3-5-2 dell'Inter.

    "Dumfries e Dimarco arriveranno più velocemente del solito sulle sue ali, perché saranno già lì, in posizione avanzata", ha detto Henry alla CBS. "Quindi, ora, come farà il City a creare questo sovraccarico? Come farà ad aprire la difesa a cinque? In finale diventerà una difesa a cinque perché il City avrà tutto il possesso e l'Inter sarà bassa. Con il modo in cui gioca il City, è più facile affrontare una difesa a quattro, quindi Pep potrebbe inventarsi qualcosa. Non so cosa, ma voglio vedere questa battaglia tattica”.

    Antonio Cassano è altrettanto intrigato e sottolinea che il Brentford, l'unica squadra che in questa stagione ha fatto 6 punti con il City in Premier League, "gioca con la stessa formazione dell'Inter".

  • Simone Inzaghi Coppa ItaliaGetty Images

    I MERITI DI INZAGHI

    L'Inter non avrà un allenatore carismatico o acclamato come Jose Mourinho, ma Inzaghi si sta dimostrando uno specialista.

    I nerazzurri puntano al terzo titolo, avendo già vinto sia la Supercoppa Italiana che la Coppa Italia in questa stagione. E per la seconda volta consecutiva, il che non ha fatto altro che accrescere la reputazione di Inzaghi come esperto degli scontri diretti.

    Dopo una serie di risultati negativi all'inizio della primavera, che hanno messo a repentaglio le speranze dell'Inter di arrivare tra i primi quattro posti in Serie A, Inzaghi ha resistito agli urti e a chi ne chiedeva la testa. Nonostante le forti critiche, Inzaghi è riuscito ad assicurarsi un posto in Champions League per la prossima stagione e la finale di questa.

    "Il merito di questo risultato è soprattutto suo", ha ammesso l'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta, "perché ha resistito alle critiche e alle pressioni, che io per primo gli ho fatto subire".

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  • Andre Onana Inter 2022-23Getty Images

    "NOI SIAMO L'INTER"

    "Nessuno ci ha regalato niente", ha detto recentemente Inzaghi a Sport Mediaset. "Abbiamo affrontato avversari forti e ci siamo guadagnati il posto in finale. All'inizio era solo un sogno, ma ci abbiamo sempre creduto e abbiamo fatto un percorso straordinario".

    E non hanno intenzione di mollare adesso. Tutti gli altri si aspettano che il City si lasci alle spalle la vittoria di sabato, ma l'Inter non è lì solo per fare numero e non si abbatterà di certo senza lottare.

    "Siamo pronti a sputare sangue", ha dichiarato Dimarco. "Sono orgoglioso di far parte di questa squadra", ha aggiunto Gosens, "perché è composta da uomini veri che ti dicono le cose in faccia".

    Ma Onana ha probabilmente espresso il concetto migliore quando ha detto semplicemente: "Sabato giocheremo una partita importante contro probabilmente la migliore squadra del mondo, ma noi siamo l'Inter".