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L'esplosione di Barcola e un'identità collettiva: come il PSG sta superando l'addio di Mbappé

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Luis Enrique odia parlare con la stampa. Ammette apertamente che accetterebbe volentieri un taglio dello stipendio se ciò significasse evitare qualsiasi impegno con i media. La scorsa stagione in questo senso è stata dura per lui, preso in mezzo alle continue domande sul futuro di Kylian Mbappé.

Lo spagnolo non è stato felice di vedere partire il fuoriclasse francese verso il Real Madrid. Tutt'altro, in realtà. Nonostante le fastidiose e incessanti chiacchiere sul futuro del calciatore, e su un rapporto non idilliaco con il tecnico stesso, ha ammesso apertamente che allenare Mbappé era per lui un piacere.

"A livello umano era eccezionale, cosa che raramente accade quando si ha a che fare con un giocatore a questi livelli - ha detto l'ex allenatore del Barcellona in un documentario di Movistar - Era gentile, affettuoso. E ovviamente un giocatore meraviglioso. Che peccato che sia andato al Real Madrid".

Oggi, però, il PSG se la sta cavando benissimo senza il suo miglior marcatore di sempre, l'uomo che nella scorsa stagione ha segnato un terzo dei goal dell'intera squadra. Anche perché il sostituto perfetto è già in rosa: Bradley Barcola.

  • CAPOCANNONIERE A SORPRESA

    Lo scorso dicembre, Luis Enrique ha descritto Barcola non solo come il "futuro" del PSG, ma anche come il suo "presente". Il suo potenziale era divenuto evidente già durante i primi mesi al Parco dei Principi, dopo il arrivo dal Lione nell'agosto 2023, ma c'erano dubbi sul fatto che l'ex OL fosse pronto a colmare il vuoto lasciato da Mbappé, in particolare dal punto di vista realizzativo.

    Nonostante buone prestazioni, nella scorsa stagione il colpo da 45 milioni di euro è riuscito a segnare solo cinque volte in 39 presenze in tutte le competizioni. Oggi, però, è lui il capocannoniere della Ligue 1, grazie a sei gol nelle prime sei giornate di campionato.

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  • Mbappe-PSGGetty

    "ORA CORRONO DI PIÙ"

    Barcola è una parte fondamentale anche nella fase di pressing del PSG, il che probabilmente illustra al meglio il cambiamento di strategia a cui si sta assistendo a Parigi, dove tutti sono ora obbligati a contribuire anche da un punto di vista difensivo.

    Dopo che il suo Brest è stato battuto per 3-1 a Parigi all'inizio di questa stagione, l'allenatore Eric Roy ha detto a DAZN: "Corrono molto di più. Collettivamente sono molto meglio della scorsa stagione. Quando perdevano palla tutti si impegnavano, erano ben organizzati. È stato meno facile per noi giocare contro di loro rispetto all'anno scorso".

    Questo era l'obiettivo di Luis Enrique fin dall'inizio: trasformare un gruppo di individui in una vera squadra.

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  • FBL-FRA-LIGUE1-PSG-RENNESAFP

    IDENTITÀ COLLETTIVA

    C'è ancora molto lavoro da fare, ovviamente. Il PSG ha faticato tantissimo per battere il Girona all'esordio in Champions League, imponendosi solo al 90' grazie a un clamoroso errore del portiere ospite Gazzaniga.

    Il lavoro di Luis Enrique, però, sta già dando i propri frutti. Così come la decisione di resistere alla tentazione estiva di acquistare un costoso sostituto di Mbappé. Si dava per scontato che il PSG avrebbe aperto i cordoni della borsa per Victor Osimhen, ma al contrario i francesi hanno scelto di rafforzare centrocampo e difesa con Joao Neves, Desiré Doué, Willian Pacho e il portiere Matvey Safonov.

    Nonostante la mancanza di un numero 9 ortodosso (Gonçalo Ramos è attualmente ai box per infortunio), il PSG ha già segnato 20 volte in Ligue 1 in questa stagione. Come ha affermato il capitano Marquinhos, "Luis Enrique ci ha guidati con la filosofia che desidera, ovvero un'identità sempre più collettiva".

  • FBL-EUR-C1-PSG-TRAININGAFP

    "TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI"

    Il cambio di approccio finora ha funzionando bene: la stragrande maggioranza della rosa del PSG ha aderito al nuovo spirito collettivo.

    "Questa squadra può arrivare lontano - ha detto Barcola a beIN Sports dopo aver segnato una doppietta nella gara vinta 3-1 venerdì scorso contro il Rennes - Quando giochiamo così, tutti insieme, siamo inarrestabili".

    La trasferta dell'Arsenal rappresenta il primo vero test del nuovo PSG di Luis Enrique. I Gunners sono ancora imbattuti in Premier League, e quando si parla dei parigini domanda è sempre la stessa: come reagiranno alla pressione?

    Luis Enrique è però sicuro che la sua squadra abbia una scorza più dura rispetto alle precedenti versioni del PSG. "Lo si vede in campo - ha detto a TNT Sports Brasil dopo la vittoria per 6-0 contro il Montpellier - È uno per tutti e tutti per uno, come i tre moschettieri. E questo è meraviglioso in uno sport di squadra".

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  • FBL-FRA-LIGUE1-PSG-RENNESAFP

    OBIETTIVO PERFEZIONE

    In questo momento sembra esserci un maggiore senso di unità nel PSG, con un'innegabile sensazione che Luis Enrique e il direttore sportivo Luis Campos stiano costruendo qualcosa di speciale. Le fondamenta sembrano molto più solide rispetto agli anni precedenti, l'era del "bling-bling" durante la quale il club era considerato tutto stile e niente sostanza.

    Mbappé, Neymar e Lionel Messi non ci sono più e sono stati sostituiti da giovani talenti, ragazzi affamati come Barcola, Neves e Pacho. Il tutto mentre Luis Enrique si comporta come un allenatore autorevole, come sottolineato dalla decisione coraggiosa ma ammirevole di escludere Ousmane Dembélé contro l'Arsenal per motivi disciplinari.

    "Non credo che contro il Montpellier abbiate visto una stella - ha detto lo spagnolo - Ce n'erano 16, che sono scese in campo per difendere per i colori del Paris Saint-Germain: 16 stelle in attacco, 16 stelle in difesa. Questa è la perfezione".

  • Bradley Barcola PSG Rennes Ligue 1 27092024Getty

    "POSSO FARE LA DIFFERENZA"

    Alcune stelle brillano più di altre, naturalmente. Ed è per questo che Barcola sta attirando così tanto l'attenzione. Non sorprende che questo abbia reso Luis Enrique un po' irritabile e diffidente nei confronti della propensione dei giornalisti a innalzare e poi demolire i calciatori.

    "Oggi è Dio e domani è il diavolo", ha sottolineato lo spagnolo dopo la doppietta di Barcola contro il Rennes.

    Tuttavia, è difficile non entusiasmarsi per la brillantezza di Barcola in questa stagione. Dopo essere stato tra i pochi francesi positivi agli Europei, l'ex Lione ha portato il proprio gioco a un livello completamente nuovo con Luis Enrique. "Ho la fiducia dell'allenatore - ha detto a beIN Sport - Mi sento più libero e ho capito che posso fare la differenza".

    Anche se sarebbe sbagliato e prematuro etichettare Barcola come il "nuovo Mbappé", perfino Luis Enrique sarebbe disposto ad ammetterlo: Bradley è la ragione principale per cui, in questo momento, il PSG non sta avvertendo la mancanza del più grande giocatore della propria storia.

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